The Suffering

di Diego 'Solid Snake' Caldarelli

Quando si parla di Midway, non si può fare a meno di associare la software house d'oltre oceano con il suo prodotto più celebre, "Mortal Kombat". Viene quindi naturale pensare a litri e litri di sangue umano (o meno), spillati a suon di calci e pugni da avversari di ogni sorta. È quindi cosa comune che ci si aspetti da quel manipolo di programmatori un titolo che non tradisca la loro fama, un gioco insomma, che ci dia nuovi mezzi per assaporare una buona dose di violenza virtuale e che dia ai media nuovi territori di scontro sul concetto di correttezza o meno nel trattamento videoludico di situazioni del genere. Fortunatamente per noi (e per loro), Midway non si limita a creare esclusivamente nuovi capitoli del celebre picchiaduro, ma tenta sempre di proporre temi differenti, esplorando generi diversi dell'intrattenimento elettronico. È questo il caso di The Suffering, un survival horror dai tratti davvero inquietanti, che promette abbondanti colpi di scena e scontri all'ultimo sangue, immersi in un'atmosfera di disperazione ed abbandono. Il gioco che ci apprestiamo ad analizzare ci vede nei panni di tale Torque, un uomo condannato a morte tramite iniezione letale per l'omicidio di sua moglie e dei suoi due figli. Il galeotto viene condotto nel penitenziario di stato di Abbott, su Carnate Island, dove attenderà la fine dei suoi giorni in una fredda ed umida cella del braccio della morte.Pochi giorni dopo il nostro arrivo nella gabbia un improvviso terremoto sconvolge la "tranquilla" routine del penitenziario, gettando la prigione in un'inquietante oscurità, tra crepe nei muri e soffitti cadenti.

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In un attimo succede il finimondo, rinchiusi nella nostra cella siamo testimoni di morti inspiegabili, guardie trafitte da oggetti metallici, galeotti decapitati, urla di dolore ovunque e poi, d'improvviso di nuovo il silenzio.Cos'è successo tutt'intorno, cosa sono i rumori striscianti e gli stridii metallici che di tanto in tanto rompono il polveroso silenzio? Mentre aspettiamo indifesi di fare la stessa inspiegabile fine dei nostri compagni di sventura una seconda scossa scardina miracolosamente la porta dietro la quale siamo rinchiusi, dandoci la possibilità di uscire e tentare un'insperata fuga verso la libertà, armati di un solo pezzo di ferro. La prima sensazione che questo gioco riesce a regalare fin dai primi istanti di gioco, è un senso di abbandono, di silenziosa e dolorosa solitudine in un posto assolutamente sconosciuto e terribilmente vasto. La speranza di incontrare qualche superstite diventa ad un certo punto quasi una necessità, per continuare a sperare di non essere l'unica persona ancora viva e prossima al massacro.L'ambientazione tetra del gioco, sempre scura, piena di corridoi e di angoli diventa presto una sorta di tortura psicologica, vi accorgerete a breve di affrontare ogni svolta col cuore in gola, in attesa di qualche sconvolgente creatura pronta a farvi a pezzi. Oltre al vostro forzato isolamento, dovrete fare presto i conti con voi stessi, e con la vostra psiche, rappresentata da costanti voci nella testa e improvvise visioni sanguinose che vi appariranno davanti agli occhi facendovi letteralmente sobbalzare sulla sedia.

Vi troverete così, per esempio, ad incontrare persone gravemente ferite che chiedono il vostro aiuto, mentre le voci interiori vi suggeriscono di sgozzarle senza pietà in una sorta di tentazione costante ad abbandonarsi ad un'insana brutalità.Il vostro procedere nell'esplorazione di questo luogo di sofferenza vi farà incappare in una buona quantità di documenti, che vi spiegheranno parte della storia del penitenziario di Abbott, e di come esso sia da sempre stato teatro di efferate violenze. Tra i tanti scritti che reperirete, spiccano per altro degli appunti redatti da un tale dottor Killjoy, un medico dell'istituto, che testimoniano alcuni esperimenti fatti a mente sana sui detenuti, con esiti terribili nonché con l'inevitabile morte degli stessi tra atroci sofferenze. Questo macabro panorama verrà ben presto popolato da mostruose creature assetate di sangue, strane fusioni di carne e metallo, dal comportamento animalesco e famelico, che vi costringeranno a lotte disperate per la vostra sopravvivenza.Il confine tra le visioni (sempre più insistenti), e la realtà in cui vi sposterete, diverrà via via più sottile, sino a diventare un'unica cosa che vi porterà a prendere in seria considerazione la fondatezza delle accuse di omicidio per cui siete stati condannati alla pena capitale. In pochi momenti di gioco salta all'occhio l'impronta che i programmatori della Midway hanno voluto dare a questo originale survival horror.

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