The Warriors
di
Paolo Mulas
Per la maggioranza dei suoi estimatori, The Warriors, (conosciuto in Italia come "I guerrieri della notte"), è molto più di un film; è un'opera grandiosa, che è riuscita a ricostruire come nessun'altra, la difficile realtà sociale della New York anni 70, teatro di una violenta e quotidiana lotta tra gang, che costituivano la frammentazione del variegato universo giovanile. Sappiamo bene che il binomio film e relativo videogioco, nonostante alcune eccezioni soprattutto negli ultimi anni, è spesso indice di prodotto di modesta qualità, dovuta soprattutto a motivi economici (il costo della licenza costringe a risparmiare in altri versanti) e temporali (cioè la necessita di uscire in concomitanza con la pellicola), ma alla Rockstar (per la prima volta impegnata su un titolo su licenza) non hanno probabilmente avuto a che fare con nessuno di questi due problemi; stiamo parlando, infatti, di una delle società più floride sul mercato (soprattutto grazie alla serie di Gta) e di un film uscito oramai da ventisei anni, che non ha costretto quindi a nessuno sviluppo affrettato, ma che anzi ha permesso sicuramente al team di Toronto una tranquillità nella gestazione del titolo durata oltre tre anni.
La vicende prende il via così come incominciava la pellicola; Cyrus è riuscito a far incontrare esponenti di tutte le principali gang di New York, nella speranza che tutti questi ragazzi, superando le loro divergenze, si sarebbero potuti unire e formare così un esercito dotato di una forza numerica incredibile (60.000 persone!), in grado di controllare l'intera città. Questo desiderio si è trasformato però in utopia, dopo che una mano misteriosa ha sparato ed ucciso Cyrus; la colpa viene fatta ricadere ingiustamente sulla banda dei Warriors, costretta quindi a fuggire, per evitare una morta certa, dovuta alla furia vendicativa delle altre bande. Mentre nel film avremo avuto modo di assistere all'epica fuga dei "guerrieri", il gioco sposta le lancette tre mesi indietro, per portarci a conoscere come i warriors vissero i giorni antecedenti allo storico raduno.
La formula che sta alla base del gameplay, è una riuscita commistione di elementi tratti principalmente dalla serie di Grand Theft Auto e dagli storici picchiaduro a scorrimento (Streets of Rage su tutti), che tanto spopolavano fino ai primi anni novanta. Come in Gta, il giocatore è immerso in un ambiente vivo, dinamico e ricco di personaggi non giocanti con cui interagire, all'interno del quale ci si può muovere e comportarsi con una discreta libertà. Nei quartieri di New York dove è ambientata la vicenda regna la più totale anarchia; le strade sono infestate da membri di diverse gang pronti ad ammazzarsi per uno sguardo, spacciatori e prostitute, ed anche noi saremo costretti a contribuire nei più svariati modi a questo clima di insicurezza. Abbiamo bisogno di soldi? Potremo aggredire qualche sfortunato passante nel tentativo di rapinarlo, spaccare il finestrino di una macchina per portare via l'autoradio, saccheggiare un negozio e così via; le strade che portano al guadagno sono difatti molteplici. La componente principale della giocabilità sono certamente i combattimenti, ogni personaggio è dotato di un attacco forte e di uno debole, e sarà in grado di sferrare pugni, calci, testate, oltre a svariate e devastanti combo. La maggior parte degli scontri saranno poi delle vere e proprie risse da strada, sì potrà attaccare in massa un solo contendente, o viceversa essere costretti a difendersi su più fronti.
Soprattutto però potremo interagire in maniera decisamente divertente e funzionale con l'ambiente di gioco; sbattere la testa di un nemico sulla parete o scagliarlo al suolo da altezze considerevoli, sono tutte azioni che si ripeteranno nel corso del gioco. Inoltre il titolo offre un grandissimo numero di armi bianche o improprie da utilizzare; ci saranno mazze da baseball, coltelli, bastoni, ma anche mattoni, bidoni della spazzatura, sedie e così via.
Nel gioco potremo controllare, uno alla volta a seconda della missione, ciascuno dei nove componenti principali della banda (Swan, Ajax, Cleon, Vermin, Cochese, Cowboy, Snow, Fox, e Rembrandt), e nella maggior parti dei livelli, saremo coadiuvati da alcuni dei nostri compagni, ai quali potremo impartire fino a sei differenti ordini. Tramite la combinazione di R2 e dell'analogico di destra potremo selezionare velocemente il comando; potremo mandare i guerrieri all'attacco, dividerli, fermarli, farci seguire, coprirci le spalle e ordinarli la devastazione di locali.
