The Legend of Zelda: Twilight Princess
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Quella di Zelda, è una delle serie più popolari nel mondo dei videogiochi, che fin dal suo primo capitolo, risalente ormai a venti anni fa, ha sempre mantenuto degli standard qualitativi elevatissimi, tracciando una strada imitata da tanti senza però gli omologhi risultati. Questo nuovo tassello della leggenda ha però una importanza storica per certi versi superiore a quella dei suoi predecessori, perché è il primo della serie ad accompagnare il lancio di una console Nintendo. Certo, il gioco non è nato specificamente per questo sistema ma è comunque un importantissimo banco di prova per testare il "rivoluzionario" controller del Wii. Ed è proprio il sistema di controllo, principale elemento di differenza con gli altri capitoli della saga, la prima nota positiva. Se era facile pensare al binomio Wii-mote (il telecomando) nunchuck (il pad analogico), sicuramente adatto per sparatutto o per titoli di guida, c'erano forti dubbi relativi a questo sistema applicato ad genere "classico" come un'avventura; dubbi, che sono stati letteralmente spazzati via dopo i primi istanti di gioco.
Il nuovo pad si dimostra infatti adattissimo, mantenendo alcune caratteristiche tipiche dei precedenti titoli, come il salto automatico o l'agganciamento di un bersaglio, con delle innovazioni legate all'utilizzo del wii-mote, che rendono molto più intuitivi l'utilizzo della spada, della canna da pesca, della fionda e di altre armi che andremo a guadagnare nel corso della storia. Basterà un piccolo movimento del telecomando, per sfoderare la spada, e poi potremo divertirci a colpire i nostri nemici, eseguendo realisticamente alcuni movimenti, che saranno replicati in diretta da Link; colpi da taglio, affondi ed anche il famoso attacco roteante (scuotendo per l'appunto il nunchuck), saranno così effettuati in una maniera del tutta nuova, decisamente più immediata, e per niente stancante a dispetto di quello che si potrebbe pensare. Ancora più semplice, l'utilizzo della fionda o del boomerang, basterà semplicemente puntare verso l'obbiettivo e poi premere il grilletto B, senza alcun bisogno di essere dei provetti cecchini, dato che anche in questo caso potremo agganciare il nostro target, grazie ad un mirino di generose proporzioni che ci faciliterà il compito. Fin qui le innovazioni, ma Twilight Princess si fa apprezzare anche per i suoi evidenti rimandi ad Ocarina of Time. Majora's Mask e Wind Waker, certamente ricordati come degli ottimi titoli ma per ragioni di meccaniche e stile, si erano in qualche modo allontanati da Ocarina, considerato come autentico punto di riferimento dagli appassionati della serie.
Questo Twilight Princess, invece, si apre già in maniera piuttosto simile al primo episodio del Nintendo 64. Link non è ancora il leggendario eroe dalla tunica verde, ma un ragazzo abbastanza maturo, amato da tutto il villaggio di Tauro per via della sua generosità, che passa le giornate lavorando alla fattoria locale e prodigandosi in generale in aiuto al capo del villaggio. Gli eventi però lo porteranno in poco tempo a passare dalla tranquilla e bucolica vita del villaggio, fatta di battute di pesca, passeggiate a cavallo e giochi per intrattenere i suoi piccoli compaesani, ad una missione decisamente più importante, far ritornare la luce nel regno di Hyrule assediato fino al suo cuore da una mortale oscurità. Avremo così la possibilità di vivere praticamente ogni ambientazione da due differenti punti di vista, fino a scoprirne le intime differenze. Se nel regno per così dire normale (o riportato alla normalità) impersoneremo Link nelle sue fattezze classiche, in quello delle tenebre avremo inedite sembianze da lupo. Questa involontaria trasformazione avrà però alcuni pregi; innanzitutto avremo la possibilità di parlare con i altri animali, sempre prodighi di importanti e preziosi consigli, potremo ascoltare le anime dei defunti e grazie al nostro istinto avremo la possibilità di seguire tracce olfattive e di capire dove poter scavare alla ricerca di passaggi od oggetti. Per quel che riguarda la gamma di attacchi, gli stessi movimenti che effettuavamo con la spada saranno da utilizzare anche nelle vesti di lupo, ed in più avremo a disposizione un potere oscuro, in grado di colpire in sequenza più nemici, grazie all'aiuto di Midna. Quest'ultima è una new entry del mondo di Zelda, un misterioso personaggio femminile, dalle strane fattezze e dagli obbiettivi non meglio precisati, che ci sarà comunque di prezioso aiuto, oltre che per gli attacchi, anche per i movimenti (facendoci arrivare in luoghi altrimenti inaccessibili anche per un agile lupo), e per la sua capacità di teletrasportarci attraverso i vari portali disseminati per il regno. Nei panni di Link invece, potremo sì richiamare Midna in ogni momento, ma in questo caso la sua collaborazione sarà decisamente più contenuta.
