The Lord of the Rings: The Return of the King
di
Luca "Grail_" Zanda
Ciò che potremo fare coi personaggi sarà abbastanza semplificato: muoverci, parare eseguire diversi tipi di attacco corpo a corpo ed a distanza e interagire con alcuni elementi del mondo circostante, anche se spesso si tratterà solamente di spingere un masso, azionare una carrucola o lanciare dei giavellotti; nei pochi casi in cui saranno possibili queste interazioni, un cerchio luminescente circonderà l'oggetto in questione togliendoci l'onere di ispezionare il luogo alla ricerca di cosa si può usare e cosa no. L'attività preponderante del gioco è comunque il combattimento e la parte più interessante degli scontri è rappresentata dal poter eseguire (a seconda dei tasti che si premono) delle combo -squarciaorchetti, giustizia fulminea, foschia, furia del ramingo- che ci toglieranno di mezzo i nemici in maniera più sbrigativa ed efficace. Le combo sono pressoché identiche per tutti i personaggi che potremo guidare e verranno procurate via via che andremo avanti nel gioco. Quando uccideremo i mostri guadagneremo diversi punti (a seconda delle mosse usate, di quanti colpi avremo inflitto senza essere colpiti a nostra volta, e altro) tali punti saranno utili perché guadagnandoli aumenteremo di livello e perché , una volta tornati al menu alla fine del "quadro", potremo comprare nuove mosse (le famose combo) per il nostro beniamino. Per ogni nuovo livello del personaggio che guadagneremo si renderanno disponibili nuove mosse da acquistare e quindi da poter usare. Elemento più interessante, rispetto al capitolo precedente, è la possibilità di acquistare le mosse per il singolo protagonista (e quindi solo lui sarà capace di usarle), o, spendendo un "piccolo" sovrapprezzo, per tutti i gli eroi al nostro comando: in questo caso anche gli altri, raggiunto il "livello del personaggio" adatto, potranno usare la mossa da subito.
Fatti con lo stampino
Questo si potrebbe dire degli eroi di ISDA: tra i vari personaggi non noteremo differenze di rilievo che ci facciano cambiare radicalmente il modo di giocare: Legolas e Sam, Aragorn e Frodo, Gimli e Gandalf avranno tutti praticamente la stessa potenza, velocità, abilità con arco o armi da lancio) o in corpo a corpo. Unica differenziazione di rilievo è il tipo di mossa speciale a disposizione: Gandalf creerà intorno a se una barriera magica che ferirà i nemici, Sam si renderà invisibile utilizzando il proprio mantello "incantato", Legolas aumenterà il danno inferto ai nemici entrando in una specie di "furia". Purtroppo questi poteri non basteranno però a differenziare gli eroi. La scelta comunque in tono con lo stile arcade del gioco potrebbe passare in secondo piano (soprattutto nella modalità a due giocatori, dove entrambi i giocatori possono avere personaggi "forti uguale" , se non fosse che così viene resa fin troppo ripetitiva l'esperenza di gioco single player, esperienza che sarebbe potuta altrimenti essere più varia ed interessante: usare diverse tattiche per affrontare i livelli con diversi personaggi sarebbe potuta essere una sfida stimolante per qualsiasi giocatore.
Uno sguardo tecnico
Graficamente il gioco è ben fatto (bad clipping a parte) e le promesse di una migliore resa grafica sono state rispettate. Gli ambienti sembrano riprendere bene quelle che sono le atmosfere tolkeniane, d'altronde sospettiamo (non avendo ancora visto il film che uscirà a gennaio) che riprendano fedelmente gli ambienti che troveremo nella pellicola, in modo tale da aumentare il senso di continuità tra prodotto cinematografico e prodotto videoludico. Esplosioni e luci sono molto "americane" ed aggiunte un po' ovunque (quando mai s'e' visto un elefante saltare per aria) ma si sposano bene con l'idea arcade del titolo, anche se spesso interferiscono con la visuale di gioco. Elemento veramente di disturbo è la telecamera: selezionabile in due modalità (mobile e fissa) in modalità mobile, sebbene offra le "inquadrature" più suggestive, è molto scomoda per giocare e spesso ci siamo trovati ad avere una visuale pessima per poter gestire l'azione, rimanendo senza contatto visivo con l'eroe di turno anche 3 o 4 secondi mentre eravamo circondati da nemici. L'audio, sebbene di qualità, non mostra troppa originalità: rumori di spade, esplosioni borbottii di mostri e personaggi la fanno da padrone; voci e musiche sono naturalmente quelle del film, tutte ridoppiate e con la possibilità di attivare i sottotitoli. Purtroppo nel comparto sonoro non abbiamo trovato niente di più di quello che ci saremmo potuti aspettare, indicando un lavoro comunque improntato alla "sufficienza"
The Lord of the Rings: The Return of the King
6
Voto
Redazione
The Lord of the Rings: The Return of the King
Unico vero e proprio punto forte del gioco è la licenza per lo sfruttamento dei diritti del film in uscita nei prossimi mesi. Il gioco in se non spicca particolarmente sulla moltitudine degli action game in circolazione. Dall'altro canto la trama è decisamente frammentaria e confusionaria e la realizzazione non si distingue per originalità. E', sotto ogni punto di vista, un "terzo capitolo" e per questo appetibile per coloro che abbiano giocato i primi due E abbiano visto i film. Piccola nota di demerito va a chi, forse per paura che le copie pirata del gioco invadessero il mercato, ha deciso una distribuzione quasi in contemporanea con l'America MA ben 2 mesi in anticipo rispetto all'uscita nelle sale del film; con queste premesse il titolo si rivela una specie di spoiler delle vicende che vedremo su pellicola nel mese di gennaio.