The Italian Job
di
UN GIOCO CHE VALE IL SUO PREZZO
The Italian Job ha così tante modalità di gioco che si può paragonare solo alle pietre miliari del genere, come i già citati Gran Turismo 3 A-Spec e Metropolis. Oltre allo "Story Mode" principale sono disponibili altre cinque modalità che vanno al di là di uno spartano riarrangiamento del gameplay base. La modalità Checkpoint é un piccolo gioco a parte, dato che prepara per noi circuiti acrobatici veramente spettacolari, da terminare entro un lasso di tempo prestabilito. Il modo Free Run, invece, assomiglia come impostazione a Midtown Madness di Microsoft: siamo liberi di girovagare per la città con un'auto a scelta tra quelle sbloccate, ma dobbiamo fare attenzione a rispettare il codice della strada, o ci ritroveremo le volanti della polizia alle calcagna. Il Destructor mode é un altro modo intelligente di sfruttare la buona fisica delle vetture, trattandosi di un tracciato dove bisogna investire una serie di coni stradali. Il tempo é limitatissimo, e aumenta solo distruggendo i coni di cui sopra, che sono piazzati, ovviamente, in luoghi tali da costringerci a manovre degne di Steve McQueen. E' infine disponibile una modalità multiplayer del Destructor mode
SPREMUTA DI PLAYSTATION
Tecnicamente The Italian Job é realizzato molto bene. Le città di Londra e Torino sono ricche di edifici, panchine, passanti, alberi e ogni altro arredo urbano concepibile, peraltro ricoperti da texture eccellenti se consideriamo la video RAM della vecchia PSX. Per giungere a tanto SCI ha usato una tecnica di segmentazione in real time chiamata streaming continuo, in pratica nuove texture e nuovi elementi 3D vengono caricati in tempo reale mentre vi aggirate nella città. Questo ha permesso di creare delle ambientazioni 3D veramente grandi, basti pensare che, attraverso tutte le missioni londinesi, non avrete mai una sensazione di deja vù, se non per via dei numerosi tentativi che richiederanno determinati passaggi. Da apprezzare anche l'ampiezza delle strade, spesso a 4 corsie, e la profondità delle visuali, apprezzabili specialmente nei vicoli dove possiamo riconoscere eventuali ostacoli già da lontano. Ottima la resa del motore 3D, che riesce a mantenersi sui trenta fotogrammi al secondo nonostante le numerose vetture renderizzate in alcune visuali, c'é solo qualche occasionale, lievissimo congelamento dell'azione quando la PSX carica grosse quantità di dati dal CD-ROM. Non mancano i piccoli tocchi di classe, come gli stop che si illuminano, le scene più spericolate sottolineate da carrellate in stop motion alla Matrix, e le strisciate dei pneumatici per terra. Il commento sonoro é un riarrangiamento del tema del film con un sottofondo moderno di percussioni (state tranquilli, niente batterie techno, solo piatti e maracas di stampo latino) e lega perfettamente con l'atmosfera scanzonata e goliardica del gioco.
The Italian Job ha così tante modalità di gioco che si può paragonare solo alle pietre miliari del genere, come i già citati Gran Turismo 3 A-Spec e Metropolis. Oltre allo "Story Mode" principale sono disponibili altre cinque modalità che vanno al di là di uno spartano riarrangiamento del gameplay base. La modalità Checkpoint é un piccolo gioco a parte, dato che prepara per noi circuiti acrobatici veramente spettacolari, da terminare entro un lasso di tempo prestabilito. Il modo Free Run, invece, assomiglia come impostazione a Midtown Madness di Microsoft: siamo liberi di girovagare per la città con un'auto a scelta tra quelle sbloccate, ma dobbiamo fare attenzione a rispettare il codice della strada, o ci ritroveremo le volanti della polizia alle calcagna. Il Destructor mode é un altro modo intelligente di sfruttare la buona fisica delle vetture, trattandosi di un tracciato dove bisogna investire una serie di coni stradali. Il tempo é limitatissimo, e aumenta solo distruggendo i coni di cui sopra, che sono piazzati, ovviamente, in luoghi tali da costringerci a manovre degne di Steve McQueen. E' infine disponibile una modalità multiplayer del Destructor mode
SPREMUTA DI PLAYSTATION
Tecnicamente The Italian Job é realizzato molto bene. Le città di Londra e Torino sono ricche di edifici, panchine, passanti, alberi e ogni altro arredo urbano concepibile, peraltro ricoperti da texture eccellenti se consideriamo la video RAM della vecchia PSX. Per giungere a tanto SCI ha usato una tecnica di segmentazione in real time chiamata streaming continuo, in pratica nuove texture e nuovi elementi 3D vengono caricati in tempo reale mentre vi aggirate nella città. Questo ha permesso di creare delle ambientazioni 3D veramente grandi, basti pensare che, attraverso tutte le missioni londinesi, non avrete mai una sensazione di deja vù, se non per via dei numerosi tentativi che richiederanno determinati passaggi. Da apprezzare anche l'ampiezza delle strade, spesso a 4 corsie, e la profondità delle visuali, apprezzabili specialmente nei vicoli dove possiamo riconoscere eventuali ostacoli già da lontano. Ottima la resa del motore 3D, che riesce a mantenersi sui trenta fotogrammi al secondo nonostante le numerose vetture renderizzate in alcune visuali, c'é solo qualche occasionale, lievissimo congelamento dell'azione quando la PSX carica grosse quantità di dati dal CD-ROM. Non mancano i piccoli tocchi di classe, come gli stop che si illuminano, le scene più spericolate sottolineate da carrellate in stop motion alla Matrix, e le strisciate dei pneumatici per terra. Il commento sonoro é un riarrangiamento del tema del film con un sottofondo moderno di percussioni (state tranquilli, niente batterie techno, solo piatti e maracas di stampo latino) e lega perfettamente con l'atmosfera scanzonata e goliardica del gioco.