The Elder Scrolls V: Skyrim
di
Urlando contro il cielo
Inoltre, altra differenza rispetto ad Oblivion, questa volta i nemici non saranno gestiti da un sistema di crescita attiva, ma rimarranno sempre allo stesso livello. In precedenza, come molti di voi sapranno, più il nostro protagonista diventava forte, più lo erano anche gli avversari rendendo sempre interessanti i combattimenti, ma dando un certo gusto di nonsense nel vedere anche gli esseri più innocui riuscire a tenere testa ad un avventurieri di altissimo livello. Ora invece il motore del gioco tenderà, più adeguatamente, a far si che più saremo potenti, più incontreremo tipologie di nemici difficili da battere, salvando così la credibilità del tutto e lasciando al nostro ego la gioia di falciare alcuni antagonisti con un semplice colpo. I combattimenti saranno poi gestiti con i due grilletti del gamepad, ognuno dei quali legato al rispettivo arto. Ad esempio impugnando a destra una spada e a sinistra lo scudo, i trigger serviranno per menare un fendente o parare, tenendo conto di varie opzioni del caso.
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Il gameplay ha subito, insomma, una attenta revisione votata a migliorare l'esperienza di gioco sotto moltissimi aspetti, a partire dalla visuale in terza persona per passare ai combattimenti, adesso più fluidi, ma non ancora del tutto ottimizzati. Ad ogni modo il passo fatto in avanti é più che apprezzabile e fa il paio con comandi abbastanza intuitivi, ma non perfetti. I tasti del pad potevano probabilmente essere utilizzati meglio per quanto riguarda la possibilità di cambiare velocemente equipaggiamento, cosa che risulta un po' farraginosa e non sempre comoda. L'utilizzo degli stessi menu appare semplice da visualizzare, ma non sempre puntualissimo all'atto dei fatti, con la scelta di sfruttare una selezione dove, una volta entrati nella sezione desiderata, basterà lo stick direzionale sinistro per prendere le proprie decisioni.
Novità anche l'arrivo degli Urli, poteri molto particolari legati al nostro essere Sangue di Drago. Una vola imparati, a seguito di particolari situazioni, potrete appunto sfruttare queste particolarissime azioni che avranno diverse finalità, sia in combattimento che durante altre occasioni. L'uso avviene (in modalità predefinita) tramite la pressione di un tasto dorsale e dovrete districarvi un po' con il solito problema dei comandi per sfruttarne le potenzialità al meglio, visto che non sarà proprio immediato selezionare l'Urlo necessario in base al quel che dovrete fare. In ogni caso l'innovazione é abbastanza interessante e con un certo spessore, visto che ogni Urlo sarà “upgradabile” su diversi livelli. Gli stessi draghi saranno poi una presenza incombente e costante, capaci di farci mantenere perennemente il pensiero su una loro possibile apparizione...
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Cartoline da Skyrim
Quello che però risalta maggiormente al primo impatto con Skyrim é sicuramente il miglioramento tecnico messo in piedi dagli studi Bethesda. L'aspetto grafico del gioco fa letteralmente impallidire quello che offriva Oblivion nel 2006, mostrando pienamente ciò che poteva dare una generazione appena iniziata rispetto a quello che riesce a mostrare una console di cui ormai si conosco tutti o quasi i segreti. Il dettaglio grafico é impressionate, soprattutto se messo in relazione con la quantità di poligoni e texture da gestire. Una vera gioia per gli occhi, con elementi di tutto rispetto e ogni fattore al proprio posto. Persino le animazioni sono adesso diventate più fluide, sebbene non ci si possa attendere la qualità di titoli action o simili. Ricordiamoci sempre che siamo davanti ad un gioco di ruolo che fa dell'immensità contenutistica una delle sue bandiere più importanti, tanto che il risultato finale, nonostante qualche bug sparso, non può che apparire come un mezzo miracolo, comprensivo di meteo variabile!
Ottimo anche il sonoro, dove alle classiche musiche d'atmosfera e agli effetti ambientali si unisce di un parlato totalmente doppiato in italiano. Se Oblivion aveva segnato una piccola rivoluzione rispetto a Morrowind portando finalmente tutti i testi a schermo nella nostra lingua, Skyrim fa molto di più, dando una voce italiana ad ogni personaggio che incontreremo, compreso l'ultimo dei mendicanti sparsi nei vari villaggi. Il doppiaggio é di buona qualità sebbene non sempre i toni ci siano sembrati del tutto adatti, ma possiamo senza problemi ripetere il discorso fatto per la grafica: davanti ad una simile quantità di testi sarebbe stato impensabile chiedere un risultato migliore.
