The King of Fighters XIII

The King of Fighters XIII
Come ai vecchi tempi
In principio era Fatal Fury. Da lui iniziò la leggenda dei picchiaduro SNK, vero e proprio simbolo degli anni '90, quando questa tipologia di gioco trainava il mercato arcade e vedeva i titoli della casa giapponese rappresentare alcune delle migliori perle disponibili in salagiochi. Senza poi contare l'immortale Neo Geo, console casalinga dalle qualità indiscusse purtroppo penalizzata dai costi eccessivi di hardware e software... non ci crederete, ma per una cartuccia si rischiava di spendere quasi 200.000 lire (duecentomila, giusto per sottolineare la cosa). Così, mentre Capcom faceva la sua fortuna con Street Fighter, SNK sfornava a ciclo continuo capolavori come Fatal Fury 2, Samurai Spirit (tutti, o quasi), World Heroes Perfect e tanti altri titoli entrati nella storia del gaming. Con il tempo però, come tutti sappiamo, il mercato ha iniziato a cambiare, spostandosi radicalmente dalla sala (o dall'angolo del bar) per passare ad una vita più casalinga, portando con se uno spazio sempre più angusto in cui relegare quei mitici combattimenti faccia a faccia.

Ash... non sapremo mai dirti quanto ci stai sull'anima...
Ash... non sapremo mai dirti quanto ci stai sull'anima...
Team custom
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Scontro tra pesi massimi
Scontro tra pesi massimi


Appuntamento fisso era però rimasto King of Fighters, saga nata per riunire i personaggi di alcune delle saghe più nobili della mamma del Neo Geo. Tra alti e bassi SNK ha dovuto misurarsi con una nuova realtà economica, pagando così lo scotto di alcuni giri a vuoto per KOF che, con i capitolo XI e XII, non é riuscito a mantenere alto il proprio nome. Nonostante un rinnovato interesse per lo sviluppo di pachinko (simil slot machine nipponiche), la software house non si é data per vinta, rimboccandosi le mani per portare nuovamente nell'olimpo quella che ormai rappresenta la sua serie di maggior richiamo. Ecco dunque arrivare The King of Fighters XIII, giunto sulle nostre console dopo aver già fatto parlare di se nelle salegioco giapponesi, dove il cabinato trova ancora la propria dimensione.

Naturalmente ci troviamo davanti ad un picchiaduro in due dimensioni estremamente tradizionale, con la grafica che non fa sconti né alle velleità 3D tanto di moda, né alle tipologie miste con il cell shading, mostrando il chiaro intendo della casa madre di restare ancorata ai propri canoni, anche perché gli esperimenti fatti in passato su nuove tecnologie non sono mai riusciti a convincere pubblico e critica. La trama principale vede l'organizzazione del classico torneo atto a scovare il team di combattenti più potente al mondo perché, come gli appassionati già sapranno, il marchio di fabbrica della saga é ormai legato a scontri tra squadre formate da tre lottatori, dove chi vince si scontra con l'avversario successivo e via così, sino alla totale sconfitta del nemico. A sfondo della storia ci saranno naturalmente colpi di scena e avvenimenti più o meno inattesi, ma non sveleremo altro,lasciandovi il gusto di poter scoprire da soli quanto messo in tavola dagli sceneggiatori.


 Announcement Trailer

Il buon Kim elargisce sonore mazzate come sempre
Il buon Kim elargisce sonore mazzate come sempre
Mai, forse il ritorno più gradito di sempre
Mai, forse il ritorno più gradito di sempre
Benimaru sta per farci tanto, ma tanto male
Benimaru sta per farci tanto, ma tanto male


Guarda un po' chi si rivede...
Le modalità a vostra disposizione sono davvero tante e vedono, in primis, un tutorial tanto accessibile quando necessario: scordatevi di poter fare qualcosa di decente senza aver preso confidenza con i comandi generali. Viene di seguito l'allenamento, dove mettere in pratica quanto appreso per cercare di fare propria ogni singola tecnica o possibile combo. Spazio poi alle Missioni, suddivise in Missioni a Tempo, Sopravvivenza e Prove. Le prime sono la classica lotta contro il cronometro, dove sconfiggere un numero prestabilito di avversari nel minor tempo possibile. Anche le seconde sposano un concetto ormai standard, dove scegliere un singolo personaggio per sfidare, in sequenza, tutto il roster di avversari. Più delicato il discorso per le Prove, dove dovremo eseguire un prestabilito set di mosse per poter uscire vittoriosi. Una vera prova d'abilità che premierà la vostra costanza e vi permetterà di capire quanto sarete riusciti a fare vostre le abilità del character preferito.

Arcade é poi il nome della modalità più libera, in cui selezionare un team a propria scelta, anche mescolando i combattenti di diverse fazioni, per lanciarsi alla conquista del titolo di campioni. Se sarete abbastanza bravi, durante le battaglie, potrete misurarvi con alcuni obiettivi che verranno segnalati, di volta in volta, nella parte alta dello schermo. Si tratta di achievement mediamente semplici che vi chiederanno, ad esempio, di compiere una combo, di schivare un numero prestabilito di volte e via dicendo. Se riuscirete a portare a termine un buon numero di queste richieste e avrete anche buoni risultati nella lotta, potreste anche avere qualche gradevole sorpresa...

Altre donzelle
Altre donzelle
Le opzioni per la personalizzazione sono legate al vostro aspetto
Le opzioni per la personalizzazione sono legate al vostro aspetto
A Londra si pesta in stile Art of Fighting
A Londra si pesta in stile Art of Fighting


The King of Fighters XIII
8.5

Voto

Redazione

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The King of Fighters XIII

Ben tornato, The King of Fighters. Si, lo sappiamo, ci eravamo già visti di recente con gli episodi XI e XII, ma ci teniamo a sottolineare come il vero ritorno della saga sia finalmente giunto con questo numero XIII. Divertente e appagante nel suo essere tecnico, The King of Fighters XIII riporta all'antico splendore i picchiaduro in due dimensioni della SNK, fornendo agli appassionati un nutrito set di motivi per volersi gettare a capofitto in questo torneo. Trentacinque personaggi giocabili, tante modalità e un comporto tecnico di tutto rispetto si uniscono ad una pubblicazione a prezzo budget con contenuti Deluxe, operazione a cui il nostro mercato non é (purtroppo) abituato. Consigliatissimo agli appassionati di picchiaduro, imperdibile per i nostalgici delle due dimensioni, ma non perfetto a causa di chiari problemi nella gestione dei match online. In ogni caso si, il Re é tornato!

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