The Fabulous Fear Machine: recensione del nuovo capolavoro indie

The Fabulous Fear Machine è un gioco Fictiorama Studios in cui dobbiamo conquistare tutto il mondo.

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È tosta parlarvi di The Fabulous Fear Machine, non tanto dal punto di vista emotivo o nel cercare di dirvi che lo dovete prendere e basta, ma è nel suo approccio cervellotico tanto complesso quanto semplice. La parola “paura” nel nome non è per qualcosa di horror, ma nel vostro modo di agire, così malvagio che ne proverete piacere (ops!)

The Fabulous Fear Machine, il diavolo al luna park

Si potrebbe quasi dire che questo sia un modo moderno ed arzigogolato di veder concretizzato il classico “patto col diavolo”, perché in realtà lo è, ma in questo caso è molto più complesso. L’idea di fondo delle storie di questo titolo potrebbero addirittura diventare il plot di un film o di una serie televisiva, l’aspetto psicologico di un videogame in cui si devono inserire solo dati e vederne il risultato è straniante, eppure nessuno resterà indenne da un gioco del genere, o almeno spero che il mercato e i giocatori premino sviluppatori così attenti nel creare un prodotto atipico.

La paura è un propellente fondamentale nell’ultima produzione Fictiorama Studios, come nella realtà i governi e la stampa fanno leva sul modo in cui le persone spendono il loro denaro e agiscono instillando fobie nella popolazione. Per cercare comunque di fare un sunto, il concetto è che una macchina che legge i tarocchi ha un grande potere, dare alle persone che sceglie – mai a caso – la capacità di realizzare i loro sogni di malvagità conquistando il mondo, il potere o la ricerca del denaro, con il solo contraccambio di avere e vedere la loro storia compiersi. Affinché si possa “conquistare” un territorio si deve far propagare una serie di paure, scegliendole da un elenco. Queste a loro volta andranno alimentate da alcuni elementi che di dovranno “farmare” da alcuni agenti che andrete a collocare sul territorio stesso. Il tempo è un elemento contro cui combatterete, ma non solo, anche il carburante potrebbe finire… se vi chiedete cosa sia, sappiate che è ciò che serve per poter giocare una paura di cui sopra e che potrete riacquistare investendo una parte del risultato che la paura stessa ha generato sul territorio. Vi sembra abbastanza intricato? Bè, solo perché non vi ho parlato dell’IA che tenterà, attraverso alcuni personaggi, ad innestarsi sulle zone, esattamente come facciamo noi e dobbiamo evitare che possano riuscirci usando i nostri agenti per scoprire cosa vogliano e creare campagne mediatiche contro di loro.

Ecco questo è il quadro generale, quasi impossibile ridurre la cosa in meno parole, ma altrettanto complesso da estrarre ciascun concetto in più vocaboli, dato che si dovrebbe specificare ogni cosa al punto che salterebbe fuori un manuale di cento pagine, eppure da vedere è molto più semplice, quindi vi invito a vedere la nostra live su Twitch o sul canale Youtube.

Graficamente il gioco è ispirato alla bronze age dei fumetti americani, con quello stile di disegni fine anni ’70 che servono per decorare le sequenze narrate e le azioni che vengono compiute dal giocatore, davvero curatissimo.

 

Versione Testata: PC

8.5

Voto

Redazione

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The Fabulous Fear Machine: recensione del nuovo capolavoro indie

The Fabulous Fear Machine è un gioco incredibile: pur non avendo la lingua italiana, pur non offrendo alcuna scorciatoia ai giocatori che vogliono apprenderne le meccaniche, riesce ad essere totalizzante, ben descritto, logico e semplice (nel suo essere complesso) e certamente qualcosa di fuori dal comune, al punto da creare quasi un genere a sé. L’unico modo di avvicinarsi però è una demo-tutorial o il rischio è di non avere appigli-attrattivi immediati, oppure di fidarsi di me e comprarlo a scatola chiusa, in entrambi i casi ne sarete felici.

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