The Movies
di
Luca Gambino
A Peter Molyneux piacciono i gestionali atipici. Basta dare un'occhiata ai titoli pubblicati dal genio britannico per capire come questa affermazione risulti veritiera. Populous, Theme Hospital, Black & White e Dungeon Keeper, giusto per citarne alcuni, rivelano un lato di Moulyneux che fugge dalle logiche convenzionali per andare a toccare tematiche originali sia nella loro essenza, sia nell'approccio con cui vengono trattate. Non il solito titolo in puro stile "Tycoon" preso e riproposto con lo stampino ad uso e consumo dei soli adepti del genere, ma progetti sempre originali, spesso pregni di quel sottile humor nero che da sempre accompagna le sue produzioni e che, dati alla mano, accolgono anche il favore del pubblico. Un'impostazione contagiosa, oltretutto, se è vero che Demis Hassabis uno dei suoi allievi nell'allora gloriosa Bullfrog, dopo aver lasciato la corte di Molyneux ha fondato la sua Elisir Studios per creare due manageriali atipici del calibro di Republic (forse anche troppo rivoluzionario) e l'ottimo Evil Genius.
E questa volte le attenzioni di Peter si sono rivolte al mondo del cinema, quell'universo di celluloide che ha sempre affascinato il game designer fin dall'infanzia. The Movies è il suo omaggio a questo universo dorato, così seducente e così complesso, come potremo apprendere dopo qualche ora con questo complesso e realistico simulatore. Tutto il cinema sul vostro desktop, quindi. Gioie e dolori di produttori, registi e attori riprodotti con dovizia di particolari in un titolo complesso per i suoi intrecci ma non per questo noioso o particolarmente difficile da padroneggiare. Il voler riprodurre le interazioni tra produzione, regia, realizzazione e business legati al mondo Holywoodiano non è impresa da poco e Lionhead non ha certo preso sottogamba il compito. Nei tre anni di sviluppo di The Movies il team londinese ha appreso i concetti che muovono un universo complesso e in continuo sviluppo.
Attenzione, però, The Movies non è un titolo "serio". Per quanto interazioni tra attori, registi e quant'altro sia calcolato in modo quantomeno veritiero e coerente, questo atipico gestionale è adeguatamente condito con quella adeguata leggerezza che renderanno piacevoli le azioni di gioco. Scopo del gioco sarà quello di costruire e gestire i più importanti studi cinematografici, partendo, cronologicamente parlando, dagli albori del cinema, fino ai suoi possibili sviluppi futuri. Le basi del gioco verranno spiegate dalla solita voce fuori campo che ci guiderà nei primi istanti di carriera, riuscendo ad illustrare adeguatamente tutte le più importanti nozioni di base senza essere mai invadente ma, al contrario, riuscendo ad accompagnare il giocatore finchè questo non riuscirà a muoversi adeguatamente senza più bisogno di alcun supporto. Si partirà quindi dalla costruzione della scuola di recitazione, dove assumere registi, attori e comparse e alla trasposizione su pellicola dei primi copioni che saranno "regalati" alla nostra casa di cinematografica.
Ben presto però tutto il peso della produzione, compresa anche la sua parte creativa, ricadrà interamente sulle nostre spalle, costringendoci a far ricorso a tutte le strutture necessarie per supportare adeguatamente il normale fabbisogno. Ecco quindi gli studi di sceneggiatura, quelli che avranno il compito di distribuire e vendere i nostri film o copioni, altri ancora che si dovranno occupare di sviluppare le nuove tecnologie che permetteranno alla nostra industria di progredire nel tempo e di concorrere ad armi pari assieme a tutti gli altri studios cinematografici con cui dovremo confrontarci. Non mancherà molto, infatti, prima che gli Academy del caso indicano una sorta di premio Oscar a cui dovremo concorrere per imporre le nostre produzioni o, quel che è meglio, le star che coltiveremo in casa. La vittoria dei premi della critica, oltre che accrescere la fama della nostra casa di produzione e attirare quindi nuove potenziali star, daranno in premio al giocatore anche particolari bonus che, giusto per citarne alcuni, permetteranno una maggiore velocità nello sviluppo di nuove tecnologie o faranno si che per un intero anno le nostre stelle non incorreranno nei vizi tipici della star. Il consumo smodato di alcol e cibo, infatti, saranno due autentiche piaghe a cui dovremo far fronte opportunamente per non vedere vanificati i nostri sforzi in fase di produzione. Per ovviare al problema, oltre che un corretta gestione dei nostri enfant prodige, potremo ricorrere ad una specifica struttura disintossicante che si prenderà cura delle nostre star affette da bulimia o alcolismo.
