Parlare di monopolio in un settore mutevole come quello dei videogiochi di calcio può apparire a molti come fuori luogo. Eppure é innegabile che, guardando alla situazione attuale di un po' tutte le piattaforme ludiche di riferimento, é proprio questo termine a tornare alla mente: FIFA e i suoi derivati dominano questo settore dai tempi della prima uscita della serie avvenuta nel lontano 1993 su Megadrive. Super Nintendo, 3DO (Trip, ci sei ancora?), PlayStation, Saturn, PC, Game Boy, Nintendo 64 e, naturalmente, PlayStation 2 sono stati graziati dall'arrivo su base annua di un nuovo episodio di FIFA, con buona pace dei tanti seguaci della "rivale" scuola Konami. Solo il Dreamcast é rimasto escluso da questa strategia di mercato, per le note ragioni di antipatia sorte negli ultimi tempi tra Electronic Arts e Sega Enterprises. The FA Premier League STARS 2001 (d'ora in poi solo Stars 2001 per comodità) rappresenta una delle tante divagazioni della serie FIFA all'interno dei campionati dei singoli paesi europei. Argomento trattato é, questa volta, la nuova patria adottiva di Gianluca Vialli e Gianfranco Zola: l'Inghilterra David Beckham batte una punizione nell'intro del gioco CALCIO CHAMPAGNE.. Fatte le dovute precisazioni, appare ovvio come l'unico campionato disponibile nel titolo EA sia quello britannico, riprodotto nei minimi particolari di giocatori, club, maglie ed emblemi appartenenti alla sua migliore espressione: la Premier League. Scegliendo di affrontare una stagione, sarà compito nostro portare uno dei 20 club partecipanti alla Premiership di quest'anno fino alla vittoria nella Coppa d'Inghilterra (che sostituisce il nostrano scudetto). Tra le molte varianti incluse in Stars 2001 sono state prese in considerazione anche le coppe europee, e non sarà difficile imbattersi in squadre italiane durante i turni prestabiliti di queste competizioni Messo da parte l'argomento stagione, che rappresenta indubbiamente la modalità di gioco preferenziale per un giocatore singolo, passiamo ad analizzare le altre possibilità offerte dalla produzione EA Sports, primo fra tutti il sistema di valutazione "a stelle". Come già si era visto nella (egualmente mediocre) uscita dello scorso anno, l'intera meccanica di gioco ruota attorno ad un sistema monetario fondato su particolari "stelle" (punti) che la CPU assegna in base al proprio rendimento nel gioco. Ogni club é organizzato qualitativamente attraverso una semplice scala di stelle che ne definiscono il valore in termini crescenti: vincendo più partite, comportandoci bene in campo (fair play) o ancora incassando pochi gol vedremo variare il nostro "conto in banca" di stelle, che ci permetterà di modificare attivamente la struttura stessa della squadra
Nel panorama videoludico di oggi è sempre più difficile incorrere in stroncature clamorose, sia per il generale livellamento (verso il basso) della qualità media dei giochi, sia per ragioni che in questa sede non è possibile affrontare. Nel caso di FA Premier League Stars 2001 ci troviamo di fronte ad una bocciatura pressoché completa, e assicurata prima di tutto dalla bassa qualità realizzativa. Grafica, sonoro (eccetto le musiche, comunque importate dai precedenti lavori dei Ministry of Sound) e gameplay denotano già a una prima occhiata falle tecniche assolutamente clamorose, di cui peraltro si è già parlato dettagliatamente nel corpo della recensione. In queste ultime righe mi preme riportare soltanto alcuni dei "tocchi di classe" che potrete scovare nel gioco EA, come la pioggia che si ferma magicamente durante la visione di un replay, la musica dei titoli che scompare senza ragione alcuna dopo un caricamento e chi più ne ha più ne metta. Dopo aver provato per diverse ore l'ultimo titolo sportivo Electronic Arts nasce spontanea una considerazione: sfruttare un nome conosciuto non basterà a ottenere buone recensioni, ma è più che mai sufficiente a far vendere un gioco...
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