The Suffering

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The Suffering

Se ad un certo punto desidererete uscire all'aperto dopo una lunga sessione tra corridoi e stanze insanguinate, vi troverete improvvisamente all'aperto solo per desiderare poco dopo di essere di nuovo al chiuso. Il sistema di controllo che vi permetterà di condurre Torque nei meandri del carcere di Abbott è tra i più tradizionali per i giochi di questo tipo, anche se il passare dalla modalità in terza persona a quella soggettiva richiede un minimo di tempo di adattamento. Dal punto di vista grafico gli sviluppatori della Surreal hanno fatto davvero un ottimo lavoro, costruendo ambienti dettagliati e polverosi davvero inquietanti e prendendo spunto da numerose immagini di carceri abbandonate per ricreare nel gioco quelle atmosfere opprimenti tipiche dei luoghi di condanna.I numerosi elementi decorativi inseriti decorano degnamente ambienti poligonali più o meno vasti, caratterizzati da una buona complessità strutturale e dotati di un buon livello di interattività. Bossoli che rimangono per terra, segni nelle pareti, cadaveri, telefoni da utilizzare ed armadi da aprire concorrono a generare luoghi estremamente realistici e davvero molto suggestivi, anche quando le textures, non sempre eccelse, faticano a rivestire alcune strutture, lasciando qualche piccolo buco nei reticoli di costruzione. Dettagli pregevoli come il sangue che macchia il nostro personaggio e le zone circostanti o la polvere sollevata al nostro passaggio mantengono vivo e realistico il rapporto con gli ambienti.Un ottimo gioco di luci ed effetti speciali completa il quadretto visivo movimentando le spaventose aree e giocando ottimi tiri al nostro subconscio grazie alla creazione di ombre dalle forme minacciose.La caratterizzazione grafica dei personaggi è indubbiamente di ottima qualità, grazie all'impiego di un buon numero di poligoni uniti a decorazioni di tutto rispetto. Le animazioni sono per altro al livello della qualità grafica generale, grazie a movenze davvero realistiche, anche nel caso di mostri dalle sembianze tutt'altro che umane.

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Solo qualche minimo rallentamento a livello di frame rate è stato riscontrato in un paio di occasioni in cui la presenza di nemici in contemporanea in zone molto ampie era davvero massiccia, a testimonianza di un lavoro fatto sul motore grafico davvero notevole. Se la grafica è un vero punto a favore di questo titolo, non da meno è il sonoro, che vanta un ottimo insieme di effetti audio davvero ben campionati.A dire il vero a farla da padrone è sempre il silenzio, utilizzato come tortura psicologica nei nostri confronti e rotto dai nostri passi, da lamenti lontani e lugubri stridii metallici. La musica, fatta eccezione per qualche breve stacchetto, è totalmente assente, non per carenza di risorse, ma per scelta di atmosfere.Attenzione al parlato, fortunatamente per molti ma non per tutti grazie ad uno slang molto accentuato e ricco di volgarità che, pur rispecchiando il classico linguaggio "da galera", non faticherà a far storcere il naso alle orde di genitori/censori più acculturati in materia.

In conclusione, The Suffering non fatica ad inserirsi nell'ormai sfruttato genere dei Survival Horror, guadagnandosi un posto di tutto rispetto grazie ad un ritmo frenetico ma ben bilanciato tra azione ed esplorazione.Grazie ad una constante suspance garantita dalle ottime ambientazioni tetre e dalle macabre scoperte questo gioco vi regalerà parecchie ore di paura, incollandovi alla console.Spaventoso come "Silent Hill", coinvolgente come "Resident Evil", inquietante come "Eternal Darkness"!!.

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The Suffering
7.5

Voto

Redazione

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The Suffering

The Suffering non fatica ad inserirsi nell'ormai sfruttato genere dei Survival Horror, guadagnandosi un posto di tutto rispetto grazie ad un ritmo frenetico ma ben bilanciato tra azione. ed esplorazione. Grazie ad una constante suspance garantita dalle ottime ambientazioni tetre e dalle macabre scoperte questo gioco vi regalerà parecchie ore di paura, incollandovi alla console. Spaventoso come "Silent Hill", coinvolgente come "Resident Evil", inquietante come "Eternal Darkness

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