The Elder Scrolls III - Bloodmoon

The Elder Scrolls III  Bloodmoon
The Elder Scrolls III - Bloodmoon
La cura nei dettagli del motore di Morrowind mi stupisce ogni volta che ci gioco

L'ambientazione scelta (isola semiglaciale popolata da barbari, lupi e diciamolo chiaramente, d'altronde lo dice anche il manuale licantropi) offre grossi pregi ed innovazioni, ma anche uno spiacevole difetto. I pregi sono evidenti: una nuova veste grafica, nuovi nemici e la possibilità di contrarre la licantropia (una delle cose andate perdute passando da Daggerfall a Morrowind), con tutti gli annessi e connessi, vale a dire più prestanza fisica e la possibilità di trasformarsi in lupo, accompagnate dalla maledizione di doversi nutrire di sangue umano ogni notte; il difetto è che la trama rimane completamente slegata da quella di Morrowind, a cui comunque in parte si appoggiava anche quella di Tribunal; per fare un esempio, dirò che non c'è traccia delle religioni degli elfi scuri e invece si parla profusamente dei Nove Dei venerati dagli Imperiali (uno dei quali, manco a dirlo, è il fondatore dell'Impero).

Solito tutorial... ci credete che non mi ero mai accorto del candelabro?
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Bloodmoon: dove ci porterà oggi l'avventura di Morrowind?
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Solito tutorial... ci credete che non mi ero mai accorto del candelabro?
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Ad ogni modo, una bella trama, coi suoi peculiari miti e leggende, e le sue premesse per eventuali altri Mod o chissà cos'altro (che ne direste di un The Elder Scroll IV ambientato tra le fredde terre dei Nord?).
Dal punto di vista tecnico, c'è piuttosto poco da dilungarsi, se non per dire che i grafici Bethesda sono stati in grado di ricreare splendidamente (c'era da dubitarne, visto il lavoro base?) anche le fredde terre dei Nords, con nuovi mostri che, pur non eccellendo, non sfigurano in confronto ai loro compagni di Vvardenfell. Le musiche sono le stesse di Morrowind, e tra gli effetti sonori è quantomeno doveroso citare i bellissimi (ed inquietanti) ululati notturni dei lupi in caccia.
Dal punto di vista del gameplaying, è piacevole accorgersi che sono stati inseriti tutti gli update implementati in Tribunal, vale a dire il nuovo diario, la possibilità di inserire annotazioni personali sulla mappa e la possibilità di assumere in determinati posti dei gregari; non mi è capitato di poter acquistare animali da soma, ma non lo escluderei. Questo significa che se anche non possedete Tribunal non dovrete rinunciare a queste features.
Le missioni sono decisamente competitive, o perlomeno lo sono i nemici che incontrerete, rendendo l'espansione adatta principalmente a giocatori muniti di personaggi esperti e potenti: scordatevi di creare un personaggio, saltare sul più vicino Silt Strider per Khuul, imbarcarvi per Solstheim e andare a randellare Licantropi sin dal primo livello, perché avreste vita breve.

Anzi: evitate deliberatamente l'isola finché non vi sentirete sicuri al 100% delle vostre capacità, perché anche solo l'incontro con un berserker o una strega del gelo, mostri erranti piuttosto comuni su Solstheim, vi sarà altrimenti fatale.
In conclusione, direi che ancora una volta l'espansione non può farvi innamorare del gioco nel caso (assurdo) in cui Morrowind non vi dovesse essere piaciuto, ma in caso contrario può prolungarvi abbondantemente il divertimento per cospicue ore. Se non doveste possedere Tribunal e foste indecisi su quale delle due espansioni prendere, ricordate quanto ho detto prima: Tribunal per avventure cittadine nel mondo degli elfi scuri, Bloodmoon per lunghe esplorazioni tra nevi e licantropi. Il consiglio è comunque di prenderle entrambe: non vorrete lasciare la serie incompleta, vero? ;-)

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The Elder Scrolls III - Bloodmoon
7.5

Voto

Redazione

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The Elder Scrolls III - Bloodmoon

Bloodmoon è un'espansione dal sapore ben diverso da quello di Tribunal, e gli unici difetti sono la difficoltà di base ed il fatto che sia totalmente slegata dalla trama di Morrowind. Per il resto, però, un lavoro superbo, con un'intera nuova ambientazione in cui muoversi e nuovi nemici da affrontare. Aggiungete la licantropia e servite freddo come la neve: buon appetito!