The Last Blade 2 Final Edition
di
Redazione Gamesurf
Quando una decina di anni fa la SNK mostrò al mondo il Neo Geo nessuno si sarebbe aspettato una simile longevità da una console di nicchia progettata inizialmente per offrire un'elevata e costosa qualità tecnica ai giocatori più esigenti. Eppure nel corso degli anni questo pompatissimo 16 bit (il sistema é composto da un Motorola 68000 a 16 bit e uno Z80 a 8 bit che lavora in parallelo) si é conquistato uno zoccolo duro di fan, mentre nelle sale giochi si diffuse a macchia d'olio nel formato MVS grazie al costo delle cartucce intercambiabili decisamente più basso rispetto alle schede Jamma. Probabilmente questo non sarebbe bastato a far sopravvivere una macchina che, a partire dal 1995, iniziava a dare segni di vecchiaia se la SNK non fosse riuscita a fare colpo su un vasto numero di giocatori con i suoi picchiaduro a incontri a partire dal primo Fatal Fury e cavalcando l'onda del successo con Samurai Shodown, Art of Fighting e l'amatissimo King of Fighters
Con l'arrivo delle console a 32 bit tali giochi incontrarono una certa fortuna anche su Saturn e PlayStation, trend che molti consideravano replicabile anche sui 128 bit. Sfortunatamente la situazione non era destinata a durare e i problemi economici uniti all'acquisizione della casa di Osaka da parte della Aruze hanno portato prima alla morte in territorio occidentale del Neo Geo Pocket Color e delle varie filiali della SNK e in seguito alle voci di una possibile soppressione della casa madre. Con un comunicato stampa della stessa Aruze si apprendeva a settembre che King of Fighters 2000 per il Neo Geo a cartucce e The Last Blade 2 per Dreamcast sarebbero stati gli ultimi giochi commercializzati da publisher prima dell'assorbimento totale nel colosso dei Pachinko
A dispetto di tutti i rumor che hanno solcato la rete negli ultimi tempi la Aruze non ha ancora chiarito il destino dei vari franchise della SNK, così da una parte c'é chi sostiene un'acquisizione di quest'ultimi da parte della Capcom mentre dall'altra la nuova software house Brezza Soft afferma di avere i diritti per lo sviluppo dei nuovi episodi della saga di King Of Fighters. Dopo un doveroso riepilogo della situazione passiamo ad un'analisi di cosa offre The Last Blade 2 nella variegata offerta di picchiaduro 2D già presente sul Dreamcast
Con l'arrivo delle console a 32 bit tali giochi incontrarono una certa fortuna anche su Saturn e PlayStation, trend che molti consideravano replicabile anche sui 128 bit. Sfortunatamente la situazione non era destinata a durare e i problemi economici uniti all'acquisizione della casa di Osaka da parte della Aruze hanno portato prima alla morte in territorio occidentale del Neo Geo Pocket Color e delle varie filiali della SNK e in seguito alle voci di una possibile soppressione della casa madre. Con un comunicato stampa della stessa Aruze si apprendeva a settembre che King of Fighters 2000 per il Neo Geo a cartucce e The Last Blade 2 per Dreamcast sarebbero stati gli ultimi giochi commercializzati da publisher prima dell'assorbimento totale nel colosso dei Pachinko
A dispetto di tutti i rumor che hanno solcato la rete negli ultimi tempi la Aruze non ha ancora chiarito il destino dei vari franchise della SNK, così da una parte c'é chi sostiene un'acquisizione di quest'ultimi da parte della Capcom mentre dall'altra la nuova software house Brezza Soft afferma di avere i diritti per lo sviluppo dei nuovi episodi della saga di King Of Fighters. Dopo un doveroso riepilogo della situazione passiamo ad un'analisi di cosa offre The Last Blade 2 nella variegata offerta di picchiaduro 2D già presente sul Dreamcast
The Last Blade 2 Final Edition
The Last Blade 2 Final Edition
Ironicamente se la storia del gioco vede il chiudersi di un'epoca, la sua uscita nel mondo reale in un certo senso ne chiude un'altra. The Last Blade 2 è un gioco molto solido e divertente dal punto di vista del gameplay, ma è gravato da una realizzazione complessiva che non rende giustizia all'originale. Si poteva indubbiamente fare di meglio e lo status attuale della SNK è una flebile scusa per un lavoro di conversione mediocre lontano anni luce dall'impegno profuso nella realizzazione della versione Neo Geo. Fortunatamente il gioco non ha perso nulla dal punto di vista della giocabilità e, soprassedendo sulla realizzazione complessiva, ci si trova di fronte ad un titolo molto valido. In conclusione un acquisto obbligato per i fan della SNK e un addio che poteva essere veramente stellare della casa di Osaka come publisher, ma che per difficoltà interne non ha raggiunto le vette previste.