The King Of Fighters
In un contesto storico in cui le idee nuove sembrano latitare, il mondo videoludico vanta un paio di sistemi per sopperire alla mancanza di inventiva: il metodo principe si fonda sul matrimonio con il grande schermo, che consente di proporre giochi basati sulle stesse vicende narrate in un lungometraggio in uscita nelle sale. Il secondo, invece, consiste nel riesumare vecchie glorie dal passato, sperando che coloro che hanno già apprezzato il fenomeno possano gradirlo nuovamente. Anche in questo caso, tuttavia, si notano differenti approcci: c'è chi tenta di realizzare una vecchia idea sulla base della tecnologia esistente ma senza snaturarne la giocabilità (un esempio è Contra), chi propone una raccolta di numerosi titoli provenienti dal passato (questo è il caso di Sonic Mega Collection) e chi, infine, realizza titoli che riassumono in sé un'intera saga, come questo The King of Fighters 2002 (da qui TKoF).
Niente aiuti dalla panchina
TKoF è sostanzialmente un picchiaduro in cui sono raccolti i più famosi lottatori che si sono resi protagonistinei vari titoli sfornati dalla SNK dagli anni '90 in avanti. Le modalità di combattimento sono due: Singolo, in un classico 1 contro 1, e Cooperativo, in cui dovrete comporre un team di tre personaggi e combattere l'avversario, sempre uno alla volta. Il rivale può essere uno degli otto livelli di difficoltà della CPU oppure un amico. Non è stato riproposto il controverso meccanismo degli Striker, che consisteva nel farsi aiutare da un panchinaro nei momenti di maggiore difficoltà, implementazione che al tempo del debutto aveva fatto storcere il naso ai puristi del genere. È stato confermato, invece, il sistema dei POW, ovvero la barra che si riempie man mano che vengono eseguite mosse speciali, fino al suo completamento a cui corrisponde l'elargizione di un power stock, utile per eseguire le Desperations Moves. Il numero di power stock massimi è 3 per il primo giocatore, 4 per il secondo, 5 per il terzo.
Nessuna trama
Sembra incredibile, ma il gioco è tutto qui: a parte la possibilità di modificare l'aspetto cromatico dei vari lottatori, infatti, non sono presenti altre modalità di gioco, né i vostri incontri saranno accompagnati da alcuna trama narrativa (come invece avviene in TKoF 2003).
Il tutto è stato riproposto esattamente come apparso su NEO GEO: il gameplay (in cui va detto che alcune mosse sono eccessivamente favorite rispetto ad altre, come il calcio volante), la grafica e il sonoro rispecchiano fedelmente l'atmosfera che si respirava una decina di anni fa. Solo gli sfondi hanno subito un lieve restyling, realizzati per l'occasione in stile simil-3D, ma caratterizzati da una qualità del tutto paragonabile a quella dei titoli apparsi su PsOne.
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Era necessario?
Non è stato nemmeno compiuto lo sforzo di tradurre i dialoghi dei personaggi in lingua nostrana (tanto meno di includere i sottotitoli), anche se va detto che durante gli incontri non ci si aspetta certamente un dialogo degno di un Nobel. Inutile dire che anche gli effetti sonori sono stati riprodotti nella versione originale, con suoni che sembrano provenire da una console a 16 bit.
In definitiva, siamo di fronte al trapianto sulle attuali console di un titolo che null'altro è che un raccoglitore dei più famosi personaggi proposti da SNK, senza alcun tentativo tangibile di rendere il prodotto al passo coi tempi. A questo punto viene da chiedersi che senso abbia la mera riproposizione di un titolo di questo tipo sulle moderne console: come mai gli sviluppatori non hanno pensato di rivedere interamente la grafica e il sonoro, rendendo il gioco maggiormente appetibile dal punti di vista tecnico, senza però snaturarne vero e proprio cavallo di battaglia, il gameplay?
Prezzo ridotto
In sintesi TKoF si differenzia dai vari remake e dalle collezioni di giochi attualmente in commercio: mentre nei primi è evidente il tentativo di sfruttare l'hardware delle console per ambientare degnamente le nuove avventure degli eroi del passato (con un comparto tecnico decisamente superiore a quello delle versioni apparse una decina di anni prima) e mentre le collezioni propongono una serie quasi interminabile di gloriosi titoli, questo TKoF si compone di un unico picchiaduro caratterizzato dalla medesima realizzazione tecnica di una volta, con il solo valore aggiunto rappresentato da una cinquantina di personaggi provenienti dalle varie serie SNK. Nemmeno il prezzo contenuto (una trentina di euro) riesce a giustificare una tale carenza dal punto di vista della qualità generale del prodotto, che potrebbe risultare appetibile solo agli irriducibili dei vari Fatal Fury o Art of Figthing.