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Già, le Star. Forse l'elemento più innovativo e curato di tutta la produzione Lionhead. Offrirgili i migliori lavori, dotargli di tutti i confort possibili e immaginabili, mettergli affianco un entourage che li faccia sentire importanti. Cosa non fare per le nostre stelle? Coccolarli, vezzeggiarli e fare qualsiasi cosa per accrescere la loro importanza e, di conseguenza, il loro valore sul mercato, facendo in modo, al contempo, che ogni loro nuovo film diventi un'attrattiva sicura per il pubblico, aumentando di conseguenza gli incassi al botteghino. Ma un film non deve essere solo diretto e interpretato a dovere per essere un successo. Anche la sceneggiatura e la post produzione sono elementi fondamentali per la buona riuscita del film.
Ed è a questo punto che The Movies assume connotazioni che vanno ben al di là di un semplice gioco gestionale, proponendo una versione ludica di un normale programma di montaggio video. Tutti i film potranno essere quindi personalizzati scegliendo voi stessi le situazioni in cui si muoveranno i personaggi decidendo anche elementari movimenti di macchina per effettuare riprese personalizzate. Vi sarà data addirittura la possibilità di doppiare i protagonisti con le vostre voci e dotare la vostra produzione della soundtrack che più vi aggrada. E il tutto con una semplicità realmente estrema. Non solo. Una volta girato il film secondo le vostre direttive, potrete anche decidere gli effetti di post produzione, utilizzando dissolvenze, filtri particolari o altri espedienti del mestiere per rendere la vostra creazione un vero gioiello da proporre al pubblico. Ogni nostra produzione, poi, sarà ovviamente passata al vaglio della critica che ne giudicherà il valore in base a valori prefissati come l'interazione tra le star, la tecnologia utilizzata per la realizzazione del film, la qualità degli scenari e della sceneggiatura e via discorrendo.
Ovviamente le critiche mosse al nostro film saranno importantissime per l'andamento dello stesso al botteghino e di conseguenza per l'afflusso di denaro contante nelle nostre casse. The Movies si lascia apprezzare anche per la sua pratica interfaccia di gioco grazie alla quale sarà semplice muoversi all'interno dei nostri studios e gestire praticamente ogni singolo aspetto della produzione e della gestione economica. L'unica accusa che forse si può muovere a The Movies è quella, in alcuni frangenti, di non facilitare l'esecuzione di alcuni aspetti secondari (come l'assunzione dei manovali, ad esempio), che permetterebbero al giocatore di concentrarsi come maggiore concentrazione e profitto sugli aspetti più ludici e produttivi della propria opera. Il profilo tecnico dell'opera Lionhead mostra anche una realizzazione grafica di tutto rispetto, in special modo per un titolo gestionale. Personaggi, ambienti di gioco, set e quant'altro saranno rappresentati su schermi con dovizia di particolari e con varie possibilità di zoom per seguire in prima persona le fasi di lavorazione dei nostri film. Anche il sonoro, seppur elemento palesemente di secondo piano (giusto per rimanere in tema), svolge egregiamente il suo ruolo, con musichette a tema e simpatiche voci di sottofondo che allieteranno le ore di gioco che The Movies riuscirà a regalare. Il ultimo è doveroso citare come il gioco creato da Molyneux trovi una naturale estensione nella grande rete, data la possibilità data al giocatore di potere riversare sul sito ufficiale di The Movies la propria opera, sottoponendola alla feroce critica degli altri membri della community. E con questo è tutto. Ciak! Si chiude.
