The Legend of Zelda: Breath of the Wild
Un mondo "solo" bello? Assolutamente no, signori, la bellezza viaggia a pari passo ad una serie di contenuti di assoluto spessore in grado di stimolare la curiosità come pochi altri. Il mondo di Hyrule è affascinante ma anche selvaggio; la scure di Ganon è pienamente percepibile e contrasta la lucentezza di questo splendido regno. Come diceva un famoso detto “ Il viaggio non è la meta ma il percorso per raggiungerla”, e Zelda in questo senso vi offre qualcosa di incredibilmente affascinante. Ci vorrebbero ore per descrivervi quello che abbiamo visto, i personaggi che abbiamo incontrato o i nemici che abbiamo sconfitto, i cavalli che abbiamo domato e molto altro ancora, ma siamo altrettanto convinti che questa nostra “lacuna” sarà colmata da voi stessi. Il vostro viaggio sarà sicuramente differente dal nostro, e probabilmente potreste essere voi a raccontarci qualcosa che non siamo riusciti a scoprire. Questo è Breath of Wild.
Alla trama principale e al senso di scoperta si affianco poi tutta una serie di sub quest che possono variare da semplici richieste di raccolta oggetti, a missioni di scoperta vera e propria, magari di sacrari segreti. I sacrari sono un elemento centrale all’interno del gioco. Ce ne saranno a decine sulla mappa e ognuno di essi conterrà un puzzle da dover risolvere. Questi sono estremamente vari, divertenti e richiedono un utilizzo di materia grigia per nulla banale.
Fortunatamente la tavoletta Sheikhan ci darà accesso anche una serie di poteri particolari da quelli più banali come lanciare bombe ad altri più complessi che ci permettono di interagire con l’ambiente circostante, come ad esempio: calamitare gli oggetti metallici, bloccare ingranaggi o palle rotanti e ghiacciare l’acqua. Risolto l'enigma verremo ricompensati con una serie di sfere che portate ad un altare della preghierà ci ricompenseranno con nuovi cuori o l'aumento della stamina.
Sotto questo punto di vista gli sviluppatori di Nintendo si sono davvero superati; ognuno di questi sacrari offre sfide accattivanti e divertenti, in cui tutto ha una sua logica e solamente attraverso lo studio attento di quello che si trova intorno a Link, si potrà arrivare alla soluzione dell’enigma. I poteri potranno inoltre essere usati all’interno dell’open world per arrivare in punti altrimenti irraggiungibili.
Un mondo altamente responsive, in cui tutto quello che ci viene in mente potrebbe essere realmente realizzabile e funzionale a qualcosa da scoprire. La pioggia influenza le nostre scalate, il freddo delle motagne, così come il caldo della lava, influenzano la nostra vita e molto altro ancora che lasciamo a voi il piacere di scoprire. Proprio per questi motivi, quando vi diciamo che l’universo creato per Breath of the Wild ha un’anima, è perché ci crediamo davvero.
Ma è un Souls-like?
Zelda è ovviamente un gioco in cui la componente combattiva ricopre un ruolo fondamentale e, anche sotto questo aspetto, bisogna sottolineare come molto lavoro sia stato fatto per ringiovanire e modificare un sistema consolidato. Non ci spaventa dire che molti giocatori, almeno inizialmente, potrebbero rimanere spazzati dalla difficoltà di questo nuovo capitolo della saga.
Sembra quasi che gli sviluppatori di Nintendo abbiamo deciso di prendere alcuni spunti dalla famosa serie Dark Souls, portandoli all’interno del mondo di Zelda. Esperimento riuscito? Diremmo proprio di si.
Il mondo di Hyrule, per quanto affascinate da scoprire, è tra i più pericolosi che abbiamo avuto modo di visitare. I mostri non hanno un livello di difficoltà indicato, ma solamente una barra della vita e una quantità di danno che possono infliggere al nostro Link. Inoltre, le zone sono completamente libere da qualsivoglia tipo di indicazione e starà a noi capire dove sarà più facile avventurarsi e dove invece sarà necessario potenziare di più il nostro eroe. Tutto questo è ovviamente elevato al quadrato quando si tratta di dover affrontare una boss fight.
Proprio il livello di potenziamento e crafting è tra i migliori visti recentemente in un gioco. Il mondo sarà pieno di oggetti da raccogliere e, una volta trovato un bivacco od un fuoco, potremo cucinare tutto quello che abbiamo trovato, compresi pezzi di mostri uccisi. Facendo esprimenti in “cucina”, proveremo a scoprire, attraverso svariate ricette improvvisate, nuovi piatti in grado di farci recuperare cuori o stamina, piuttosto che pozioni in grado di migliorare le nostre resistenze ai poteri elementali, oppure migliorare il nostro approccio stealth.
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Redazione