The Witch and The Hundred Knight - Revival Edition

di Tommaso Alisonno
Nel mezzo della sua palude, da cui non può uscire, la strega Metallia cova rancore, odio e invidia confronti del resto del mondo. Con un rituale arcano e malvagio evoca al suo fianco una creatura magica leggendaria: il cosiddetto “Hundred Knight”, che a dispetto delle minute dimensioni é una vera macchina da guerra, e lo incarica di espandere il suo dominio facendo “sbocciare” tutti i pilastri magici che nel mondo arginano l'avanzata delle paludi, anche se per fare ciò dovesse uccidere le altre streghe a difesa dai rispettivi territori.

Questa storia l'abbiamo già sentita nel 2014, anno in cui The Witch and the Hundred Knight ha debuttto su PS3 in Europa: a due anni da quella release, l'action-JRPG di Nippon Ichi Software torna sugli scaffali in questa Revival Edition per PS4. E' importante segnalare da subito che non siamo al cospetto di un semplice remaster in Full-HD: per quanto sia vero che col salto generazionale Metallia, l'Hundred Knight e tutto il mondo circostante siano stati tirati graficamente a lucido, gli sviluppatori hanno approfittato dell'occasione per implementare alcune novità dal calibro non indifferente.



Cominciando da un rapido riassunto su quanto trattato a suo tempo, diremo che nel gioco saremo chiamati a pilotare l'HK in una serie di scenari con inquadratura a volo d'uccello, sebbene sia possibile orientare a piacere la telecamera, esplorando grotte, castelli e foreste e combattendo contro le creature che le infestano e difendono, il tutto in tempo reale. L'HK può equipaggiare un gran numero di armi, organizzandole in gruppi in modo che all'attacco di una di esse segua quello della successiva, realizzando così combo di vari generi e ottenendo bonus particolari sfruttando determinate sinergie.

“Carburante” del personaggio saranno le Giga-Calorie che brucerà sottoforma di fiammella azzurra sul suo elmo e che limitano la sua permanenza lontano da Metallia: questa risorsa si esaurisce quando “rischiara” nuove aree o quando forza la sua guarigione, stabilendo dunque un limite alle azioni e al tempo a sua disposizione. Per quanto lavorando sulle armi equipaggiate e sullo sviluppo delle stesse il titolo offra al giocatore un grado di personalizzazione decisamente vasto, obiettivamente la vicenda in sé e per sé si riassume nel superare una serie lineare di livelli riempiendo di mazzate tutti i nemici che incontreremo, attivando occasionalmente qualche interruttore.



E' probabilmente per rompere questo limite che l'aggiunta più importante di questa Revival Edition é la presenza di una nuova locazione totalmente opzionale denominata Torre delle Illusioni: in maniera simile all'Item World della serie Disgaea, per accedere a questa struttura sarà necessario sacrificare un oggetto (arma o armatura) ed in base alla natura ed alle caratteristiche del sacrificio il gioco genererà casualmente un dungeon e dei mostri. Lo scopo é ovviamente quello di ottenere nuovi oggetti o anche semplicemente “farmare” un po' di esperienza, ma non mancherà una sotto-storia specifica che farà luce sul passato di Metallia.

Inoltre, esplorando la Torre sarà anche possibile occasionalmente – ossia previo riempimento di un'apposita barra – “Evocare Lia” e assumere temporaneamente il controllo della strega. Ovviamente, ciò darà accesso a una capacità di combattimento superiore e all'uso di devastanti incantesimi, i quali si sostituiranno ai normali attacchi speciali dell'HK. Infine, nel villaggio ai piedi della torre sarà presente un fabbro presso cui sarà possibile potenziare le proprie armi, anche in questo caso sacrificandone delle altre e spendendo dei “catalizzatori” per incrementarne le caratteristiche; la rarità di un'arma sancirà il numero massimo di potenziamenti che questa potrà ricevere.



Queste novità offrono dunque svariato spazio di manovra al giocatore al di fuori della trama principale; é però vero che al di là di queste il gioco é pressoché immutato nella trama e nello sviluppo rispetto all'originale. Come già accennato si registra un miglioramento della grafica a 1080p e 60 FpS, stabili senza particolari problemi, e l'aggiunta o il miglioramento di qualche effetto speciale; il sonoro appare immutato salvo l'aggiunta di alcuni doppiaggi relativi alle nuove locazioni.

Ovviamente le novità non sono sufficienti ad “accalappiare” un'utenza più vasta rispetto al gioco base: il prodotto rimane di nicchia, dedicato a chi non teme lunghi dialoghi e lunghe sessioni di farming fini a se stesse. Probabilmente anche chi ha già terminato la vicenda su PS3 preferirà guardare altrove piuttosto che riviverla su PS4, ma chi se la fosse persa negli ultimi due anni dovrebbe valutare il fatto che questa Revival Edition offra certamente qualcosa di più rispetto all'originale.