Facile dunque capire comr uno dei pezzi forti del titolo sia la longevità data da una buona missione principale, completabile a livello di difficoltà normale in un lasso di tempo che varia dalle 20 alle 25 ore, e da una miriade di quest secondarie, scovabili un po' in ogni dove e capaci di allungare di tantissimo l'esperienza di gioco. Oltre a questo, però, Skyrim ha l'enorme pregio di rappresentarsi come un mondo vivo in perenne movimento, dove ogni personaggio porta avanti la propria esistenza indipendentemente da noi e noi potremo vivere la nostra indipendentemente, o quasi, dalla trama alla base di tutto. Nulla ci vieterà di portare avanti la nostra vita o di girovagare senza meta alla ricerca di segreti e zone inesplorate, per non parlare della possibilità di dedicarsi a diversi lavoretti come forgiare, spaccare al legna e simili, ottimi modi per passare il tempo e racimolare qualche moneta extra. Inutile dire che alcuni utenti potrebbero spendere senza problemi anche due o trecento ore di gioco grazie anche ad una magistrale creazione del background, dove non manca una fitta ricostruzione sociopolitica raccontata da decine e decine di tomi leggibili in game.
Tenendo conto di alcuni difetti naturali dovuti ad una struttura immensa, The Elder Scrolls V: Skyrim riesce a convincere ed entusiasmare praticamente sotto ogni punto di vista, presentandosi come un capolavoro ludico che trascende la semplice nomea di gioco di ruolo. Chi ama il genere dovrà procurarsi il titolo in questione ad ogni costo e anche chi non ama “spade&elfi” non dovrebbe lasciarsi sfuggire l'occasione di toccare con mano quanto creato dai ragazzi di Bethesda, sempre più a proprio agio sugli hardware attuali. Skyrim é, insomma, un prodotto che ha il grande pregio di elevare una tipologia di gioco e di porsi come esempio per chiunque. Chi vorrà cimentarsi nella creazione di un GDR non potrà evitare il pesante confronto con questo gioiello.
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Inoltre, altra differenza rispetto ad Oblivion, questa volta i nemici non saranno gestiti da un sistema di crescita attiva, ma rimarranno sempre allo stesso livello. In precedenza, come molti di voi sapranno, più il nostro protagonista diventava forte, più lo erano anche gli avversari rendendo sempre interessanti i combattimenti, ma dando un certo gusto di nonsense nel vedere anche gli esseri più innocui riuscire a tenere testa ad un avventurieri di altissimo livello. Ora invece il motore del gioco tenderà, più adeguatamente, a far si che più saremo potenti, più incontreremo tipologie di nemici difficili da battere, salvando così la credibilità del tutto e lasciando al nostro ego la gioia di falciare alcuni antagonisti con un semplice colpo. I combattimenti saranno poi gestiti con i due grilletti del gamepad, ognuno dei quali legato al rispettivo arto. Ad esempio impugnando a destra una spada e a sinistra lo scudo, i trigger serviranno per menare un fendente o parare, tenendo conto di varie opzioni del caso.
Il gameplay ha subito, insomma, una attenta revisione votata a migliorare l'esperienza di gioco sotto moltissimi aspetti, a partire dalla visuale in terza persona per passare ai combattimenti, adesso più fluidi, ma non ancora del tutto ottimizzati. Ad ogni modo il passo fatto in avanti é più che apprezzabile e fa il paio con comandi abbastanza intuitivi, ma non perfetti. I tasti del pad potevano probabilmente essere utilizzati meglio per quanto riguarda la possibilità di cambiare velocemente equipaggiamento, cosa che risulta un po' farraginosa e non sempre comoda. L'utilizzo degli stessi menu appare semplice da visualizzare, ma non sempre puntualissimo all'atto dei fatti, con la scelta di sfruttare una selezione dove, una volta entrati nella sezione desiderata, basterà lo stick direzionale sinistro per prendere le proprie decisioni.
