The Getaway
di
Alessandro 'Vegeta' Marongiu
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Dopo circa 3 anni di lavorazione e un durissimo lavoro alle spalle, il Team Soho rilascia the GetAway, titolo attesissimo e a quanto notato in questi anni di attesa, spettacolare da tutti i punti di vista.
La possibilità di girare in lungo e in largo tutta Londra fedelmente riprodotta, e la trama impuntata su uno stile mafioso quale il Padrino riuscirà alla fine a far rimanere questo titolo all'altezza di quanto promesso nel lungo periodo di attesa ?
L'ardua sentenza rimane comunque ai posteri anche se in questa recensione proverò ad osservare dall'alto tutto quello che è stato prodotto dalle macchinose menti dallo staf della Team Soho.
Senz'ombra di dubbio il gioco si presenta veramente bene, soprattutto per i redatori di svariati giornali cartacei e non, me compreso, che hanno ricevuto una speciale confezione per la visione del prodotto.
Completamente metallica e con all'interno elementi che riguardano il gioco quali foto inerenti la trama unite ad altri piccoli particolari curati veramente bene, le foto sembrano infatti scattate con una vera macchina fotografica polaroid.
Oltrepassato il lato che per vostra sfortuna non potrete mai apprezzare inizio con l'esplicitare quello che sarà il vero e proprio gioco che tutti voi potrete gustare senza dover essere degli accozzati come il sottoscritto, ;-).
Fin da subito la trama si sviluppa e cattura il giocatore con l'omicidio di vostra moglie, o meglio del protagonista, e il conseguente rapimento di vostro figlio, tutto strutturato con un realismo grafico e di dialogo che potrebbe essere scambiato dai meno esperti dell'intrattenimento videoludico per un vero e proprio film di mafia trasmesso in televisione.
Tutto questo però accadrà sotto i vostri occhi impotenti e con le ultime energie rimaste vedendovi morire vostra moglie fra le braccia e rapito vostro figlio partirete subito all'inseguimento dei malviventi che hanno sequestrato il vostro piccolo!
Superato il primo quadro scoprirete essere stato incastrato da un boss mafioso, per la precisione Charlie Jolson, che in cambio della salvezza di vostro figlio vi chiederà alcuni piccoli "favori" che alla fine saranno il fulcro delle prime missioni che si dovranno compiere, anche se comunque il plot si articolerà maggiormente e con alcuni colpi di scena durante tunto lo svolgimento del titolo permettendovi di muovere anche l'antagonista di Mark Hammond, ovvero Frank Carter in modo da poter così ritrovare un nuovo tipo di gioco e una seconda trama parallela alla precedente.
Dopo circa 3 anni di lavorazione e un durissimo lavoro alle spalle, il Team Soho rilascia the GetAway, titolo attesissimo e a quanto notato in questi anni di attesa, spettacolare da tutti i punti di vista.
La possibilità di girare in lungo e in largo tutta Londra fedelmente riprodotta, e la trama impuntata su uno stile mafioso quale il Padrino riuscirà alla fine a far rimanere questo titolo all'altezza di quanto promesso nel lungo periodo di attesa ?
L'ardua sentenza rimane comunque ai posteri anche se in questa recensione proverò ad osservare dall'alto tutto quello che è stato prodotto dalle macchinose menti dallo staf della Team Soho.
Senz'ombra di dubbio il gioco si presenta veramente bene, soprattutto per i redatori di svariati giornali cartacei e non, me compreso, che hanno ricevuto una speciale confezione per la visione del prodotto.
Completamente metallica e con all'interno elementi che riguardano il gioco quali foto inerenti la trama unite ad altri piccoli particolari curati veramente bene, le foto sembrano infatti scattate con una vera macchina fotografica polaroid.
Oltrepassato il lato che per vostra sfortuna non potrete mai apprezzare inizio con l'esplicitare quello che sarà il vero e proprio gioco che tutti voi potrete gustare senza dover essere degli accozzati come il sottoscritto, ;-).
Fin da subito la trama si sviluppa e cattura il giocatore con l'omicidio di vostra moglie, o meglio del protagonista, e il conseguente rapimento di vostro figlio, tutto strutturato con un realismo grafico e di dialogo che potrebbe essere scambiato dai meno esperti dell'intrattenimento videoludico per un vero e proprio film di mafia trasmesso in televisione.
Tutto questo però accadrà sotto i vostri occhi impotenti e con le ultime energie rimaste vedendovi morire vostra moglie fra le braccia e rapito vostro figlio partirete subito all'inseguimento dei malviventi che hanno sequestrato il vostro piccolo!
