The Nomad Soul
di
Chirurgia plastica o stregoneria?
Sicuramente sbirciando le immagini presenti in questa recensione vi sarete accorti di come stranamente il personaggio protagonista sia sempre diverso. Mentre in alcune immagini mostra infatti muscoli di acciaio e un ghigno poco raccomandabile, in altre sfoggia invece un armonioso fondoschiena e delle gambe chilometriche. Bene, se vi siete accorti di questo particolare, significa proprio che avete trovato l'aspetto più innovativo ed esaltante di Omikron: la trasmigrazione dell'anima
L'ipertecnologico mondo di Omikron infatti vanta un passato di magia e mistero che, sebbene ormai scomparso, ha lasciato qualche piccola traccia a disposizione di quell'uomo abbastanza saggio da seguirla. Ed é grazie a questo arcano potere che é possibile possedere i corpi di altre persone ( sebbene esse debbano essere "predisposte") e di sfruttare così le loro diverse potenzialità per risolvere i problemi a cui si va incontro. Sebbene infatti questa operazione sia del tutto libera da qualsiasi costrizione e niente e nessuno vieta di cambiare corpo così come si cambiano i vestiti, in determinate occasioni risulta invece necessario affidarsi ad un corpo piuttosto che ad un altro per poter proseguire il corso dell'avventura
Tecnicamente parlando
Graficamente TNS si presenta molto bene e le immagini dovrebbero dimostrarlo; in particolare sono veramente esaltanti i visi dei personaggi che, specialmente nei primi piani, dimostrano una notevole cura dei dettagli, con occhi, bocca e muscoli veramente ben riprodotti e capaci di trasmettere vere e proprie emozioni
Anche i movimenti dei personaggi sono molto curati e contribuiscono a caratterizzare i personaggi. Non solo infatti si nota la differenza nel modo in cui si muovono i diversi corpi di cui entriamo in possesso (una snella e atletica studentessa universitaria salta molto più graziosamente di un rude soldato della milizia) ma anche personaggi assolutamente secondari come le prostitute del quartiere di Qalisar, si muovono in modo estremamente realistico, suscitando persino l'entusiasmo del nostro alter-ego
Sicuramente sbirciando le immagini presenti in questa recensione vi sarete accorti di come stranamente il personaggio protagonista sia sempre diverso. Mentre in alcune immagini mostra infatti muscoli di acciaio e un ghigno poco raccomandabile, in altre sfoggia invece un armonioso fondoschiena e delle gambe chilometriche. Bene, se vi siete accorti di questo particolare, significa proprio che avete trovato l'aspetto più innovativo ed esaltante di Omikron: la trasmigrazione dell'anima
L'ipertecnologico mondo di Omikron infatti vanta un passato di magia e mistero che, sebbene ormai scomparso, ha lasciato qualche piccola traccia a disposizione di quell'uomo abbastanza saggio da seguirla. Ed é grazie a questo arcano potere che é possibile possedere i corpi di altre persone ( sebbene esse debbano essere "predisposte") e di sfruttare così le loro diverse potenzialità per risolvere i problemi a cui si va incontro. Sebbene infatti questa operazione sia del tutto libera da qualsiasi costrizione e niente e nessuno vieta di cambiare corpo così come si cambiano i vestiti, in determinate occasioni risulta invece necessario affidarsi ad un corpo piuttosto che ad un altro per poter proseguire il corso dell'avventura
Tecnicamente parlando
Graficamente TNS si presenta molto bene e le immagini dovrebbero dimostrarlo; in particolare sono veramente esaltanti i visi dei personaggi che, specialmente nei primi piani, dimostrano una notevole cura dei dettagli, con occhi, bocca e muscoli veramente ben riprodotti e capaci di trasmettere vere e proprie emozioni
Anche i movimenti dei personaggi sono molto curati e contribuiscono a caratterizzare i personaggi. Non solo infatti si nota la differenza nel modo in cui si muovono i diversi corpi di cui entriamo in possesso (una snella e atletica studentessa universitaria salta molto più graziosamente di un rude soldato della milizia) ma anche personaggi assolutamente secondari come le prostitute del quartiere di Qalisar, si muovono in modo estremamente realistico, suscitando persino l'entusiasmo del nostro alter-ego