The Italian Job

di Redazione Gamesurf
La struttura di The Italian Job é a cavallo fra il recente Grand Theft Auto III e un gioco di guida tradizionale. Come in GTA3 siamo immersi in uno scenario cittadino realistico tra auto di ogni genere che circolano nelle strade, qualche pedone che attraversa la strada a suo rischio e pericolo, i mezzi pubblici e le auto della polizia che si danno al nostro inseguimento. A differenza del concorrente, però, The Italian Job tralascia tutti gli aspetti che non sono strettamente connessi al pilotare un'auto per concentrarsi esclusivamente sulla guida

Non dovrete mai scendere dalla vostra macchina (al limite dovrete far salire qualcuno), non dovrete mai preoccuparvi di fattori che non siano la strada, il traffico, e chi avete alle spalle. Nonostante questo, il titolo della SCI riesce ad essere decisamente più vario del vostro simulatore automobilistico tipo. Le missioni della modalità ispirata al film, infatti, cambiano continuamente obiettivo e metodo per conseguirlo. Alla prima missione veniamo già messi di fronte alla cruda realtà e sbattuti in un'auto diplomatica cercando di scrollarci di dosso la polizia nel traffico di Londra per arrivare al covo (la cui posizione é indicata da un freccia che ci permette di orientarci in città) entro il tempo prestabilito senza nessuno alle calcagna. Ma già la seconda missione si svolge in altro modo: é una corsa contro il tempo, senza intrusioni di natura poliziesca. The Italian Job prosegue su questa variegata falsariga per tutta la durata della modalità principale: una volta dovrete irrompere in un carcere e portare in salvo un ex compagno di galera, un'altra dovrete impersonare Lorna mentre insegue un pilota della banda per dimostrare di essere all'altezza dei suoi colleghi maschi, addirittura, verso la fine delle missioni londinesi vi capiterà di guidare un bus carico di esplosivo che deve evitare un contatto eccessivo con le altre auto. La varietà é salva, e questo favorisce il gameplay che può caricare ogni missione di una certa difficoltà, potendo contare su un totale cambio di prospettiva nella missione successiva, e questo a tutto vantaggio del giocatore, che sa di non dover ripetere le stesse cose per due missioni di seguito, e della longevità del gioco stesso