The lord of the rings: War of the ring

di Luca 'Grail_' Zanda

Eroi, che bella parola. Ci saranno tutti (da Frodo a Gandalf, da Gollum al Signore degli Spettri dell'Anello) e tutti avranno abilità peculiari di quel personaggio (Frodo potrà rendersi invisibile con l'Anello, Gimli potrà atterrare un gran numero di nemici intorno a se per finirli senza pericolo, e via dicendo .....mica vi rovino tutte le sorprese.....). Naturalmente a seconda dell'eroe presente nella missione potremo doverci trovare a cambiare anche sensibilmente le tattiche di gioco per valorizzare al massimo le sue caratteristiche, con buona pace dei "pantofolai" dell'RTS, legati sempre ad una sola strategia di battaglia. Punto a favore de "La Guerra dell'anello" arriva da un'intelligenza artificiale avversaria più che adeguata , con avversari disposti sul terreno di gioco in modo da sfruttare al meglio le caratteristiche delle forze messe in campo.Il tutto è condito da un sistema che tiene conto del morale delle nostre truppe e che si basa molto sul numero di alleati; uccidiamo gran parte dei nemici e vedremo il gruppo restante scappare in preda al terrore. Le missioni si svolgeranno su mappe ben realizzate dal punto di vista strategico, con ambienti riccamente dettagliati ma con cui non sarà possibile in alcun modo interagire. , evidenziando comunque il buon lavoro svolto dai grafici nell'intento di ricreare ambientazioni di gioco quanto più evocative e vicine al mondo immaginato dal genio di Tolkien.

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Se qualche critica può essere mossa al reparto grafico, questa riguarda soprattutto ad una modellazione poligonale non eccellente e l'impossibilità di godere di un vero e proprio 3d applicato alle mappe di gioco (sarà possibile solo variare l'angolo di incidenza della telecamera, ma non potremo ruotarla o zoomare). Imponente invece il reparto sonoro,che presenta oltre ad ottimi campionamenti e musiche di sottofondo studiate ad arte, doppiaggi in italiano per una volta al di sopra delle righe, con voci ben caratterizzate e mai piatte che riusciranno ad "immergere" il giocatore nelle situazioni che il titolo ci proporrà di volta in volta. Chiude il tutto un ottimo supporto multigiocatore, supportato da Gamespy (oltre al normale gioco via LAN) e che propone un buon numero di modalità che renderanno sempre vario e divertente anche il gioco online. Che dire quindi se non "ci troviamo di fronte ad un classico"? La frase significa che il titolo, per impostazioni, gameplay, approccio, si rifà ai classici del genere, giochi usciti ben prima del 2000 e che quindi non porta particolari innovazioni. La frase significa però anche che il titolo può provare a ritagliarsi un piccolo posto tra gli RTS e cercare di rimanere nel cuore dei giocatori: certo alcune piccole patch sarebbero necessarie, ma un titolo così immediato e con personaggi dotati di un carattere così azzeccato potrebbe superare la stagione e diventare qualcosa di più di "un titolo nato sulla scia del film"

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