The Mission
di
Durante il vostro cammino, comunque, troverete diversi ricostituenti di vita e diversi power-up, che potrete raccogliere per aumentare la vostra energia vitale e la vostra potenza.
Nel vostro percorso di fuga non solo avrete a che fare con i samurai che tenteranno di contrastarvi in tutti i modi possibili, ma dovrete anche fare i conti con l'ambiente ostile che vi circonda: getti di fuoco che usciranno dal pavimento, pareti laser che vi sbarreranno la strada riducendo sempre più l'area di gioco, e così via.
Vi troverete quindi continuamente in estrema difficoltà, e potrete sopravvivere solo grazie al gioco di squadra e ad un uso appropriato del pallone in vostro possesso.
Come già accennato all'inizio, avrete ben ventotto livelli da percorrere. Tali ventotto livelli sono divisi in sette gruppi da quattro ciascuno, e ad ognuno di questi sette gruppi seguirà (come spesso accade nei plattform a scrolling orizzontale) lo scontro diretto con un 'boss' di fine sezione che, se concluso vittoriosamente, vi darà diritto ad una password da utilizzarsi per salvare la partita e continuarla quindi in un secondo momento: a differenza della maggior parte dei giochi in circolazione, infatti, "The Mission" non è provvisto di un sistema di salvataggio su 'memory card' ma ha solo una serie di password precompilate all'interno del gioco (un po' come in "Hercules", per intenderci) che ovviamente sono diverse a seconda del livello di energia ancora a disposizione e dei crediti o continui rimasti.
La password sarà composta da nove numeri (come il numero complessivo dei giocatori presenti nel gioco), compresi ciascuno tra 1 a 9.
La veste grafica di "The Mission" è sicuramente di pregevole fattura. I personaggi, tutti naturalmente in 3D (il gioco è un plattform 3D a scrolling orizzontale), sono rappresentati con buona precisione e riproducono abbastanza fedelmente la loro controparte vivente (basta osservare Davids per credere). Tutte le texture che compongono le strutture principali del gioco sono ben realizzate e non presentano alcun difetto nemmeno nelle fasi più concitate del gioco stesso; sono assenti, infatti, quei fastidiosi fenomeni che talvolta si osservano quando i poligoni in movimento iniziano ad essere numerosi (in virtù del disequilibrio grafico che può crearsi tra gli elementi di gioco principali).
Le stanze del palazzo dei samurai, che di fatto costituiscono l'arena di gioco, sono invece tutte realizzate in 2D (anche se in esse sono presenti naturalmente anche oggetti in 3D, come statue e pilastri), ed essendo abbastanza realistiche riescono ad immergere chi sta giocando in una suggestiva atmosfera; gli elementi in esse presenti sono infatti numerosi e coinvolgenti: le fiamme che fuoriescono dai bocchettoni posti nel pavimento ed i muri creati con i raggi laser alla fine risultano essere dei fattori di primissimo piano, sia per lo svolgimento del gioco che per l'impatto grafico (decisamente di effetto, in tal senso), e gli effetti di luce e trasparenza appaiono azzeccatissimi.
Nel vostro percorso di fuga non solo avrete a che fare con i samurai che tenteranno di contrastarvi in tutti i modi possibili, ma dovrete anche fare i conti con l'ambiente ostile che vi circonda: getti di fuoco che usciranno dal pavimento, pareti laser che vi sbarreranno la strada riducendo sempre più l'area di gioco, e così via.
Vi troverete quindi continuamente in estrema difficoltà, e potrete sopravvivere solo grazie al gioco di squadra e ad un uso appropriato del pallone in vostro possesso.
Come già accennato all'inizio, avrete ben ventotto livelli da percorrere. Tali ventotto livelli sono divisi in sette gruppi da quattro ciascuno, e ad ognuno di questi sette gruppi seguirà (come spesso accade nei plattform a scrolling orizzontale) lo scontro diretto con un 'boss' di fine sezione che, se concluso vittoriosamente, vi darà diritto ad una password da utilizzarsi per salvare la partita e continuarla quindi in un secondo momento: a differenza della maggior parte dei giochi in circolazione, infatti, "The Mission" non è provvisto di un sistema di salvataggio su 'memory card' ma ha solo una serie di password precompilate all'interno del gioco (un po' come in "Hercules", per intenderci) che ovviamente sono diverse a seconda del livello di energia ancora a disposizione e dei crediti o continui rimasti.
La password sarà composta da nove numeri (come il numero complessivo dei giocatori presenti nel gioco), compresi ciascuno tra 1 a 9.
La veste grafica di "The Mission" è sicuramente di pregevole fattura. I personaggi, tutti naturalmente in 3D (il gioco è un plattform 3D a scrolling orizzontale), sono rappresentati con buona precisione e riproducono abbastanza fedelmente la loro controparte vivente (basta osservare Davids per credere). Tutte le texture che compongono le strutture principali del gioco sono ben realizzate e non presentano alcun difetto nemmeno nelle fasi più concitate del gioco stesso; sono assenti, infatti, quei fastidiosi fenomeni che talvolta si osservano quando i poligoni in movimento iniziano ad essere numerosi (in virtù del disequilibrio grafico che può crearsi tra gli elementi di gioco principali).
Le stanze del palazzo dei samurai, che di fatto costituiscono l'arena di gioco, sono invece tutte realizzate in 2D (anche se in esse sono presenti naturalmente anche oggetti in 3D, come statue e pilastri), ed essendo abbastanza realistiche riescono ad immergere chi sta giocando in una suggestiva atmosfera; gli elementi in esse presenti sono infatti numerosi e coinvolgenti: le fiamme che fuoriescono dai bocchettoni posti nel pavimento ed i muri creati con i raggi laser alla fine risultano essere dei fattori di primissimo piano, sia per lo svolgimento del gioco che per l'impatto grafico (decisamente di effetto, in tal senso), e gli effetti di luce e trasparenza appaiono azzeccatissimi.