Novità anche l'arrivo degli Urli, poteri molto particolari legati al nostro essere Sangue di Drago. Una vola imparati, a seguito di particolari situazioni, potrete appunto sfruttare queste particolarissime azioni che avranno diverse finalità, sia in combattimento che durante altre occasioni. L'uso avviene (in modalità predefinita) tramite la pressione di un tasto dorsale e dovrete districarvi un po' con il solito problema dei comandi per sfruttarne le potenzialità al meglio, visto che non sarà proprio immediato selezionare l'Urlo necessario in base al quel che dovrete fare. In ogni caso l'innovazione é abbastanza interessante e con un certo spessore, visto che ogni Urlo sarà “upgradabile” su diversi livelli. Gli stessi draghi saranno poi una presenza incombente e costante, capaci di farci mantenere perennemente il pensiero su una loro possibile apparizione...
Cartoline da Skyrim
Quello che però risalta maggiormente al primo impatto con Skyrim é sicuramente il miglioramento tecnico messo in piedi dagli studi Bethesda. L'aspetto grafico del gioco fa letteralmente impallidire quello che offriva Oblivion nel 2006, mostrando pienamente ciò che poteva dare una generazione appena iniziata rispetto a quello che riesce a mostrare una console di cui ormai si conosco tutti o quasi i segreti. Il dettaglio grafico é impressionate, soprattutto se messo in relazione con la quantità di poligoni e texture da gestire. Una vera gioia per gli occhi, con elementi di tutto rispetto e ogni fattore al proprio posto. Persino le animazioni sono adesso diventate più fluide, sebbene non ci si possa attendere la qualità di titoli action o simili. Ricordiamoci sempre che siamo davanti ad un gioco di ruolo che fa dell'immensità contenutistica una delle sue bandiere più importanti, tanto che il risultato finale, nonostante qualche bug sparso, non può che apparire come un mezzo miracolo, comprensivo di meteo variabile!
Ottimo anche il sonoro, dove alle classiche musiche d'atmosfera e agli effetti ambientali si unisce di un parlato totalmente doppiato in italiano. Se Oblivion aveva segnato una piccola rivoluzione rispetto a Morrowind portando finalmente tutti i testi a schermo nella nostra lingua, Skyrim fa molto di più, dando una voce italiana ad ogni personaggio che incontreremo, compreso l'ultimo dei mendicanti sparsi nei vari villaggi. Il doppiaggio é di buona qualità sebbene non sempre i toni ci siano sembrati del tutto adatti, ma possiamo senza problemi ripetere il discorso fatto per la grafica: davanti ad una simile quantità di testi sarebbe stato impensabile chiedere un risultato migliore.
Facile dunque capire comr uno dei pezzi forti del titolo sia la longevità data da una buona missione principale, completabile a livello di difficoltà normale in un lasso di tempo che varia dalle 20 alle 25 ore, e da una miriade di quest secondarie, scovabili un po' in ogni dove e capaci di allungare di tantissimo l'esperienza di gioco. Oltre a questo, però, Skyrim ha l'enorme pregio di rappresentarsi come un mondo vivo in perenne movimento, dove ogni personaggio porta avanti la propria esistenza indipendentemente da noi e noi potremo vivere la nostra indipendentemente, o quasi, dalla trama alla base di tutto. Nulla ci vieterà di portare avanti la nostra vita o di girovagare senza meta alla ricerca di segreti e zone inesplorate, per non parlare della possibilità di dedicarsi a diversi lavoretti come forgiare, spaccare al legna e simili, ottimi modi per passare il tempo e racimolare qualche moneta extra. Inutile dire che alcuni utenti potrebbero spendere senza problemi anche due o trecento ore di gioco grazie anche ad una magistrale creazione del background, dove non manca una fitta ricostruzione sociopolitica raccontata da decine e decine di tomi leggibili in game.
Tenendo conto di alcuni difetti naturali dovuti ad una struttura immensa, The Elder Scrolls V: Skyrim riesce a convincere ed entusiasmare praticamente sotto ogni punto di vista, presentandosi come un capolavoro ludico che trascende la semplice nomea di gioco di ruolo. Chi ama il genere dovrà procurarsi il titolo in questione ad ogni costo e anche chi non ama “spade&elfi” non dovrebbe lasciarsi sfuggire l'occasione di toccare con mano quanto creato dai ragazzi di Bethesda, sempre più a proprio agio sugli hardware attuali. Skyrim é, insomma, un prodotto che ha il grande pregio di elevare una tipologia di gioco e di porsi come esempio per chiunque. Chi vorrà cimentarsi nella creazione di un GDR non potrà evitare il pesante confronto con questo gioiello.