The Final Cut

The Final Cut
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Ispirarsi ad un Maestro del cinema così grande e così speciale come lo é sicuramente stato Alfred Hitchcock, vuol dire aprire le porte ad un feroce confronto da cui é difficile uscire vincitori. Malgrado ciò il nome di Hitchcock é ancor oggi capace di attirare un così gran numero di appassionati da rendere accattivante e piacevole l'idea di potersi cimentare in un'avventura che prende spunto e idea dalle sue opere cinematografiche
The Final Cut
L'avventura comincia con questa bella inquadratura

UN INVESTIGATORE PARAGNOSTA
Joseph Shamley é un investigatore privato: da quando i suoi genitori sono morti in un incidente stradale, il giorno dei funerali di Alfred Hitchcock, ha acquisito degli incredibili poteri paranormali. Ma ora sta partendo per una tranquilla vacanza durante la quale vuole unicamente riposarsi e dedicarsi alla amatissima pesca. Purtroppo non vi riesce perché viene avvicinato da Alicia, una ragazza muta, che lo convince ad indagare su di un misterioso fatto. Suo zio, Robert Marvin-Jordan ricco industriale farmaceutico, stava girando, su di un set privato costruito in una sua tenuta, un film. Improvvisamente lui e tutta la troupe sono misteriosa scomparsi. A Joseph Shamley non resta che rimboccarsi le maniche e cercare di far luce sull'intrigata vicenda
UN'INTERFACCIA SEMPLICE SEMPLICE
Dal punto di vista puramente ludico, The Final Cut é un'avventura del tipo punta e clicca, con il puntatore del mouse che si modifica e cambia forma a seconda dell'azione che può essere compiuta su di un oggetto o su di una persona. Ciò semplifica di molto la soluzione dell'avventura essendo sempre abbastanza chiaro su cosa bisogna cliccare e per farci cosa. Le proprietà sensitive dell'investigatore protagonista della storia, inoltre, fanno si che, toccando alcuni oggetti, si abbiano dei flash sugli avvenimenti che hanno avuto come protagonista l'oggetto stesso. Questi flash, a volte della durata di pochi secondi, sono spezzoni tratti da film di Hitchcock, e servono in maniera egregia a creare un'affascinante atmosfera di mistero. In totale vi sono in The Final Cut quindici minuti di filmati tratti da Psyco, Frenzy, L'ombra del dubbio, Sabotatori, Topaz e Il sipario strappato. La semplicità dei comandi di gioco si applica anche ai menu di servizio, infatti con un click del mouse é possibile richiamare una sorta di palmare dal quale si possono selezionare gli oggetti che portiamo con noi o salvare la posizione di gioco, esattamente come si era già visto in Road to India. I movimenti del personaggio sono comandati dalle frecce destra e sinistra, per la sua rotazione, e avanti e indietro per il movimento vero e proprio. Come sempre questo tipo di controllo, particolarmente utilizzato nei giochi 3D, rende difficile far posizionare il personaggio esattamente sul punto desiderato
The Final Cut
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The Final Cut

Un ricco magnate, un set cinematografico privato e tutti scomparsi, ecco il mistero che deve risolvere l'investigatore privato Joseph Shamley dotato di poteri paranormali. L'avventura, che tenta di ricreare situazioni ed atmosfere tipiche dei film di Alfred Hitchcock, riesce, come è ovvio che sia, ad essere solo una pallida imitazione di quanto realizzato dal maestro del brivido. Atmosfere cupe, cadaveri, indizi e indiziati, ma chi è il colpevole? La grafica di The Final Cut scorre tra scenari splendidamente disegnati ed altri incredibilmente poco curati: molti i dettagli delle scene, anche se poi sono pochissimi gli oggetti con cui è possibile interagire. I personaggi risultano spigolosi e con movimenti poco fluidi, inoltre i dialoghi del personaggio da noi gestito sono scarni e troppo essenziali. Gli enigmi oscillano tra alcuni estremamente semplici ad altri a volte così illogici da risultare di difficile risoluzione. Il gioco mantiene una certa atmosfera alla Hitchcock e può, almeno parzialmente, interessare gli appassionati del regista del brivido.

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