The Suffering
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La forte presenza di armi, e soprattutto di munizioni per le stesse è di per se un invito lampante a fare delle maledette bestie il massacro più completo.In un confronto diretto con i colleghi del genere, The Suffering è il titolo che riesce a fondere le sanguinose sparatorie con gli zombie di Resident Evil e le atmosfere tetre e misteriose di Silent Hill. L'azione di gioco ha un'ottima alternanza tra le fasi di combattimento frenetico e quelle più esplorative, dove talvolta vi parrà di emulare le gesta della popputa Lara Croft nell'intento di spostare blocchi per raggiungere locazioni elevate. Una novità davvero interessante per questo genere, è la possibilità di giocare sia nella tradizionale visuale in terza persona, sia in soggettiva. Questa soluzione si dimostrerà davvero importante nelle fasi avanzate, dove una buona visione globale dell'ambiente vi consentirà di individuare più agevolmente le locazioni da raggiungere oltre che consentire una mira più accurata durante le complesse fasi di combattimento. Premesso che il gioco può essere giocato utilizzando anche esclusivamente uno solo dei due metodi di visualizzazione, l'alternanza tra i due modi vi garantirà la miglior opportunità di lasciare vivi il penitenziario di Carnate Island. Le armi che incontrerete durante la vostra "fuga per la vittoria" sono degne di uno sparatutto di prim'ordine, e comprendono, oltre al ferro appuntito di inizio gioco, un revolver, un fucile a pompa ed un mitragliatore Tommy gun.
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A seguire granate a frammentazione e granate flash e... Oltre alle armi di cui sopra potrete utilizzare le postazioni delle guardie, dotate di micidiali mitragliatrici M60, davvero devastanti.Ogni arma ha ovviamente i suoi pro e contro, per cui se un Tommy gun è in grado di sparare una consistente dose di colpi in un attimo, dovrete fare i conti con una precisione di tiro assai limitata, a differenza di una pistola che, a discapito della forza di fuoco, può garantire una miglior mira.Le tipologie di avversari che dovrete affrontare non sono tantissime, ma bisogna riconoscere che le forme ed i comportamenti bizzarri a seconda della razza sono davvero ben rappresentate. Tutti i mostri che incontrerete hanno attinenza con una delle pene di morte utilizzate, vedi i decapitati, gli impiccati, i morti per iniezione letale e così via.Il modo di operare dei singoli nemici è quindi ben differenziato in base al tipo di esecuzione capitale che essi rappresentano e mostra un'intelligenza artificiale davvero ben congegnata. Ad esempio, gli esseri dotati di coltelli (i decapitati) preferiranno un attacco piombandovi addosso da un soffitto (tipo ghigliottina), mentre i mostri con i cannoni (i fucilati), vi colpiranno a distanza con esplosioni pericolosissime. Aspettatevi orde ed orde di nemici, che tenteranno, piuttosto che affrontarvi in fila frontalmente, di accerchiarvi per mettervi alle strette. Non mancano momenti davvero memorabili e caratteristici, ma per non rovinarvi tutte le sorprese mi limiterò a darvi un solo piccolo esempio.
Nel caso degli esseri morti per iniezione (li riconoscete dalle numerose siringhe piantate nella schiena), oltre a spararvi gli aghi avvelenati, tenteranno di saltarvi addosso per infilarvi le iniezioni direttamente nel collo, e a quel punto dovrete smanettare come i disperati per toglierveli di dosso per poi sistemarli con una bella fucilata!All'insegna di un'impronta un po' più arcade rispetto al tradizionale survival horror, non mancano gli scontri con degli pseudo boss di fine livello, anch'essi con le loro brave tattiche di attacco. Una caratteristica interessante di questo gioco è un misuratore di brutalità, che si riempirà durante i combattimenti ed una volta completo vi consentirà di trasformarvi in un colossale mostro in grado di fare a pezzi i nemici con un solo colpo.Il prezzo di questa devastante arma è prima di tutto una modifica nel finale del gioco, ma solo se ne fate spesso utilizzo, e la perdita di preziosi punti vita in caso di uso prolungato.Durante la trasformazione, infatti, la barra di brutalità scenderà ed una volta arrivata a zero comincerà a consumare la vostra vita. Per quanto riguarda i puristi (se esistono) di questo genere di giochi, mi sento in dovere di assicurare la presenza dei tradizionali enigmi, anche se in quantità decisamente ridotta e limitati perlopiù ad un semplice "trova l'interruttore X per aprire la porta Y ma occhio perché si chiude la porta Z". La componente esplorativa è molto importante in questo gioco, che presenta un buon bilanciamento tra esterni ed interni, tutti comunque pervasi dalla stessa atmosfera desolata e minacciosa.
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