L'avventura si snoderà in lungo ed in largo per tutto il regno, dotato di una estensione davvero enorme e decisamente superiore ai precedenti titoli; avremo modo di conoscere tanti personaggi, ognuno con la sua piccola storia, rincontrare alcune popolari popolazioni appartenenti alle classiche razze della serie (come per esempio i giganteschi goron) o riscoprire alcune locazioni che pur familiari, si ripresenteranno in una veste decisamente più tetra. Avanzando nella storia Link si evolverà sotto tutti i punti di vista: imparerà a padroneggiare al meglio nuove tecniche di combattimento, acquisirà più fiducia nella propria forza, ed anche il suo inventario si arricchirà di nuovi ed indispensabili oggetti. Dovrà affrontare lunghi viaggi, compiere importanti missioni, e visitare i vari dungeon (o per meglio dire templi); all'interno di questi, per proseguire, ci troveremo davanti a delle meccaniche e a degli enigmi tipici della serie, ma sempre ben ingegnati e comunque freschi, anche per via del sapiente uso delle innovazioni legate al wii-mote, ed alla inedita familiarità del nostro eroe con animali di varie specie, capaci in più di una occasione di darci un importante contributo. La quest principale, pur temporalmente e geograficamente estesa, sarà tutto sommato abbastanza lineare; basterà seguire con attenzione tutti i dialoghi ed i vari indizi, per sapere indicativamente dove recarsi e cosa fare; al fianco di questa però, ci saranno le tantissime sotto missioni, che oltre ad allungare la già straordinaria longevità, contribuiranno ad una più completa immersione nel titolo, portandoci a conoscere personaggi e luoghi che sarebbero stati altrimenti semplicemente sfiorati. Twilight Princess, grazie alla varietà delle situazioni offerte, l'ottimo bilanciamento della difficoltà, ed il coinvolgimento dato dello sviluppo della trama, è un titolo davvero profondo ed appassionante, in grado di affascinare e catturare qualsiasi tipo di giocatore, anche chi prima d'ora non si era mai avvicinato alla serie, e di tenersi stretti i suoi fedelissimi appassionati, sicuramente entusiasti di un gioco che miscela sapientemente i punti di forza caratteristici della saga, con delle innovazioni che lo rendono ancor più ricco e completo.
Se il sistema di controllo può dirsi totalmente riconcepito per la nuova console, lo stesso discorso non può essere esteso alla grafica. Non sappiamo ancora concretamente quantificare lo scarto tecnico tra il Wii ed il Gamecube, quel che appare però chiaro è che a parte il formato 16:9, unicamente disponibile per questa versione, tutto il resto poteva quasi essere totalmente replicato con poche differenze sul Gc. Stiamo parlando di un aspetto tecnico, comunque godibilissimo, che ci offre sicuramente il miglior Link di sempre, per dettagli ed animazioni, e che non sfigura affatto nemmeno per quel che riguarda gli altri personaggi o le ambientazioni. Il nostro cavallo si muoverà per esempio con una elegante naturalezza ed alcuni effetti, come per esempio la riproduzione dell'acqua reggeranno senza problemi il confronto, anche se paragonati a titoli appartenenti a tutti gli effetti alla nuova generazione. L'unico piccolo appunto su questo versante, può essere legato solo ad alcune texture non perfettamente ripulite. Passando invece al comparto audio, ancora una volta non possiamo che complimentarci per la qualità dei brani, figli del grande Koji Kondo, che oltre a replicare con sfumature leggermente differenti alcune tracce già conosciute in passato, ha saputo crearne di nuovi, sempre dagli inconfondibili toni epici. C'è stata qualche piccola polemica relativa al fatto che si tratta di midi e non di pezzi orchestrati (a parte qualche caso nei filmati), ma è solo grazie a questo più agile sistema che è stato possibile avere un sottofondo davvero dinamico, e capace di cambiare repentinamente a seconda di ciò che avviene sullo schermo. Un'altra scelta che ha fatto in qualche caso discutere, è stata la decisione di Nintendo di continuare a non doppiare i personaggi appartenenti a questa serie. Link non ha mai parlato nemmeno attraverso i sottotitoli, e probabilmente mai lo farà, in maniera tale da contribuire ad una più completa immedesimazione del giocatore con il proprio eroe digitale, mentre per gli altri personaggi la scelta è stata probabilmente figlia di una ricerca della continuità. È comunque di ottima fattura la traduzione in italiano. Spartiacque tra due differenti generazioni di console Nintendo, e probabilmente anche di due differenti modi di giocare, the legend of Zelda Twilight Princess, dimostra invece come una serie classica come quella di Zelda può non essere snaturata, ma per certi versi completata, dall'innovativo sistema di controllo del Wii, che in questo caso, più che a rivoluzionare, si presta a rendere più intuitivi e pratici alcuni aspetti del titolo. Immersivo, appassionante e crocevia tra tradizione ed innovazione, Twilight Princess arricchisce la saga di un nuovo e prezioso capitolo; se sia il migliore di sempre, sarà materiale di discussione per tanto tempo, sicuramente è un ottimo titolo che pur non essendo stato concepito completamente per il Wii, e quanto di meglio si potesse desiderare al lancio della console.