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E questa volte le attenzioni di Peter si sono rivolte al mondo del cinema, quell'universo di celluloide che ha sempre affascinato il game designer fin dall'infanzia. The Movies è il suo omaggio a questo universo dorato, così seducente e così complesso, come potremo apprendere dopo qualche ora con questo complesso e realistico simulatore. Tutto il cinema sul vostro desktop, quindi. Gioie e dolori di produttori, registi e attori riprodotti con dovizia di particolari in un titolo complesso per i suoi intrecci ma non per questo noioso o particolarmente difficile da padroneggiare. Il voler riprodurre le interazioni tra produzione, regia, realizzazione e business legati al mondo Holywoodiano non è impresa da poco e Lionhead non ha certo preso sottogamba il compito. Nei tre anni di sviluppo di The Movies il team londinese ha appreso i concetti che muovono un universo complesso e in continuo sviluppo.
Attenzione, però, The Movies non è un titolo "serio". Per quanto interazioni tra attori, registi e quant'altro sia calcolato in modo quantomeno veritiero e coerente, questo atipico gestionale è adeguatamente condito con quella adeguata leggerezza che renderanno piacevoli le azioni di gioco. Scopo del gioco sarà quello di costruire e gestire i più importanti studi cinematografici, partendo, cronologicamente parlando, dagli albori del cinema, fino ai suoi possibili sviluppi futuri. Le basi del gioco verranno spiegate dalla solita voce fuori campo che ci guiderà nei primi istanti di carriera, riuscendo ad illustrare adeguatamente tutte le più importanti nozioni di base senza essere mai invadente ma, al contrario, riuscendo ad accompagnare il giocatore finchè questo non riuscirà a muoversi adeguatamente senza più bisogno di alcun supporto. Si partirà quindi dalla costruzione della scuola di recitazione, dove assumere registi, attori e comparse e alla trasposizione su pellicola dei primi copioni che saranno "regalati" alla nostra casa di cinematografica.
Ben presto però tutto il peso della produzione, compresa anche la sua parte creativa, ricadrà interamente sulle nostre spalle, costringendoci a far ricorso a tutte le strutture necessarie per supportare adeguatamente il normale fabbisogno. Ecco quindi gli studi di sceneggiatura, quelli che avranno il compito di distribuire e vendere i nostri film o copioni, altri ancora che si dovranno occupare di sviluppare le nuove tecnologie che permetteranno alla nostra industria di progredire nel tempo e di concorrere ad armi pari assieme a tutti gli altri studios cinematografici con cui dovremo confrontarci. Non mancherà molto, infatti, prima che gli Academy del caso indicano una sorta di premio Oscar a cui dovremo concorrere per imporre le nostre produzioni o, quel che è meglio, le star che coltiveremo in casa. La vittoria dei premi della critica, oltre che accrescere la fama della nostra casa di produzione e attirare quindi nuove potenziali star, daranno in premio al giocatore anche particolari bonus che, giusto per citarne alcuni, permetteranno una maggiore velocità nello sviluppo di nuove tecnologie o faranno si che per un intero anno le nostre stelle non incorreranno nei vizi tipici della star. Il consumo smodato di alcol e cibo, infatti, saranno due autentiche piaghe a cui dovremo far fronte opportunamente per non vedere vanificati i nostri sforzi in fase di produzione. Per ovviare al problema, oltre che un corretta gestione dei nostri enfant prodige, potremo ricorrere ad una specifica struttura disintossicante che si prenderà cura delle nostre star affette da bulimia o alcolismo.
