The Witcher 3: Wild Hunt
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Dopo un'attesa spasmodica, The Witcher 3: Wild Hunt é finalmente tra noi. In molti lo stanno giocando e se per raccontarvi del titolo abbiamo avuto tutto il tempo di goderci la versione PS4 e fornirvi la recensione, per mettere le mani sull'edizione PC abbiamo dovuto attendere l'uscita ufficiale, avvenuta il 19 maggio. Ci siamo così presi un po' di tempo per esplorarla e verificarne la qualità oltre ad eventuali differenze per quella che per molti rappresenta l'incarnazione più importante e di rilievo.
The Witcher 3: Wild Hunt su PC é sostanzialmente lo stesso identico titolo PS4 ed Xbox One, nei contenuti e nelle feature. Per un analisi approfondita del gioco, vi rimandiamo alla nostra recensione, mentre in questo articolo ci concentreremo sull'aspetto tecnico e faremo alcune riflessioni sull'esistenza della versione PC. Per quanti non lo sapessero, quindi probabilmente vivono in una grotta in qualche sperduta foresta, The Witcher 3 é il terzo capitolo della serie RPG sviluppata da CD Projekt, talentuoso team polacco che in una manciata di anni é riuscito a farsi valere a livello internazionale grazie alla qualità dei suoi giochi. Nata su PC, la saga che si ispira ai libri di Andrzej Sapkowski, ha trovato una seconda casa approdando anche su console con Witcher 2, ed é proprio grazie ad Xbox 360 che ha potuto conoscere un pubblico ben più vasto e variegato. Con questo ultimo capitolo della triologia, Geralt fa il salto generazionale e approda direttamente sulle nuove console Microsoft e Sony, per non doversi scontrare con eccessivi limiti tecnici, che avrebbero causato troppe rinunce alla visione degli sviluppatori. The Witcher 3 é in fatti un RPG free roaming, che ci permette di vivere un'avventura incredibilmente vasta e ricca, attraversando ambientazioni sterminate e liberamente esplorabili. Le regole alla base del gameplay sono piuttosto canoniche, e ci vedono combattere e sterminare orde di mostri, portando a termine lunghe liste di quest. Incontreremo ed interagiremo con moltissimi personaggi, vivendo storie affascinanti ed intrecciate, mentre la trama seguirà un percorso imprevedibile, che risponderà in modo credibile alle nostre scelte.
Giocando The Witcher 3 su PC appare subito come la piattaforma di riferimento sia stata proprio questa, per poi lavorare di cesello per ottimizzare il titolo e farlo girare in modo soddisfacente anche su console. Il motore grafico proprietario, il RED Engine, é capace di gestire spazi aperti impressionanti, vastissimi e densi di dettagli. La vegetazione é realizzata con dovizia di particolari ed offre al contempo grande varietà. I panorami sono mozzafiato, ma anche i modelli dei personaggi non sono da meno. Durante i dialoghi si possono cogliere innumerevoli dettagli negli abiti, nelle rifiniture delle stoffe, nelle armature luccicanti. I volti a loro volta sono eccellenti, e godono anche di animazioni facciali ben fatte e sincronizzate quasi alla perfezione con i dialoghi parlati. Un risultato davvero lodevole.
Quello che impressiona di The Witcher 3: Wild Hunt é come gli sviluppatori siano riusciti a muoversi in due sensi solitamente opposti, ovvero ampliare da un lato a dismisura l'offerta ludica ed il mondo gioco, e dall'altro a mantenere la profondità e ricchezza di dettagli del secondo capitolo. Questo perfezionando ulteriormente la formula, per un risultato davvero strepitoso.
E ottimo é stato anche il lavoro di ottimizzazione, che permette al gioco di girare fluidamente su sistemi anche non molto performanti. Su un FX 8350 con scheda video GeForce GTX 650ti Boost, a dettagli alti siamo riusciti a goderci il titolo a 30 e più frame per secondo costanti. Il menu di personalizzazione dedicato alla grafica é davvero ricco e con un po' di pazienza riuscirete senza problemi a trovare il giusto compromesso.