Il nuovo pad si dimostra infatti adattissimo, mantenendo alcune caratteristiche tipiche dei precedenti titoli, come il salto automatico o l'agganciamento di un bersaglio, con delle innovazioni legate all'utilizzo del wii-mote, che rendono molto più intuitivi l'utilizzo della spada, della canna da pesca, della fionda e di altre armi che andremo a guadagnare nel corso della storia. Basterà un piccolo movimento del telecomando, per sfoderare la spada, e poi potremo divertirci a colpire i nostri nemici, eseguendo realisticamente alcuni movimenti, che saranno replicati in diretta da Link; colpi da taglio, affondi ed anche il famoso attacco roteante (scuotendo per l'appunto il nunchuck), saranno così effettuati in una maniera del tutta nuova, decisamente più immediata, e per niente stancante a dispetto di quello che si potrebbe pensare. Ancora più semplice, l'utilizzo della fionda o del boomerang, basterà semplicemente puntare verso l'obbiettivo e poi premere il grilletto B, senza alcun bisogno di essere dei provetti cecchini, dato che anche in questo caso potremo agganciare il nostro target, grazie ad un mirino di generose proporzioni che ci faciliterà il compito. Fin qui le innovazioni, ma Twilight Princess si fa apprezzare anche per i suoi evidenti rimandi ad Ocarina of Time. Majora's Mask e Wind Waker, certamente ricordati come degli ottimi titoli ma per ragioni di meccaniche e stile, si erano in qualche modo allontanati da Ocarina, considerato come autentico punto di riferimento dagli appassionati della serie.
Questo Twilight Princess, invece, si apre già in maniera piuttosto simile al primo episodio del Nintendo 64. Link non è ancora il leggendario eroe dalla tunica verde, ma un ragazzo abbastanza maturo, amato da tutto il villaggio di Tauro per via della sua generosità, che passa le giornate lavorando alla fattoria locale e prodigandosi in generale in aiuto al capo del villaggio. Gli eventi però lo porteranno in poco tempo a passare dalla tranquilla e bucolica vita del villaggio, fatta di battute di pesca, passeggiate a cavallo e giochi per intrattenere i suoi piccoli compaesani, ad una missione decisamente più importante, far ritornare la luce nel regno di Hyrule assediato fino al suo cuore da una mortale oscurità. Avremo così la possibilità di vivere praticamente ogni ambientazione da due differenti punti di vista, fino a scoprirne le intime differenze. Se nel regno per così dire normale (o riportato alla normalità) impersoneremo Link nelle sue fattezze classiche, in quello delle tenebre avremo inedite sembianze da lupo. Questa involontaria trasformazione avrà però alcuni pregi; innanzitutto avremo la possibilità di parlare con i altri animali, sempre prodighi di importanti e preziosi consigli, potremo ascoltare le anime dei defunti e grazie al nostro istinto avremo la possibilità di seguire tracce olfattive e di capire dove poter scavare alla ricerca di passaggi od oggetti. Per quel che riguarda la gamma di attacchi, gli stessi movimenti che effettuavamo con la spada saranno da utilizzare anche nelle vesti di lupo, ed in più avremo a disposizione un potere oscuro, in grado di colpire in sequenza più nemici, grazie all'aiuto di Midna. Quest'ultima è una new entry del mondo di Zelda, un misterioso personaggio femminile, dalle strane fattezze e dagli obbiettivi non meglio precisati, che ci sarà comunque di prezioso aiuto, oltre che per gli attacchi, anche per i movimenti (facendoci arrivare in luoghi altrimenti inaccessibili anche per un agile lupo), e per la sua capacità di teletrasportarci attraverso i vari portali disseminati per il regno. Nei panni di Link invece, potremo sì richiamare Midna in ogni momento, ma in questo caso la sua collaborazione sarà decisamente più contenuta.