Già, le Star. Forse l'elemento più innovativo e curato di tutta la produzione Lionhead. Offrirgili i migliori lavori, dotargli di tutti i confort possibili e immaginabili, mettergli affianco un entourage che li faccia sentire importanti. Cosa non fare per le nostre stelle? Coccolarli, vezzeggiarli e fare qualsiasi cosa per accrescere la loro importanza e, di conseguenza, il loro valore sul mercato, facendo in modo, al contempo, che ogni loro nuovo film diventi un'attrattiva sicura per il pubblico, aumentando di conseguenza gli incassi al botteghino. Ma un film non deve essere solo diretto e interpretato a dovere per essere un successo. Anche la sceneggiatura e la post produzione sono elementi fondamentali per la buona riuscita del film.
Ed è a questo punto che The Movies assume connotazioni che vanno ben al di là di un semplice gioco gestionale, proponendo una versione ludica di un normale programma di montaggio video. Tutti i film potranno essere quindi personalizzati scegliendo voi stessi le situazioni in cui si muoveranno i personaggi decidendo anche elementari movimenti di macchina per effettuare riprese personalizzate. Vi sarà data addirittura la possibilità di doppiare i protagonisti con le vostre voci e dotare la vostra produzione della soundtrack che più vi aggrada. E il tutto con una semplicità realmente estrema. Non solo. Una volta girato il film secondo le vostre direttive, potrete anche decidere gli effetti di post produzione, utilizzando dissolvenze, filtri particolari o altri espedienti del mestiere per rendere la vostra creazione un vero gioiello da proporre al pubblico. Ogni nostra produzione, poi, sarà ovviamente passata al vaglio della critica che ne giudicherà il valore in base a valori prefissati come l'interazione tra le star, la tecnologia utilizzata per la realizzazione del film, la qualità degli scenari e della sceneggiatura e via discorrendo.
Ovviamente le critiche mosse al nostro film saranno importantissime per l'andamento dello stesso al botteghino e di conseguenza per l'afflusso di denaro contante nelle nostre casse. The Movies si lascia apprezzare anche per la sua pratica interfaccia di gioco grazie alla quale sarà semplice muoversi all'interno dei nostri studios e gestire praticamente ogni singolo aspetto della produzione e della gestione economica. L'unica accusa che forse si può muovere a The Movies è quella, in alcuni frangenti, di non facilitare l'esecuzione di alcuni aspetti secondari (come l'assunzione dei manovali, ad esempio), che permetterebbero al giocatore di concentrarsi come maggiore concentrazione e profitto sugli aspetti più ludici e produttivi della propria opera. Il profilo tecnico dell'opera Lionhead mostra anche una realizzazione grafica di tutto rispetto, in special modo per un titolo gestionale. Personaggi, ambienti di gioco, set e quant'altro saranno rappresentati su schermi con dovizia di particolari e con varie possibilità di zoom per seguire in prima persona le fasi di lavorazione dei nostri film. Anche il sonoro, seppur elemento palesemente di secondo piano (giusto per rimanere in tema), svolge egregiamente il suo ruolo, con musichette a tema e simpatiche voci di sottofondo che allieteranno le ore di gioco che The Movies riuscirà a regalare. Il ultimo è doveroso citare come il gioco creato da Molyneux trovi una naturale estensione nella grande rete, data la possibilità data al giocatore di potere riversare sul sito ufficiale di The Movies la propria opera, sottoponendola alla feroce critica degli altri membri della community. E con questo è tutto. Ciak! Si chiude.
The Movies
9
Voto
Redazione
The Movies
Molyneux ce l'ha fatta. E' andato ben oltre il solito legame tra cinema e videogiochi, con i due protagonisti pronti a saccheggiarsi a vicenda personaggi, star o effetti speciali. E' riuscito a creare un gioco capace di scrivere e realizzare il cinema. Un kolossal videoludico dalle implicazioni incredibili e dalle incredibili possibilità. The Movies riesce anche ad andare oltre il videogioco, regalando al giocatore tutti gli strumenti necessari per realizzarsi in casa un film vero e proprio con tanto di attori personalizzabili (potrete dargli la connotazione fisica che più vi aggrada) ed effetti visivi ricreati ad arte per crearvi in casa il film dei vostri sogni. Bravo Peter, buona la prima!