The Moment of Silence

di Alessandro 'Alenet' Cossu
L'IMPORTANZA DI CHIAMARSI MULDER
Parafrasando scherzosamente un'opera dell'immortale Oscar Wilde, eccoci arrivati all'ultima ma non ultima fatica di casa Digital Jester, che ha patrocinato l'opera dei signori della House Of Tales (mai sentito parlare di Mystery of the Druids?). Questo "The Moment of Silence" si rivela essere una classica avventura grafica "punta & clicca", come se ne sono viste moltissime nel corso degli anni, ma con una serie di chicche notevolissime che ne fanno un prodotto di sicuro impatto, capace di ergersi un gradino più su rispetto ad altri giochi appartenenti allo stesso filone. Ci troviamo in un giorno imprecisato dell'anno del signore 2044 - settembre, a voler essere pignoli -in quel di New York; stiamo assistendo ad un poco edificante assalto delle forze speciali di polizia ai danni del nostro stimato vicino di appartamento, tale Graham Oswald. A nulla valgono le resistenze della famiglia moglie e figlia che anzi vengono allontanate in malo modo da un fin troppo zelante agente armato fino ai denti. Noi, che sbirciamo la scena da dietro lo spioncino della nostra porta, nei panni digitali di Peter Parker...no, pardon, di Peter Wright, rimaniamo interdetti ma, prudentemente, decidiamo invero di aspettare che gli agenti levino le tende, prima di immischiarci in quella che sarà un'avventura ai limiti della paranoia intesa come incredibile concentrato di "cospirazionismo" degno dei migliori episodi di X-Files.

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Il buon Peter, scrittore e progettista per la Greenberg & Winter, è coinvolto in una campagna promozionale contro la legge che vieta la criptazione dei file dei cittadini. Se tale legge venisse approvata, il Governo avrebbe in mano le chiavi della vita di ogni individuo del pianeta e la privacy diverrebbe un lontano e sbiadito ricordo. Per motivi che non ci è dato conoscere, Peter lotta anima e corpo contro tale stato di cose, oltre ad essere un attivista del movimento antiterrorismo. Indagando, il nostro alter ego digitale scoprirà ben presto una allarmante verità : la polizia nega di aver arrestato mister Oswald, il quale era impegnato a documentare una storia che, a quanto pare, sarebbe stata capace, una volta venuta a galla, di minare l'intera base governativa.
Lentamente ma inesorabilmente, nei panni di Peter, verremo trascinati in una spirale di misteri, menzogne, verità occulte e intrighi internazionali, acuiti da misteriose presenze aliene che verranno a farci visita mentre dormiamo (il sogno di ogni appassionato di ufologia, insomma!). Nel corso della nostra avventura, non mancheranno più o meno dotte citazioni, ispirazioni e riferimenti a pellicole e libri che hanno segnato tanti periodi : si va da "1984" di Orwell a "The X Files", passando per "Equilibrium" (i libri sono proibiti, nel mondo di Peter!) e "Indipendence Day" e finendo con "2001 Odissea nello spazio" e, ancora, "Contact".

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I succitati titoli sono atti a mostrare quanto profondamente la produzione di TMOS sia stata influenzata e quanto si sia ispirata ai temi classici della fanta-politica a sfondo fantascientifico. Tecnicamente, come già accennato, siamo di fronte ad una avventura "punta & clicca" di stampo classico. Il nostro eroe si muove in locazioni fisse bidimensionali, come accadeva, un esempio su tutti, nella saga di Broken Sword; con il mouse ed il tasto sinistro ci sposteremo nelle varie ambientazioni e localizzeremo gli oggetti utili al proseguo dell'avventura, mentre otterremo preziose informazioni sugli oggetti che troveremo grazie all'ausilio del tasto destro del topo. I dialoghi a scelta multipla, che avremo a disposizione per tutto il gioco, sono lunghi quasi estenuanti ma realizzati con cura; utilissimi per carpire informazioni dai nostri interlocutori, sono stati studiati per creare un clima di cospirazione e paura come poche avventure hanno saputo fare. Tutte le locazioni sono state realizzate in maniera più che discreta; talune sfiorano la perfezione, con una linea di orizzonte notevole e ricche di texture ottimamente rifinite. Piccolo neo di produzione, la necessità di dover puntare, ogni tanto, il mouse in un preciso pixel alfine di localizzare un oggetto, pena il rimaner "bloccati" in un punto troppo a lungo. Qualche svarione nella gestione della telecamera, che a volte può confondere il giocatore con improvvisi cambi di direzione del nostro personaggio.

Il doppiaggio del protagonista, ottimamente realizzato così come i sottotitoli manca un po' di quella aggressività o, meglio di quella profondità che certamente non avrebbe guastato, almeno in un titolo che fa dei dialoghi una sua componente a dir poco fondamentale. Tutti gli enigmi presenti sono di media difficoltà e di una certa logicità, che mai frustrerà il giocatore con situazioni impossibili o illogiche. In definitiva, il titolo distribuito da E2 Newave è sicuramente un ottimo prodotto, magari non originale, ma che indubbiamente attirerà il giocatore nella sua rete di complotti e sotterfugi. Prima di indagare sul commento finale, ricordo a tutti che TMOS è già disponibile sugli scaffali mentre leggete queste righe, completamente tradotto in Italiano.

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