The legend of Zelda: The wind waker

di Paolo 'Mr. Ninty' Mulas

Link in action!

Il gameplay mostra tutte le sue potenzialità, attraverso un doppio filo: da una parte indicherà al giocatore la strada da seguire per portare a termine l'avventura, dall'altra, lascerà spazio aperto alla voglia di libertà del giocatore, con tantissime sotto quest, minigiochi e oggetti segretissimi da collezionare. Le città brulicano dei cosiddetti personaggi non giocanti, è fondamentale parlare con tutti per ricevere consigli, regali, ed altre preziosi informazioni. E' incredibile come un veloce scambio di battute, dei piccoli gesti, o la splendida caratterizzazione facciale, riescano in pochi attimi a farci comprendere la psicologia di ogni singolo personaggio.

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Il level up del protagonista, non avviene tramite il tempo passato a giocare o l'esperienza accumulata, ma con il ritrovamento di nuovi oggetti che conferisco a Link nuove abilità e poteri. I dungeons si sviluppano secondo quanto ha insegnato Ocarina: strutturati in più piani, portano il giocatore all'esplorazione meticolosa delle varie stanze. Saranno numerose le porte chiuse o i luoghi temporaneamente inaccessibili, ma basterà ritrovare l'oggetto giusto ed usarlo nel modo corretto e non ci saranno ostacoli che tengano. E se per superare una determinata stanza, bisognerà risolvere prima l'enigma, in altre situazioni ci si dovrà dedicare di più all'azione ed al combattimento. Vi ricordate lo Z targeting, che aveva permesso per la prima volta di "agganciare" i nemici? Ora si è trasformato nel L targeting ma il funzionamento di base rimane lo stesso. Il tasto B, serve per brandire la spada, assieme al control stick potremo effettuare affondi o colpi di taglio, il tasto a per effettuare invece i colpi volanti, e il tasto R per difenderci con lo scudo. Naturalmente ogni nemico avrà un modo diverso di combattere e per ognuno ci sarà uno o più modi diversi per sconfiggerlo. Ad alcuni basterà qualche colpo di spada per diventare una nuvoletta (questo è il destino di chi muore in Zelda), altri (specialmente quelli volanti) saranno più sensibili alle frecce o al boomerang, e così via continuando con tutto il ricco armamentario di Link.

Naturalmente sono numerose le chicche che si possono effettuare durante i combattimenti: una novità è certamente quella legata alla schivata. Quando si sta per essere colpiti da un nemico una brevissima vibrazione del controller vi avviserà prima che il colpo sia stato messo a segno, premete il tasto A al momento giusto e lo eviterete. Davvero buffo (oltre che utile) è il fatto che i nemici soprattutto quelli più corazzati perdano pezzi di armatura o addirittura le armi. Qualcuno continuerà a combattere disarmato, qualche altro prenderà l'arma di un compagno, e udite udite, Link potrà raccogliere le armi cadute ai nemici ed utilizzarle a sua volta: inutile dire che vedere il nostro eroe brandire una spada alta il doppio di lui, scatenerà qualche sana risata al giocatore. Ben sfruttata, anche la connessione con in Gba; collegato al Gamecube senza alcuna cartuccia, darà la possibilità di una semplice ma interessante modalità cooperativa. Un giocatore utilizzerà normalmente Link, mentre l'altro tramite il portatile, potrà muovere il "folletto" Tingle, che potrà aiutare il nostro eroe, disponendo di una mappa con la quale dispensare consigli, ma anche in modo più pratico rifornendolo di armi e lanciando durante i combattimenti delle bombe sui nemici. Cooperativa però ben implementata anche nel gioco in singolo: in alcuni fasi saremo accompagnati da personaggi dai particolari poteri. Orchestrata la gusta melodia potremo prendere il controllo dell'altro personaggio per effettuare azioni impossibili a Link o per risolvere enigmi che richiedono i due personaggi in due posti diversi contemporaneamente. La bellezza della giocabilità di Zelda è tutta qua; nella sua semplicità d'uso, che vede il joypad come prolungamento della mano del giocatore, nella libertà che ci viene donata per l'affrontare l'avventura, e nell'assoluta coerenza di ognuna delle sue parti.

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