The Partners

di Valerio Cossu

Quello dei simulatori di vita reale è un genere che The Sims ha portato alla ribalta qualche anno fa, riscuotendo un successo incredibile, diventando in breve tempo un vero e proprio must. In questo clima quasi egemonico Montecristo (Gamesurf vi offre anche un interessante linkehttp://gamesurf.tiscali.it/dynamic/articolo/CHIAVE/thep0418121103103/TIPO_PAGINA/specialeintervista al team di sviluppo)lancia con "The Partners" il guanto di sfida verso Eletronic Arts, proponendo anch'esso un gioco le cui tematiche generali sono molto simili a quelle proposte da The Sims. Nonostante la corazzata creata dalla Electronics Arts, (non dimentichiamo che approfittando dello strepitoso successo del primo episodio, la stessa EA ha letteralmente invaso il mercato con una serie di espansioni e aggiunte varie, non ultima anche la versione on line, da rendere veramente ardua la vita ha possibili concorrenti) la coraggiosa Montecristo non si è fatta per niente intimorire, cercando di proporre qualcosa che riprende ovviamente il filone creato da The Sims con l'aggiunta di alcune varianti rilevanti.

Infatti gli sviluppatori di the Partners hanno cercato di andare oltre la semplice riproduzione di una vita normale fatta di relazioni sociali e di bisogni da soddisfare, proponendo quello che possiamo definire come il primo simulatore di Sit Com.
Se ci pensiamo bene possiamo notare come entrare in un mondo virtuale che cerchi di riprodurre i nostri bisogni elementari e stimolare le relazioni sociali che intercorrono tra i vari strati della società, può essere sicuramente interessante, ma alla lunga può diventare anche un po' monotono per mancanza di veri e propri obbiettivi che consentono di metterci alla prova.
Con questo titolo la Montecristo cerca appunto di creare i presupposti per rendere più movimentata "la nostra vita virtuale" traendo spunto da quelle situazioni, sicuramente più superficiali ma molto più divertenti delle Sit Com o Soap Opera.



Chi non ha mai sognato di vivere almeno per una volta in una di quelle Soap Opera alla Beautifull per intenderci, dove tutti sono bellissimi hanno un sacco di soldi, vivono in posti magnifici e soprattutto sono attorniati da ragazze mozzafiato?
Sicuramente vivere delle storie non proprio aderenti alla realtà (per non dire paradossali) in cui le relazioni sociali, in particolare quelle matrimoniali, sono legate da un vincolo molto blando, rende le situazioni soprattutto in ambito videoludico, molto più eccitanti.
In questo caso particolare non saremo né dei famosissimi stilisti alla Beautifull, né tantomeno dei carabinieri o altri corpi appartenenti alle forze dell'ordine (giusti per citare anche qualche nostra produzione televisiva), ma più semplicemente degli avvocati.

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