Qualcuno ha accusato gli sviluppatori polacchi di aver sottoposto il proprio titolo ad un lavoro di downgrade. Lo scandalo, in pratica, sarebbe aver mostrato del gameplay di una certa qualità grafica superiore a quanto si é poi visto a prodotto finito. Le foto sono compromettenti, direbbero molti "esperti". La realtà é molto più complessa e sfaccettata e spesso chi si autoproclama paladino della verità non ha idea di come funzioni lo sviluppo di un videogioco. Che The Witcher 3 sia cambiato nel corso dei mesi che hanno separato i primi video gameplay dal lancio é fuori da ogni dubbio, e sarebbe bizzarro il contrario. Ma peggiorato? Difficile. Quello che é successo, come poi accade a fondamentalmente ogni videogioco, é un continuo lavoro di cesello, "togli lì per mettere qui". Magari un occhio poco attento nota una riduzione del dettaglio della vegetazione, ma non coglie invece una profondità dell'orizzonte incrementata. Giusto per fare un esempio. Quello che vogliamo dire é che con le risorse a disposizione, gli sviluppatori si ritrovano spesso in corso d'opera a modificare e perfezionare il proprio lavoro, dando priorità ad alcuni elementi piuttosto che altri. Il motore grafico potrebbe anche essere in grado di gestire molti più dettagli di quanti troviamo nel gioco finito, ma magari al momento dell'uscita nessun hardware é in grado di farlo girare a velocità accettabili e per questo si preferisce tagliare e lasciare risorse per qualcos'altro.
Detto questo, é indubbio come CD Projekt RED voglia bene alla propria creatura, tant'é che ha preferito arrivare nei negozi in ritardo, per consegnarci un prodotto finito ricorrendo ad una modestissima patch al lancio, da appena 500 MB. Il supporto non é mancato e sono già usciti svariati aggiornamenti, sia su console che su PC, dove sono state introdotte ulteriori opzioni grafiche per spremere ulteriormente i nostri potenti hardware. E come promesso sono stati anche già rilasciati i primi DLC gratuiti, qualche elemento estetico ed una missione secondaria.
Prima di concludere ci piacerebbe portare alla vostra attenzione un altro tema spinoso riguardo la saga del Witcher. Quando il secondo capitolo uscì anche su console, diversi fan si sono scandalizzati, sconvolti nel vedere la propria serie diventare "commerciale", o peggio ancora, adattata agli utenti da divano e TV.
Addirittura il sistema di combattimento, a detta di alcuni, é stato pensato apposta per adattarsi ai gusti più action di una certa utenza. Lo stesso percorso "in discesa" é continuato con The Witcher 3, addirittura limitato per poter uscire su Playstation 4 ed Xbox One. La realtà é un po' diversa, e sono gli stessi CD Projekt RED ad aver affrontato l'argomento, parlando con la propria community. Sicuramente uno dei commenti più interessanti ci rivela come senza le versioni console il gioco non sarebbe mai potuto essere quello che abbiamo trovato sugli scaffali. Purtroppo é un dato di fatto che il mercato PC non é sufficiente per sostenere un certo tipo di produzioni, ed é rivolgendosi all'utenza console che é possibile investire più soldi e puntare ad un mercato molto più ampio. Insomma, mettiamoci il cuore in pace, le console non sono il male del mondo e anzi, in questo caso hanno permesso ai ragazzi polacchi di produrre un capolavoro.
Torna a casa Geralt
The Witcher 3: Wild Hunt su PC é sostanzialmente lo stesso identico titolo PS4 ed Xbox One, nei contenuti e nelle feature. Per un analisi approfondita del gioco, vi rimandiamo alla nostra recensione, mentre in questo articolo ci concentreremo sull'aspetto tecnico e faremo alcune riflessioni sull'esistenza della versione PC. Per quanti non lo sapessero, quindi probabilmente vivono in una grotta in qualche sperduta foresta, The Witcher 3 é il terzo capitolo della serie RPG sviluppata da CD Projekt, talentuoso team polacco che in una manciata di anni é riuscito a farsi valere a livello internazionale grazie alla qualità dei suoi giochi. Nata su PC, la saga che si ispira ai libri di Andrzej Sapkowski, ha trovato una seconda casa approdando anche su console con Witcher 2, ed é proprio grazie ad Xbox 360 che ha potuto conoscere un pubblico ben più vasto e variegato. Con questo ultimo capitolo della triologia, Geralt fa il salto generazionale e approda direttamente sulle nuove console Microsoft e Sony, per non doversi scontrare con eccessivi limiti tecnici, che avrebbero causato troppe rinunce alla visione degli sviluppatori. The Witcher 3 é in fatti un RPG free roaming, che ci permette di vivere un'avventura incredibilmente vasta e ricca, attraversando ambientazioni sterminate e liberamente esplorabili. Le regole alla base del gameplay sono piuttosto canoniche, e ci vedono combattere e sterminare orde di mostri, portando a termine lunghe liste di quest. Incontreremo ed interagiremo con moltissimi personaggi, vivendo storie affascinanti ed intrecciate, mentre la trama seguirà un percorso imprevedibile, che risponderà in modo credibile alle nostre scelte.
