The Nomad Soul
di
Mi porti al 7899 di Legatee Boulevard
Sin dai primi minuti di gioco si rimane estasiati dalla vastità della città in cui ci troviamo a vivere, dalla massiccia presenza di personaggi con cui interagire e dagli altrettanto numerosi negozi ed edifici visitabili. Tutta questa complessità, oltre a rendere migliore la già stupenda atmosfera del gioco, contribuisce a dare maggiore profondità alla stessa giocabilità eliminando la piatta e noiosa linearità tipica dei giochi suddivisi in livelli o missioni
In qualsiasi momento si é quindi sempre in pieno possesso delle proprie facoltà e, anche quando é ben chiaro il compito necessario per proseguire nell'avventura, nulla e nessuno ci vieta di fare tutt'altro. Dobbiamo recarci al distretto di polizia per parlare con il nostro superiore? E perché invece non andare in un bar a guardare le spogliarelliste e a bere birra?
Ben presto quindi si impareranno a conoscere i personaggi con cui si entra in contatto e così avverrà anche per le strade e i negozi della città che entreranno a far parte della nostra nuova vita. L'immedesimazione con il proprio alter-ego virtuale é veramente totale e spesso, per quanto ridicolo possa sembra, ci si lascia trasportare al punto da non voler più correre per le strade per mescolarsi invece tra la folla, come se si fosse realmente abitanti di questo pianeta
Lo riempio di piombo o lo prendo a calci?
Una delle grandi innovazioni portate da TNS é sicuramente il tentativo di mescolare in un action-adventure elementi appartenenti a generi completamente diversi come gli sparatutto e i picchiaduro
Come si può vedere dalle foto infatti, durante i combattimenti la visuale di gioco cambia a seconda che si debbano affrontare gli avversari a colpi di pistola (in tal caso si passa in prima persona, proprio come in Quake) o a suon di calci e pugni (e in questo caso la visuale diventa laterale proprio come in Tekken). Bisogna dire che questa azzardata innovazione si dimostra particolarmente azzeccata e riesce a ben integrarsi nel gioco, rendendo i combattimenti, elemento comunque indispensabile in questo genere di giochi, ben più entusiasmante di quanto non si potesse fare mantenendo ad esempio una semplice visuale in terza persona come accade con Lara
Sin dai primi minuti di gioco si rimane estasiati dalla vastità della città in cui ci troviamo a vivere, dalla massiccia presenza di personaggi con cui interagire e dagli altrettanto numerosi negozi ed edifici visitabili. Tutta questa complessità, oltre a rendere migliore la già stupenda atmosfera del gioco, contribuisce a dare maggiore profondità alla stessa giocabilità eliminando la piatta e noiosa linearità tipica dei giochi suddivisi in livelli o missioni
In qualsiasi momento si é quindi sempre in pieno possesso delle proprie facoltà e, anche quando é ben chiaro il compito necessario per proseguire nell'avventura, nulla e nessuno ci vieta di fare tutt'altro. Dobbiamo recarci al distretto di polizia per parlare con il nostro superiore? E perché invece non andare in un bar a guardare le spogliarelliste e a bere birra?
Ben presto quindi si impareranno a conoscere i personaggi con cui si entra in contatto e così avverrà anche per le strade e i negozi della città che entreranno a far parte della nostra nuova vita. L'immedesimazione con il proprio alter-ego virtuale é veramente totale e spesso, per quanto ridicolo possa sembra, ci si lascia trasportare al punto da non voler più correre per le strade per mescolarsi invece tra la folla, come se si fosse realmente abitanti di questo pianeta
Lo riempio di piombo o lo prendo a calci?
Una delle grandi innovazioni portate da TNS é sicuramente il tentativo di mescolare in un action-adventure elementi appartenenti a generi completamente diversi come gli sparatutto e i picchiaduro
Come si può vedere dalle foto infatti, durante i combattimenti la visuale di gioco cambia a seconda che si debbano affrontare gli avversari a colpi di pistola (in tal caso si passa in prima persona, proprio come in Quake) o a suon di calci e pugni (e in questo caso la visuale diventa laterale proprio come in Tekken). Bisogna dire che questa azzardata innovazione si dimostra particolarmente azzeccata e riesce a ben integrarsi nel gioco, rendendo i combattimenti, elemento comunque indispensabile in questo genere di giochi, ben più entusiasmante di quanto non si potesse fare mantenendo ad esempio una semplice visuale in terza persona come accade con Lara