ENIGMI E PERSONE Vi sono poi gli enigmi veri e propri, e anche qui non siamo del tutto soddisfatti, visto che alcuni sono decisamente ripetitivi, già visti più volte in altre avventure, come il dover ricomporre l'esatto titolo dei film di Hitchcock, tra l'altro senza che l'enigma sia collegato in maniera logica alla storia. Altri sono più intelligenti e divertenti, ma mai estremamente entusiasmanti. Sono poi pochissime le persone (almeno quelle vive) che si incontrano nelle nostre peregrinazioni, inoltre con loro non si ha un colloquio, e l'unica interazione possibile é quella di stare ad ascoltare cosa ci dicono senza rispondere con frasi ben costruite, ma con singole parole come il nome di una persona o il solo verbo di un'azione compiuta della quale desideriamo avere dei chiarimenti. Le fasi arcade non sono qualitativamente soddisfacenti e servono solo a spezzare una tensione che invece sarebbe stato bene mantenere sempre ai massimi livelli. La colonna sonora é indubbiamente stile Hitchcock, ma mentre il maestro la utilizzava per un paio di minuti per sottolineare particolari eventi, ad ascoltarla così ossessivamente per un paio d'ore girando in lungo e in largo in una casa esaminando ogni cosa, viene veramente voglia di spengere le casse acustiche del PC Un salone immenso, e non c'è nessuno! Da The Final Cut ci aspettavamo sinceramente di più: gli avventurieri più "scafati" non vi troveranno grossi stimoli, mentre potrebbe risultare frustrante per chi si avvicina per la prima volta a questo tipo di giochi. Comunque, se siete appassionati dei film di Hitchcock, potrete ritrovare, almeno in parte, quelle ambientazioni ed atmosfere che amate tanto e sentirvi, per una volta, dall'altra parte dello schermo. Vi é un'intricata e difficile situazione da risolvere e portare a termine felicemente l'investigazione può comunque dare le sue belle soddisfazioni. E poi, ma mi raccomando non lo dite a nessuno, se proprio siete bloccati da un enigma impossibile, sul sito ufficiale del gioco potrete trovare la soluzione completa dell'avventura (in inglese), ma lo sapete, il bravo investigatore non bara mai!
Un ricco magnate, un set cinematografico privato e tutti scomparsi, ecco il mistero che deve risolvere l'investigatore privato Joseph Shamley dotato di poteri paranormali. L'avventura, che tenta di ricreare situazioni ed atmosfere tipiche dei film di Alfred Hitchcock, riesce, come è ovvio che sia, ad essere solo una pallida imitazione di quanto realizzato dal maestro del brivido. Atmosfere cupe, cadaveri, indizi e indiziati, ma chi è il colpevole? La grafica di The Final Cut scorre tra scenari splendidamente disegnati ed altri incredibilmente poco curati: molti i dettagli delle scene, anche se poi sono pochissimi gli oggetti con cui è possibile interagire. I personaggi risultano spigolosi e con movimenti poco fluidi, inoltre i dialoghi del personaggio da noi gestito sono scarni e troppo essenziali. Gli enigmi oscillano tra alcuni estremamente semplici ad altri a volte così illogici da risultare di difficile risoluzione. Il gioco mantiene una certa atmosfera alla Hitchcock e può, almeno parzialmente, interessare gli appassionati del regista del brivido.
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