L'intelligenza artificiale nemica ci è parsa ben sviluppata; gli avversari variano il loro modo di combattere a seconda della situazione e cercheranno in numerose occasioni di sfruttare la superiorità numerica e le possibilità offerte dagli elementi di interazione. Fortunatamente, anche i nostri fidi compagni si difenderanno (ed attaccheranno) in maniera intelligente ed eseguiranno i nostri ordini velocemente e con precisione. Inoltre non lesineranno il loro aiuto nei nostri confronti se in difficoltà; cercheranno di liberarci in caso di arresto da parte della polizia e ci rianimeranno una volta esaurita tutta l'energia (dovremo avere però una dose di flash in caso contrario sarà game over). Noi naturalmente dovremo fare lo stesso con loro, dato che la condizione per passare la maggior parte dei check point sarà quella di non lasciarsi nessuno alle spalle. La varietà di situazioni proposte all'interno di ciascuna delle missioni è piuttosto ampia; in alcuni casi dovremo spostarci in quartieri nemici e dare un segno tangibile della nostra presenza, marchiando il territorio avverso (tramite bombolette spray) e devastando locali ed attività dei nostri rivali.
In altri casi saremo noi a doverci difendere ed a ribadire il controllo del quartiere, proteggendo (dopo aver riscosso il pizzo naturalmente) i negozi della nostra zona e scongiurando con ogni mezzo l'invasione da parte di estranei. L'aspetto certamente più riuscito è certamente l'appassionante alternanza tra l'essere prede (in alcuni casi dovremo semplicemente fuggire per avere salva la vita) ed il divenire cacciatori. A parte qualche passaggio frustrante dovuto ad alcune sezioni eccessivamente difficili, giocare a "The Warriors" è un esperienza sicuramente esaltante e coinvolgente. La trama appare ben scritta ed appassiona il giocatore fin dalle prime battute, i combattimenti, le fughe, la collaborazione con i propri compagni ed i numerosi minigiochi (utilizzati per lo più per scassinare serrature) garantiscono una profondità ed una varietà difficilmente riscontrabile in altri esponenti del genere.
Il gioco suddiviso in diciotto livelli, più altri cinque da sbloccare (che ci permetteranno di scoprire come alcuni dei componenti dei guerrieri si sono uniti alla banda) richiederà dalle 15 alle 20 ore per essere portato a termine, una cifra di assoluto rispetto che aumenta ancor più se consideriamo i numerosi segreti da scoprire. Oltre a quella principale sono presenti altre modalità, disponibili anche in multiplayer; con le solite variazioni di "king of the hill" e "cattura bandiera" ci si potrà divertire anche una volta completata l'avventura principale. Passando all'analisi dell'aspetto grafico, bisogna riconoscere il merito agli sviluppatori di essere riuscito a ricostruire in maniera davvero fedele alcune porzioni della New York anni ';70, avvenuta con grande attenzione anche per i più piccoli dettagli; basti pensare alla presenza di manifesti pubblicitari dell'epoca, al design delle automobili e persino alla scritte sui muri. Il motore alla base del gioco è sicuramente solido, il frame rate, infatti, appare stabile anche nelle situazioni più concitate, e non vi sono mai tempi di caricamento (se non per mostrare un filmato) all'interno di una missione. I modelli dei personaggi appaiono un po' carenti in termini di dettaglio e di caratterizzazione, e non tutte le texture degli edifici sono pulite come dovrebbero, ma questo è stato probabilmente il compromesso da accettare per poter offrire una così elevata quantità di personaggi ed altri elementi sullo schermo. Qualche problema è invece da amputarsi alla gestione della telecamera, non sempre controllabile dal giocatore, che in alcune occasioni tende ad impallarsi su ostacoli nei pressi del personaggio. Sul fronte audio sì fanno apprezzare sicuramente i dialoghi, non solo ben scritti, ma anche ben recitati grazie all'ottimo lavoro di doppiaggio da parte di molti degli attori del film; presenti anche molti dei brani originali, che contribuiscono a ricreare la straordinaria atmosfera di drammaticità della pellicola.