Giocando The Witcher 3 su PC appare subito come la piattaforma di riferimento sia stata proprio questa, per poi lavorare di cesello per ottimizzare il titolo e farlo girare in modo soddisfacente anche su console. Il motore grafico proprietario, il RED Engine, é capace di gestire spazi aperti impressionanti, vastissimi e densi di dettagli. La vegetazione é realizzata con dovizia di particolari ed offre al contempo grande varietà. I panorami sono mozzafiato, ma anche i modelli dei personaggi non sono da meno. Durante i dialoghi si possono cogliere innumerevoli dettagli negli abiti, nelle rifiniture delle stoffe, nelle armature luccicanti. I volti a loro volta sono eccellenti, e godono anche di animazioni facciali ben fatte e sincronizzate quasi alla perfezione con i dialoghi parlati. Un risultato davvero lodevole.
Quello che impressiona di The Witcher 3: Wild Hunt é come gli sviluppatori siano riusciti a muoversi in due sensi solitamente opposti, ovvero ampliare da un lato a dismisura l'offerta ludica ed il mondo gioco, e dall'altro a mantenere la profondità e ricchezza di dettagli del secondo capitolo. Questo perfezionando ulteriormente la formula, per un risultato davvero strepitoso.
E ottimo é stato anche il lavoro di ottimizzazione, che permette al gioco di girare fluidamente su sistemi anche non molto performanti. Su un FX 8350 con scheda video GeForce GTX 650ti Boost, a dettagli alti siamo riusciti a goderci il titolo a 30 e più frame per secondo costanti. Il menu di personalizzazione dedicato alla grafica é davvero ricco e con un po' di pazienza riuscirete senza problemi a trovare il giusto compromesso.
Downgrade 'de che?
Qualcuno ha accusato gli sviluppatori polacchi di aver sottoposto il proprio titolo ad un lavoro di downgrade. Lo scandalo, in pratica, sarebbe aver mostrato del gameplay di una certa qualità grafica superiore a quanto si é poi visto a prodotto finito. Le foto sono compromettenti, direbbero molti "esperti". La realtà é molto più complessa e sfaccettata e spesso chi si autoproclama paladino della verità non ha idea di come funzioni lo sviluppo di un videogioco. Che The Witcher 3 sia cambiato nel corso dei mesi che hanno separato i primi video gameplay dal lancio é fuori da ogni dubbio, e sarebbe bizzarro il contrario. Ma peggiorato? Difficile. Quello che é successo, come poi accade a fondamentalmente ogni videogioco, é un continuo lavoro di cesello, "togli lì per mettere qui". Magari un occhio poco attento nota una riduzione del dettaglio della vegetazione, ma non coglie invece una profondità dell'orizzonte incrementata. Giusto per fare un esempio. Quello che vogliamo dire é che con le risorse a disposizione, gli sviluppatori si ritrovano spesso in corso d'opera a modificare e perfezionare il proprio lavoro, dando priorità ad alcuni elementi piuttosto che altri. Il motore grafico potrebbe anche essere in grado di gestire molti più dettagli di quanti troviamo nel gioco finito, ma magari al momento dell'uscita nessun hardware é in grado di farlo girare a velocità accettabili e per questo si preferisce tagliare e lasciare risorse per qualcos'altro.
Detto questo, é indubbio come CD Projekt RED voglia bene alla propria creatura, tant'é che ha preferito arrivare nei negozi in ritardo, per consegnarci un prodotto finito ricorrendo ad una modestissima patch al lancio, da appena 500 MB. Il supporto non é mancato e sono già usciti svariati aggiornamenti, sia su console che su PC, dove sono state introdotte ulteriori opzioni grafiche per spremere ulteriormente i nostri potenti hardware. E come promesso sono stati anche già rilasciati i primi DLC gratuiti, qualche elemento estetico ed una missione secondaria.
Console sì, console no
Prima di concludere ci piacerebbe portare alla vostra attenzione un altro tema spinoso riguardo la saga del Witcher. Quando il secondo capitolo uscì anche su console, diversi fan si sono scandalizzati, sconvolti nel vedere la propria serie diventare "commerciale", o peggio ancora, adattata agli utenti da divano e TV.
Addirittura il sistema di combattimento, a detta di alcuni, é stato pensato apposta per adattarsi ai gusti più action di una certa utenza. Lo stesso percorso "in discesa" é continuato con The Witcher 3, addirittura limitato per poter uscire su Playstation 4 ed Xbox One. La realtà é un po' diversa, e sono gli stessi CD Projekt RED ad aver affrontato l'argomento, parlando con la propria community. Sicuramente uno dei commenti più interessanti ci rivela come senza le versioni console il gioco non sarebbe mai potuto essere quello che abbiamo trovato sugli scaffali. Purtroppo é un dato di fatto che il mercato PC non é sufficiente per sostenere un certo tipo di produzioni, ed é rivolgendosi all'utenza console che é possibile investire più soldi e puntare ad un mercato molto più ampio. Insomma, mettiamoci il cuore in pace, le console non sono il male del mondo e anzi, in questo caso hanno permesso ai ragazzi polacchi di produrre un capolavoro.