Superato il primo quadro scoprirete essere stato incastrato da un boss mafioso, per la precisione Charlie Jolson, che in cambio della salvezza di vostro figlio vi chiederà alcuni piccoli "favori" che alla fine saranno il fulcro delle prime missioni che si dovranno compiere, anche se comunque il plot si articolerà maggiormente e con alcuni colpi di scena durante tunto lo svolgimento del titolo permettendovi di muovere anche l'antagonista di Mark Hammond, ovvero Frank Carter in modo da poter così ritrovare un nuovo tipo di gioco e una seconda trama parallela alla precedente.
The Getaway
5
Voto
Redazione
The Getaway
The Getaway si è fatto attendere a lungo e dopo quasi 3 anni di sviluppo da parte del Team Soho si è finalmente mostrato sulle nostre infuocate e ansiose Playstation in attesa di qualcosa di innovativo.
Dai presupposti questo gioco avrebbe dovuto mirare al titolo di nuova pietra miliare nella storia del videogame introducendo elementi innovativi e una trama di fondo degna di un film gangster, il tutto unito ad una grafica spettacolare e ad una caratterizzazione cinematografica.
Purtroppo degli elementi sopra citati quelli che sembrano essere gli unici realmente all'altezza delle promesse sono l'apparato grafico e cinematografico, sicuramente degno di note per la sua cura e la sua spettacolarità veramente occellenti, ma lasciando un po' a bocca asciuta tutti quelli che speravano in un titolo veramente innovativo e diverso dai canoni già visti. Sicuramente aggiunge qualcosa alla profondità di gioco grazie ad alcune azioni aggiunte rispetto ai giochi simili ma oltre a tutto The Getaway se la deve vedere con Gta III Vice City in uscita proprio in questi giorni per
il monolite nero di casa sony, potendone rimanere veramente sconfitto contando già l'altissimo successo riscontrato dalla sua prima versione.
Senza ombra di dubbio un titolo appassionante e avvincente da molti punti di vista, con una buona longevità e una trama sviluppata bene ma che per giocabilità e difficoltà di controllo potrebbe rivelarsi frustrante e certamente meno immediato del diretto concorrente al titolo per il predominio su questo genere in terza persona. Probabilmente sarebbe stato meglio ritoccare alcuni punti per migliorarli e dare più interazioni con quello che circonda i 2 protagonisti, oltre che una telecamere virtuale decente, più che passare quasi 3 anni a ricreare una Londra che sicuramente da spettacolo per la sua creazione ma che in fin dei conti sarebbe potuta benissimo essere una qualsiasi città virtuale e totalmente immaginaria se il prezzo della sua realizzazione non fosse stato la non curanza di altri particolari della giocabilità.
Dai presupposti questo gioco avrebbe dovuto mirare al titolo di nuova pietra miliare nella storia del videogame introducendo elementi innovativi e una trama di fondo degna di un film gangster, il tutto unito ad una grafica spettacolare e ad una caratterizzazione cinematografica.
Purtroppo degli elementi sopra citati quelli che sembrano essere gli unici realmente all'altezza delle promesse sono l'apparato grafico e cinematografico, sicuramente degno di note per la sua cura e la sua spettacolarità veramente occellenti, ma lasciando un po' a bocca asciuta tutti quelli che speravano in un titolo veramente innovativo e diverso dai canoni già visti. Sicuramente aggiunge qualcosa alla profondità di gioco grazie ad alcune azioni aggiunte rispetto ai giochi simili ma oltre a tutto The Getaway se la deve vedere con Gta III Vice City in uscita proprio in questi giorni per
il monolite nero di casa sony, potendone rimanere veramente sconfitto contando già l'altissimo successo riscontrato dalla sua prima versione.
Senza ombra di dubbio un titolo appassionante e avvincente da molti punti di vista, con una buona longevità e una trama sviluppata bene ma che per giocabilità e difficoltà di controllo potrebbe rivelarsi frustrante e certamente meno immediato del diretto concorrente al titolo per il predominio su questo genere in terza persona. Probabilmente sarebbe stato meglio ritoccare alcuni punti per migliorarli e dare più interazioni con quello che circonda i 2 protagonisti, oltre che una telecamere virtuale decente, più che passare quasi 3 anni a ricreare una Londra che sicuramente da spettacolo per la sua creazione ma che in fin dei conti sarebbe potuta benissimo essere una qualsiasi città virtuale e totalmente immaginaria se il prezzo della sua realizzazione non fosse stato la non curanza di altri particolari della giocabilità.