Pur basato su una storia quasi del tutto inedita, The Warriors può essere considerato come un fedele e valido tributo all'omonimo film. Il gioco riesce a ricreare l'atmosfera cruda e violenta delle lotte fra bande, grazie ad una meccanica di gioco che garantisce profondità, varietà e divertimento. Qualche piccola pecca nell'aspetto grafico (comunque più che buono nel complesso) non può assolutamente inficiare sul nostro giudizio decisamente positivo.
La vicende prende il via così come incominciava la pellicola; Cyrus è riuscito a far incontrare esponenti di tutte le principali gang di New York, nella speranza che tutti questi ragazzi, superando le loro divergenze, si sarebbero potuti unire e formare così un esercito dotato di una forza numerica incredibile (60.000 persone!), in grado di controllare l'intera città. Questo desiderio si è trasformato però in utopia, dopo che una mano misteriosa ha sparato ed ucciso Cyrus; la colpa viene fatta ricadere ingiustamente sulla banda dei Warriors, costretta quindi a fuggire, per evitare una morta certa, dovuta alla furia vendicativa delle altre bande. Mentre nel film avremo avuto modo di assistere all'epica fuga dei "guerrieri", il gioco sposta le lancette tre mesi indietro, per portarci a conoscere come i warriors vissero i giorni antecedenti allo storico raduno.
La formula che sta alla base del gameplay, è una riuscita commistione di elementi tratti principalmente dalla serie di Grand Theft Auto e dagli storici picchiaduro a scorrimento (Streets of Rage su tutti), che tanto spopolavano fino ai primi anni novanta. Come in Gta, il giocatore è immerso in un ambiente vivo, dinamico e ricco di personaggi non giocanti con cui interagire, all'interno del quale ci si può muovere e comportarsi con una discreta libertà. Nei quartieri di New York dove è ambientata la vicenda regna la più totale anarchia; le strade sono infestate da membri di diverse gang pronti ad ammazzarsi per uno sguardo, spacciatori e prostitute, ed anche noi saremo costretti a contribuire nei più svariati modi a questo clima di insicurezza. Abbiamo bisogno di soldi? Potremo aggredire qualche sfortunato passante nel tentativo di rapinarlo, spaccare il finestrino di una macchina per portare via l'autoradio, saccheggiare un negozio e così via; le strade che portano al guadagno sono difatti molteplici. La componente principale della giocabilità sono certamente i combattimenti, ogni personaggio è dotato di un attacco forte e di uno debole, e sarà in grado di sferrare pugni, calci, testate, oltre a svariate e devastanti combo. La maggior parte degli scontri saranno poi delle vere e proprie risse da strada, sì potrà attaccare in massa un solo contendente, o viceversa essere costretti a difendersi su più fronti.
Soprattutto però potremo interagire in maniera decisamente divertente e funzionale con l'ambiente di gioco; sbattere la testa di un nemico sulla parete o scagliarlo al suolo da altezze considerevoli, sono tutte azioni che si ripeteranno nel corso del gioco. Inoltre il titolo offre un grandissimo numero di armi bianche o improprie da utilizzare; ci saranno mazze da baseball, coltelli, bastoni, ma anche mattoni, bidoni della spazzatura, sedie e così via.
Nel gioco potremo controllare, uno alla volta a seconda della missione, ciascuno dei nove componenti principali della banda (Swan, Ajax, Cleon, Vermin, Cochese, Cowboy, Snow, Fox, e Rembrandt), e nella maggior parti dei livelli, saremo coadiuvati da alcuni dei nostri compagni, ai quali potremo impartire fino a sei differenti ordini. Tramite la combinazione di R2 e dell'analogico di destra potremo selezionare velocemente il comando; potremo mandare i guerrieri all'attacco, dividerli, fermarli, farci seguire, coprirci le spalle e ordinarli la devastazione di locali.
L'intelligenza artificiale nemica ci è parsa ben sviluppata; gli avversari variano il loro modo di combattere a seconda della situazione e cercheranno in numerose occasioni di sfruttare la superiorità numerica e le possibilità offerte dagli elementi di interazione. Fortunatamente, anche i nostri fidi compagni si difenderanno (ed attaccheranno) in maniera intelligente ed eseguiranno i nostri ordini velocemente e con precisione. Inoltre non lesineranno il loro aiuto nei nostri confronti se in difficoltà; cercheranno di liberarci in caso di arresto da parte della polizia e ci rianimeranno una volta esaurita tutta l'energia (dovremo avere però una dose di flash in caso contrario sarà game over). Noi naturalmente dovremo fare lo stesso con loro, dato che la condizione per passare la maggior parte dei check point sarà quella di non lasciarsi nessuno alle spalle. La varietà di situazioni proposte all'interno di ciascuna delle missioni è piuttosto ampia; in alcuni casi dovremo spostarci in quartieri nemici e dare un segno tangibile della nostra presenza, marchiando il territorio avverso (tramite bombolette spray) e devastando locali ed attività dei nostri rivali.
