The Elder Scrolls: Morrowind

di Tommaso Alisonno

UN SONORO ADEGUATO
Con una simile realizzazione grafica, poteva il sonoro essere da meno? Assolutamente no: le musiche sono realizzate talmente bene che nella versione "Gold" del gioco (prevista in Italia per Natale) sarà contenuto un CD-Audio contenente tutti i brani, alcuni dei quali anche disponibili per il Download.
Gli effetti sonori non sono da meno: tutti molto belli, a partire dal rumore dei passi che cambia in funzione del materiale di cui sono composti gli stivali d'armatura e il pavimento, i rumori di sottofondo, gli effetti da combattimento, i tuoni, la pioggia, e così via. Se poi potete permettervi, in termini di prestazioni, l'audio 3D ad alta qualità preparatevi ad un'esperienza a 360°.

LO GIOCO LO RIGIOCO
Morrowind è un gioco grosso... molto grosso... DAVVERO Grosso. Dal punto di vista di immediatezza, libertà, gameplaying e longevità è indubbiamente l'attuale meta ultima degli RPG per PC in Single Player. Anche se giocato direttamente svolgendo solo la missione principale tutta di filata, è in grado di garantire numerosissime ore di gioco e divertimento. Se poi considerate che è d'obbligo l'iniziarlo almeno 3 o 4 volte finché non si trova il personaggio perfetto per noi, e che ogni volta vi si trova qualcosa di nuovo, capirete che il termine di "capolavoro" potrebbe addirittura essere limitativo.

Unico problema: potrebbe sembrare alla lunga ripetitivo... beh, ma se è così probabilmente è da imputarsi ad una maldisposizione personale verso gli RPG, o all'averci giocato troppo poco, e sempre nelle stesse zone. Morrowind va VISSUTO, non SUBITO... e va girato ed esplorato in ogni sua parte per poterlo capire, ed apprezzare, appieno.

UN GIOCO DUNQUE PERFETTO?
Beh, purtroppo la perfezione non è di questo mondo... e neanche Morrowind, per quanto eccezionale, esula da questa regola e dimostra delle pecche.
Innanzitutto, l'IA è molto elementare: i mostri e i nemici si limitano a "darvi addosso" con tutto quello che hanno, e talvolta non arrivano neanche all'idea di accerchiarvi quando sono in superiorità numerica: più di una volta mi è capitato, spostandomi in modo da mettere un nemico dietro l'altro, che il secondo attendesse pazientemente la morte del primo prima di venirmi addosso.

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Inoltre, il fatto che le mappe "interne" ed "esterne" siano separate da porte che implicano il caricamento fa si che voi possiate passare da una zona all'altra senza che i nemici vi possano seguire, lasciandovi liberi di riposare e di rientrare completamente carichi, mentre loro saranno ancora nello stato in cui li avete lasciati. Simile a una carenza di IA, ma in realtà di natura completamente diversa è il problema delle persona che circolano per il mondo: in ogni città, a tutte le ore del giorno, con tutte le condizioni di tempo incontrerete sempre le stesse persone; capisco che siano gli abitanti ed è giusto che si rincontrino spesso, ma farli girare per le strade alle tre di notte sotto i temporale mi sembra un po' eccessivo...

Inoltre, per quanto il grado di libertà sia ancora elevatissimo, alcune cose di Daggerfall sono andate perdute. Evidenti l'attuale impossibilità di possedere un cavallo e un carretto, ma soprattutto sofferta la sparizione delle missioni "random". Dove, infatti, Daggerfall offriva divertimento infinito generando casualmente missioni e addirittura costruendo dei Dungeon tramite routine interne, Morrowind offre "solo" delle meravigliose missioni preimpostate, intrecciate tra loro... ma limitate. Ditemi quello che volete, ma andare dal capo Gilda a prendere ordini e sentirsi dire "non ho più missioni per te" fa rimpiangere le decine di topi sterminate nelle cantine di Sentinel...

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