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Niente aiuti dalla panchina
TKoF è sostanzialmente un picchiaduro in cui sono raccolti i più famosi lottatori che si sono resi protagonistinei vari titoli sfornati dalla SNK dagli anni '90 in avanti. Le modalità di combattimento sono due: Singolo, in un classico 1 contro 1, e Cooperativo, in cui dovrete comporre un team di tre personaggi e combattere l'avversario, sempre uno alla volta. Il rivale può essere uno degli otto livelli di difficoltà della CPU oppure un amico. Non è stato riproposto il controverso meccanismo degli Striker, che consisteva nel farsi aiutare da un panchinaro nei momenti di maggiore difficoltà, implementazione che al tempo del debutto aveva fatto storcere il naso ai puristi del genere. È stato confermato, invece, il sistema dei POW, ovvero la barra che si riempie man mano che vengono eseguite mosse speciali, fino al suo completamento a cui corrisponde l'elargizione di un power stock, utile per eseguire le Desperations Moves. Il numero di power stock massimi è 3 per il primo giocatore, 4 per il secondo, 5 per il terzo.
Nessuna trama
Sembra incredibile, ma il gioco è tutto qui: a parte la possibilità di modificare l'aspetto cromatico dei vari lottatori, infatti, non sono presenti altre modalità di gioco, né i vostri incontri saranno accompagnati da alcuna trama narrativa (come invece avviene in TKoF 2003).
Il tutto è stato riproposto esattamente come apparso su NEO GEO: il gameplay (in cui va detto che alcune mosse sono eccessivamente favorite rispetto ad altre, come il calcio volante), la grafica e il sonoro rispecchiano fedelmente l'atmosfera che si respirava una decina di anni fa. Solo gli sfondi hanno subito un lieve restyling, realizzati per l'occasione in stile simil-3D, ma caratterizzati da una qualità del tutto paragonabile a quella dei titoli apparsi su PsOne.
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Era necessario?
Non è stato nemmeno compiuto lo sforzo di tradurre i dialoghi dei personaggi in lingua nostrana (tanto meno di includere i sottotitoli), anche se va detto che durante gli incontri non ci si aspetta certamente un dialogo degno di un Nobel. Inutile dire che anche gli effetti sonori sono stati riprodotti nella versione originale, con suoni che sembrano provenire da una console a 16 bit.
In definitiva, siamo di fronte al trapianto sulle attuali console di un titolo che null'altro è che un raccoglitore dei più famosi personaggi proposti da SNK, senza alcun tentativo tangibile di rendere il prodotto al passo coi tempi. A questo punto viene da chiedersi che senso abbia la mera riproposizione di un titolo di questo tipo sulle moderne console: come mai gli sviluppatori non hanno pensato di rivedere interamente la grafica e il sonoro, rendendo il gioco maggiormente appetibile dal punti di vista tecnico, senza però snaturarne vero e proprio cavallo di battaglia, il gameplay?
Prezzo ridotto
In sintesi TKoF si differenzia dai vari remake e dalle collezioni di giochi attualmente in commercio: mentre nei primi è evidente il tentativo di sfruttare l'hardware delle console per ambientare degnamente le nuove avventure degli eroi del passato (con un comparto tecnico decisamente superiore a quello delle versioni apparse una decina di anni prima) e mentre le collezioni propongono una serie quasi interminabile di gloriosi titoli, questo TKoF si compone di un unico picchiaduro caratterizzato dalla medesima realizzazione tecnica di una volta, con il solo valore aggiunto rappresentato da una cinquantina di personaggi provenienti dalle varie serie SNK. Nemmeno il prezzo contenuto (una trentina di euro) riesce a giustificare una tale carenza dal punto di vista della qualità generale del prodotto, che potrebbe risultare appetibile solo agli irriducibili dei vari Fatal Fury o Art of Figthing.
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The King Of Fighters
6
Voto
Redazione
The King Of Fighters
The King of Fighters 2002 è un picchiaduro nel classico stile dei giochi di una decina di anni fa: il gameplay è esattamente quello che abbiamo imparato ad apprezzare nelle sale giochi, ma lo stesso va detto per la grafica e il sonoro, che si esprimono agli stessi livelli di allora. L'unico valore aggiunto è rappresentato da un plotone di lottatori, troppo poco per giustificare l'acquisto di un titolo del genere (nonostante il prezzo contenuto), se non nel caso in cui siate veri appassionati dei picchiaduro SNK.