In altri casi saremo noi a doverci difendere ed a ribadire il controllo del quartiere, proteggendo (dopo aver riscosso il pizzo naturalmente) i negozi della nostra zona e scongiurando con ogni mezzo l'invasione da parte di estranei. L'aspetto certamente più riuscito è certamente l'appassionante alternanza tra l'essere prede (in alcuni casi dovremo semplicemente fuggire per avere salva la vita) ed il divenire cacciatori. A parte qualche passaggio frustrante dovuto ad alcune sezioni eccessivamente difficili, giocare a "The Warriors" è un esperienza sicuramente esaltante e coinvolgente. La trama appare ben scritta ed appassiona il giocatore fin dalle prime battute, i combattimenti, le fughe, la collaborazione con i propri compagni ed i numerosi minigiochi (utilizzati per lo più per scassinare serrature) garantiscono una profondità ed una varietà difficilmente riscontrabile in altri esponenti del genere.
Il gioco suddiviso in diciotto livelli, più altri cinque da sbloccare (che ci permetteranno di scoprire come alcuni dei componenti dei guerrieri si sono uniti alla banda) richiederà dalle 15 alle 20 ore per essere portato a termine, una cifra di assoluto rispetto che aumenta ancor più se consideriamo i numerosi segreti da scoprire. Oltre a quella principale sono presenti altre modalità, disponibili anche in multiplayer; con le solite variazioni di "king of the hill" e "cattura bandiera" ci si potrà divertire anche una volta completata l'avventura principale. Passando all'analisi dell'aspetto grafico, bisogna riconoscere il merito agli sviluppatori di essere riuscito a ricostruire in maniera davvero fedele alcune porzioni della New York anni ';70, avvenuta con grande attenzione anche per i più piccoli dettagli; basti pensare alla presenza di manifesti pubblicitari dell'epoca, al design delle automobili e persino alla scritte sui muri. Il motore alla base del gioco è sicuramente solido, il frame rate, infatti, appare stabile anche nelle situazioni più concitate, e non vi sono mai tempi di caricamento (se non per mostrare un filmato) all'interno di una missione. I modelli dei personaggi appaiono un po' carenti in termini di dettaglio e di caratterizzazione, e non tutte le texture degli edifici sono pulite come dovrebbero, ma questo è stato probabilmente il compromesso da accettare per poter offrire una così elevata quantità di personaggi ed altri elementi sullo schermo. Qualche problema è invece da amputarsi alla gestione della telecamera, non sempre controllabile dal giocatore, che in alcune occasioni tende ad impallarsi su ostacoli nei pressi del personaggio. Sul fronte audio sì fanno apprezzare sicuramente i dialoghi, non solo ben scritti, ma anche ben recitati grazie all'ottimo lavoro di doppiaggio da parte di molti degli attori del film; presenti anche molti dei brani originali, che contribuiscono a ricreare la straordinaria atmosfera di drammaticità della pellicola.
Pur basato su una storia quasi del tutto inedita, The Warriors può essere considerato come un fedele e valido tributo all'omonimo film. Il gioco riesce a ricreare l'atmosfera cruda e violenta delle lotte fra bande, grazie ad una meccanica di gioco che garantisce profondità, varietà e divertimento. Qualche piccola pecca nell'aspetto grafico (comunque più che buono nel complesso) non può assolutamente inficiare sul nostro giudizio decisamente positivo.
The Warriors
8.5
Voto
Redazione
The Warriors
Atteso con grande ansia, The Warriors, ha mantenuto le promesse dei suoi sviluppatori; il gioco riesce a ricreare difatti l'atmosfera cruda e violenta delle lotte fra bande raccontata nell'omonimo film grazie ad una meccanica di gioco che garantisce profondità, varietà e divertimento. Qualche piccola pecca nell'aspetto grafico (comunque più che buono nel complesso) non può assolutamente inficiare sul nostro giudizio ampiamente positivo.