The Elder Scrolls Online: Summerset

The Elder Scrolls Online Summerset

Di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia dal primo giorno di pubblicazione di Elder Scrolls Online, ma sebbene il panorama degli MMO ha mantenuto il suo assetto granitico, con giusto qualche piccola novità all’orizzonte, ZeniMax Online è riuscita a migliorare il proprio prodotto al fine di renderlo appetibile sul mercato.

Il passaggio al modello free-to-play, seguito dall’inevitabile passaggio sul mercato console, è stato solo l’inizio di un’evoluzione che è maturata, solerte, fino alla creazione dei capitoli. Chiamateli contenuti extra, micro espansioni o quant’altro, sta di fatto che quest’ultimi hanno giovato positivamente al titolo, garantendo un arricchimento contenutistico da godersi a 360°.

Dopo aver visitato la provincia di Morrowind, l’avventura si sposta geograficamente sulle isole Summerset, luogo a sud ovest di Tamriel che rappresenta la patria degli elfi alti.

The Elder Scrolls Online: Summerset

SEMPRE IN VIAGGIO

Come ormai spesso accade nei titoli appartenenti al brand, anche questa volta la nostra avventura inizia nel modo peggiore di tutti. Catapultati nel piano psichico per motivi a noi ignoti, iniziamo i nostri passi al seguito di Oriandra, una maga appartenente all’Ordine degli Psijic, riprendendo confidenza con il sistema di comandi proposti dal gioco.

Non appena usciti da questa dimensione, veniamo alla scoperta che un editto della regina Ayrenn ha permesso l’apertura della nazione degli Altmer, da sempre un po’ restii a condividere lo stesso suolo dove camminano con qualsivoglia altro viaggiatore. Alcuni retroscena nascondono anche un principe daedrico intento a portare il caos nel mondo, ma preferiamo non dirvi altro di più, sempre per farvi godere appieno quello che gli sviluppatori hanno creato per noi.

Giochi di potere, intrighi di palazzo e piani malvagi sono pronti a infittire trama di eventi alle spalle del gioco, motivo che coinvolge il giocatore in una storia indipendente, che ci terrà incollati allo schermo una ventina di ore, giusto il tempo di godersi la questline principale senza correre troppo.

Anche se gli eventi iniziali ci concedono, subito dopo la fuga dal piano psichico, di esplorare liberamente le campagne uggiose di Summerset, il nostro consiglio spassionato è quello di seguire gli eventi proposti, così da entrare subito in contatto con i personaggi chiave della storia, sbloccando al contempo le funzionalità inserite per l’occasione in questo nuovo capitolo.

Al netto delle nuove caratteristiche, che vedremo più in basso nel paragrafo dedicato, la più grande mancanza di tutte è la mancanza della localizzazione in lingua italiana. Certo, sottolinearla come un difetto forse è sbagliato, ma un gioco di ruolo che fa della sua forza le linee di testo scritte finisce per tagliare fuori una grossa fetta di utenza che, purtroppo, non è in grado o non ha voglia di leggere tonnellate di caratteri in lingua inglese.

Il cambio di rotta impostato dopo la patch One Tamriel viene a galla prepotentemente in questo nuovo capitolo, che sembra piacevolmente impostato per permetterne la fruizione anche in solitaria. Sembra infatti che il gigantesco mondo ideato da ZeniMax per l’occasione faccia uso di un sistema di livellamento progressivo, in grado di calcolare le caratteristiche del nostro personaggio così da impostare la forza dei nemici durante gli scontri.

L’unico frangente in cui, forse, avremo bisogno di reclutare qualche altro giocatore presente nel mondo di Elder Scrolls avverrà nel momento in cui vorremo partecipare ai dungeon pubblici.

The Elder Scrolls Online: Summerset

NUOVO MONDO, STESSO BAR

Differentemente da Morrowind, dove le possibili ispirazioni per la costruzione del mondo potevano essere ricercate nel capitolo omonimo, Summerset fa sì riferimento a un’apparizione avvenuta nel 1994 con Arena, ma cambia assetto cercando di assecondare l’identità culturale degli Altmer.

Appena usciti dal mondo psichico veniamo letteralmente colpiti dalla bellezza di Summerset, grazie ai suoi scorci fioriti che incorniciano la città di Shimmerene. Le campagne sono ricche di alberi in fiore, mentre l’architettura del popolo Altmer sembra svilupparsi in verticale, con torri sfarzose che celano alla loro ombra una nazione opulenta e gelosa dei propri tesori.

Andando avanti nel gioco ci si accorge, purtroppo, che il level design soffre di una ripetitività difficile da sorvolare, soprattutto perché le ambientazioni vengono spesso riutilizzate in diversi contesti.

Riguardo alle novità vere e proprie del gioco, gli sviluppatori hanno accantonato la possibilità di inserire una nuova razza o classe, ma si sono concentrati sulle professioni permettendo ai giocatori di diventare –finalmente- degli orafi di tutto rispetto.

Jewelcrafting offre l’opportunità di creare personalmente collane e anelli di tutto rispetto tramite il banco di lavoro apposito, accompagnata dall’introduzione di nuovi bonus in grado di donare diversi effetti benefici.

Per chiudere il cerchio sulle novità più sostanziose troviamo, naturalmente, un nuovo skill-tree interamente dedicato all’Ordine degli Psijic, che può essere implementato ogni volta che si migliorano le relazioni con la suddetta gilda. Al momento tali abilità non ci sono sembrate eccessivamente impattanti e anche inserirle in qualche build particolare, a meno che non si vogliano implementare supporto e cure (Mend Wounds, Accelerate, Imbue Weapon), può apparire lievemente superfluo.

The Elder Scrolls Online: Summerset

The Elder Scrolls Online: Summerset
7

Voto

Redazione

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The Elder Scrolls Online: Summerset

Dal punto di vista contenutistico, Summerset risulta a tutti gli effetti una valida aggiunta ai contenuti già offerti da ESO, ma non riesce a eccellere in sede di cambiamenti più tecnici, facendo leva maggiormente sul piano visivo. È un peccato che ancora oggi il gioco non sia stato tradotto, motivo che sicuramente tiene ancora alla larga chi non mastica benissimo l’inglese.

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