L'avventura si snoderà in lungo ed in largo per tutto il regno, dotato di una estensione davvero enorme e decisamente superiore ai precedenti titoli; avremo modo di conoscere tanti personaggi, ognuno con la sua piccola storia, rincontrare alcune popolari popolazioni appartenenti alle classiche razze della serie (come per esempio i giganteschi goron) o riscoprire alcune locazioni che pur familiari, si ripresenteranno in una veste decisamente più tetra. Avanzando nella storia Link si evolverà sotto tutti i punti di vista: imparerà a padroneggiare al meglio nuove tecniche di combattimento, acquisirà più fiducia nella propria forza, ed anche il suo inventario si arricchirà di nuovi ed indispensabili oggetti. Dovrà affrontare lunghi viaggi, compiere importanti missioni, e visitare i vari dungeon (o per meglio dire templi); all'interno di questi, per proseguire, ci troveremo davanti a delle meccaniche e a degli enigmi tipici della serie, ma sempre ben ingegnati e comunque freschi, anche per via del sapiente uso delle innovazioni legate al wii-mote, ed alla inedita familiarità del nostro eroe con animali di varie specie, capaci in più di una occasione di darci un importante contributo. La quest principale, pur temporalmente e geograficamente estesa, sarà tutto sommato abbastanza lineare; basterà seguire con attenzione tutti i dialoghi ed i vari indizi, per sapere indicativamente dove recarsi e cosa fare; al fianco di questa però, ci saranno le tantissime sotto missioni, che oltre ad allungare la già straordinaria longevità, contribuiranno ad una più completa immersione nel titolo, portandoci a conoscere personaggi e luoghi che sarebbero stati altrimenti semplicemente sfiorati. Twilight Princess, grazie alla varietà delle situazioni offerte, l'ottimo bilanciamento della difficoltà, ed il coinvolgimento dato dello sviluppo della trama, è un titolo davvero profondo ed appassionante, in grado di affascinare e catturare qualsiasi tipo di giocatore, anche chi prima d'ora non si era mai avvicinato alla serie, e di tenersi stretti i suoi fedelissimi appassionati, sicuramente entusiasti di un gioco che miscela sapientemente i punti di forza caratteristici della saga, con delle innovazioni che lo rendono ancor più ricco e completo.
Se il sistema di controllo può dirsi totalmente riconcepito per la nuova console, lo stesso discorso non può essere esteso alla grafica. Non sappiamo ancora concretamente quantificare lo scarto tecnico tra il Wii ed il Gamecube, quel che appare però chiaro è che a parte il formato 16:9, unicamente disponibile per questa versione, tutto il resto poteva quasi essere totalmente replicato con poche differenze sul Gc. Stiamo parlando di un aspetto tecnico, comunque godibilissimo, che ci offre sicuramente il miglior Link di sempre, per dettagli ed animazioni, e che non sfigura affatto nemmeno per quel che riguarda gli altri personaggi o le ambientazioni. Il nostro cavallo si muoverà per esempio con una elegante naturalezza ed alcuni effetti, come per esempio la riproduzione dell'acqua reggeranno senza problemi il confronto, anche se paragonati a titoli appartenenti a tutti gli effetti alla nuova generazione. L'unico piccolo appunto su questo versante, può essere legato solo ad alcune texture non perfettamente ripulite. Passando invece al comparto audio, ancora una volta non possiamo che complimentarci per la qualità dei brani, figli del grande Koji Kondo, che oltre a replicare con sfumature leggermente differenti alcune tracce già conosciute in passato, ha saputo crearne di nuovi, sempre dagli inconfondibili toni epici. C'è stata qualche piccola polemica relativa al fatto che si tratta di midi e non di pezzi orchestrati (a parte qualche caso nei filmati), ma è solo grazie a questo più agile sistema che è stato possibile avere un sottofondo davvero dinamico, e capace di cambiare repentinamente a seconda di ciò che avviene sullo schermo. Un'altra scelta che ha fatto in qualche caso discutere, è stata la decisione di Nintendo di continuare a non doppiare i personaggi appartenenti a questa serie. Link non ha mai parlato nemmeno attraverso i sottotitoli, e probabilmente mai lo farà, in maniera tale da contribuire ad una più completa immedesimazione del giocatore con il proprio eroe digitale, mentre per gli altri personaggi la scelta è stata probabilmente figlia di una ricerca della continuità. È comunque di ottima fattura la traduzione in italiano. Spartiacque tra due differenti generazioni di console Nintendo, e probabilmente anche di due differenti modi di giocare, the legend of Zelda Twilight Princess, dimostra invece come una serie classica come quella di Zelda può non essere snaturata, ma per certi versi completata, dall'innovativo sistema di controllo del Wii, che in questo caso, più che a rivoluzionare, si presta a rendere più intuitivi e pratici alcuni aspetti del titolo. Immersivo, appassionante e crocevia tra tradizione ed innovazione, Twilight Princess arricchisce la saga di un nuovo e prezioso capitolo; se sia il migliore di sempre, sarà materiale di discussione per tanto tempo, sicuramente è un ottimo titolo che pur non essendo stato concepito completamente per il Wii, e quanto di meglio si potesse desiderare al lancio della console.