The F.A. Premiere League STARS 2001
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Dicevo prima che ho tentato di avvicinarmi a questo gioco senza nessun preconcetto, ed in effetti la tattica ha funzionato: senza pormi troppi problemi ho iniziato e portato a termine un intero campionato inglese, in modalità single player, divertendomi ed arrabbiandomi quando le cose andavano male. E' poi venuto il tempo delle partite contro gli amici ed anche lì non c'é stato tempo per porsi problemi sul realismo delle azioni, sull'assenza di un tasto per le triangolazioni e sulla scarsa intelligenza artificiale della squadra. Le animazioni erano sempre fluide a sufficienza, il commento sonoro all'altezza della situazione (eccezionale il coro "Paolo Di Canio" nello stadio in cui lui gioca) e le uniche imprecazioni (copiose, intendiamoci) sono state causate dalla vergognosa mira dei giocatori in fase di tiro: in effetti una volta che si é davanti alla porta avversaria e si preme il tasto per tirare, si perde il controllo sul pallone, che schizzerà più o meno casualmente da una qualche parte all'interno o all'esteno dello specchio della porta. Durante le partite, delle speciali barre d'energia compariranno ogni volta che tenteremo un passaggio, un tiro o uno scatto, ma questa introduzione non varia di molto lo schema di gioco dei vari FIFA. Più importanti sono invece le sostituzioni, da effettuare con intelligenza e parsimonia, visto che i giocatori devono di tanto in tanto prendersi una partita di pausa per recuperare la loro forma al 100%. Le stelle, che si possono guadagnare nella modalità campionato vincendo delle partite o realizzando comunque alcune imprese fuori dall'ordinario, permettono di aumentare le caratteristiche di ogni giocatore. Potremo così scegliere di avere degli attaccanti velocissimi e superpotenti al tiro o difensori imbattibili nel tackle. Inoltre sempre le stelle rappresentano la valuta di scambio con cui nel calciomercato potremo acquistare giocatori dalle altre formazioni. Questo sistema riesce a sopperire in parte alla mancanza di una modalità carriera, che si adatterebbe comunque alla perfezione ad un gioco come questo che restringe al solo campionato inglese la propria attenzione. Visto il ristretto numero di squadre presenti nel gioco credo che si sarebbe potuto fare molto di più per rendere le texture facciali dei giocatori più simili alla realtà, visto e considerato che nelle serie NHL ed NBA live della EA Sports questa é oramai la regola. Ma forse la parentela di questo Premier League Stars 2001 con FIFA 2000 é veramente troppo marcata e sono state introdotte solo alcune semplici varianti per giustificare l'uscita di un gioco che andasse a sfruttare i diritti che l'EA vanta sul campionato inglese (e che sfrutta anche con la serie Premier League Manager)