The Sims
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La modalità "Gioca the Sims" differisce un pochino da quella sopra descritta. Questa risulta una modalità più personalizzabile, dove avrete modo di scegliere un quartiere, selezionare una casa e formare una famiglia. Ovviamente potrete creare un quartiere vostro, trasferire una famiglia da voi scelta o addirittura creare voi i sims o importarli dalla memory card, o ancora costruirvi di sana pianta l'abitazione con un ottimo editor. Le due modalità principali infine potranno essere giocate in multiplayer, dove avrete possibilità di stabilire chi è il più veloce tuttofare o il più rapido a svolgere le pulizie di casa.
Grafica
Come in tutti i gestionali 3d, la grafica non rappresenta il vero e proprio parametro principe, ma dobbiamo dire che in questa versione PS2, The Sims è stato curato sotto ogni punto di vista, e in ogni particolare. Il gioco sfrutta un buon engine 3d discretamente gratificante, con personaggi di buona qualità, fondali ben caratterizzati e dei menù chiari e completi. L'interfaccia è infatti semplice e intuitiva, ed è appunto la semplicità stessa della realizzazione tecnica che rende the sims un piccolo gioiello, non tanto quindi per la cosmesi visiva in sé, quanto per il numero di animazioni impressionanti, i simpaticissimi arredi e le carinissime case, belle da vedere e da vivere. Davvero un buon risultato per un gestionale 3d, anche se su questo termine faremo un appunto poco più avanti. Il sonoro è anch'esso di buona fattura, anche se rappresenta un aspetto marginale per il tipo di gioco. Buoni gli effetti sonori e le musichette.
Il primo impatto non si scorda mai...
Bisogna ammettere che ad un primo impatto The Sims è un gioco incredibile, capace di far rimanere basiti anche i giocatori più incalliti di fronte alla varietà di situazioni che è in grado di proporre. Il gioco della Maxis grazie alle sue mille sfaccettature, la novità sempre dietro l'angolo e la moltitudine di oggetti da collezionare, riesce a tenere incollato il giocatore davanti allo schermo per ore ed ore, affiancando all'interesse per il gioco in sé, quello per le mille curiosità da scoprire, le situazioni da vivere e così via dicendo. Rimarrete commossi dopo il primo incontro amoroso con un altro sim, resterete basiti per le feste nel vostro appartamento e comincerete a odiare il tram-tram dell'andare a lavoro, del dovervi alzare presto e del dover cucinare. Poi quando avrete spento la vostra console, saranno passate parecchie ore senza che vi siate accorti dello scorrere reale del tempo. Purtroppo però a lungo andare ci si rende conto che le faccende da sbrigare sono sempre le stesse, e che il gameplay si snoda sempre attraverso i medesimi passaggi, triti e ritriti. Oddio, la varietà di situazioni rimane altissima, ma chi non sopporta di dover proseguire avanti nel gioco per scoprire tutte le curiosità, potrebbe abbandonare il gioco prima di poter vedere tutto quello che ha da offrire. Questo è il classico discorso fattibile per tutti i gestionali 3D, anche se sono dell'idea che inserire questo prodotto nel genere appena citato, sia leggermente erroneo. Meglio considerarlo un "simulatore di vita", giusto per non disonorare la nostra dignità, ovvero quella di persone che sicuramente non vengono gestite, ma che sono artefici delle proprie esistenze e del proprio destino.