The Wizards - Dark Times: Brotherhood: recensione dell'ultimo gioco targato Vertigo Games
Vertigo Games, oltre ad essere un editore ultra-noto, come in questo caso, è anche uno studio di sviluppo specializzato in realtà virtuale, parte del Koch Media Group.
Fondato nel 2015, Vertigo Studios Amsterdam è uno dei più grandi studi di sviluppo VR e AR al mondo. I suoi fondatori sono veterani dell’industria dei videogiochi, precedentemente fondatori di Guerrilla Games e con posizioni esecutive in aziende di videogiochi come Atari e Disney. Questa software house è nota per aver vinto premi come studio e editore VR. Tra i loro titoli più iconici non si può non citare After the fall e Arizona Sushine. Carbon Studio è uno studio di sviluppo giochi specializzato in realtà virtuale (VR), e in questo caso responsabili dello sviluppo del titolo in questione, con sede in Polonia. Fondato nel 2015, questo studio di sviluppo ha iniziato come una startup e si è rapidamente espanso fino a diventare un team di oltre 50 specialisti appassionati. Sono noti per lo sviluppo di giochi VR innovativi e di alta qualità, come “The Wizards - Dark Times: Brotherhood” e “Alice VR.
MAGHI DA STRAPAZZO...
La storia di “The Wizards - Dark Times: Brotherhood” si svolge nel regno di Meliora, che è stato colpito da una misteriosa peste oscura. Questa calamità ha trasformato gli abitanti in esseri pieni di odio e follia. Poteri proibiti e maghi ribelli sono coinvolti, lasciando a te, il giocatore, il compito di affrontare l’apocalisse direttamente. Nel gioco, assumi il ruolo di un potente mago e devi localizzare la strega che sta causando la peste per ucciderla e salvare il mondo.
Il gameplay prevede un sistema di incantesimi basato sui gesti: I giocatori possono lanciare incantesimi usando movimenti specifici delle mani, rendendo l’esperienza di gioco intuitiva e immersiva (se funzionasse!). Il titolo include una campagna singleplayer rimasterizzata della prima opera del team, una modalità Hardcore, una Sandbox Arena Mode e una modalità cooperativa per giocare con gli amici. Si viaggia attraverso il regno di Meliora, partendo dalla propria casa-hub, affrontando nemici vari e utilizzando le abilità magiche per superare ostacoli e risolvere enigmi.
QUANDO SI ROMPE LA BACCHETTA MAGICA
Per quanto mi riguarda, quasi tutte le problematiche sono dovute ad un lavoro estremamente affrettato, ma anche superficiale nel level design, che porta questo gioco ad essere pesantemente penalizzato nel voto, ma che invece avrebbe potuto assurgere a vette qualitative ben più alte. Tralasciamo i bug che inchiodano il gioco e mi riportano alla dashboard di PlayStation 5 (sì, l'ho giocato per PSVR2), fingiamo che un intero salvataggio abbiamo dovuto buttarlo per un bug che non mi permetteva di continuare il gameplay e di non caricare il mio profilo e non vi dirò le volte in cui mi sono trovato incastrato nel terreno o che non potessi continuare nella trama per errori in cui ci si incastrava nello scenario... tutto questo non esiste o verrà risolto (spero). Il vero problema è il level design e anche peggio, il modo in cui è stato pensato l'uso delle magie. Se gesticolare come i Power Rangers prima di combattere fosse qualcosa a cui anelate, questo è il gioco per voi. Ho trovato geniale che per attivare alcune magie si dovessero compiere le più improbabili mosse delle mani al fine di (non)vedere i risultati in-game, se non ripetendo la cosa allo sfinimento (wow che divertimento!). Il livello di difficoltà è talmente calibrato male che non troverete mai una sfida adeguata perché sarà sempre o troppo alta (vedi il primo boss) o inutilmente bassa. Lanciare magie poi farà sì che queste vadano a centrare in automatico contro un nemico... peccato che anche questo spesso non funzioni come dovrebbe. La linearità dei percorsi, la brevità della campagna e l'estrema ripetitività farà il resto.
Perché quindi non dare insufficienza a questo gioco? In realtà perché nella drammatica situazione in cui si trova la VR oggi, questo gioco è anche un capolavoro rispetto a tanti altri esponenti. Nella sua banalità riesce comunque a fare il proprio lavoro, un compitino striminzito per il quale qualcuno potrebbe trovare una nicchia di piacere, ma siamo lontani anni luce da altre perle di Vertigo Games, ed è un peccato vedere sfiorire il mercato della realtà virtuale con lavori che non aiutano il rilancio di questo tipo di esperienze.
Versione Testata: Playstation VR2
Voto
Redazione
The Wizards - Dark Times: Brotherhood
Non saprei dire bene quali siano stati i problemi nello sviluppo di The Wizards - Dark Times: Brotherhood ma sono talmente tanti, nei risultati concreti, che si è persa una buona parte di meriti che questo gioco poteva avere. Ciò che sicuramente spicca, a discapito della media delle produzioni VR, è il motore grafico che apparentemente offre una bellezza estetica generalmente migliore della media delle produzioni VR, come Vertigo Games ci ha abituati, ma complice forse la fretta o problemi di sviluppo, il lavoro di Carbon Studio è approssimativo e un compitino riuscito solo in parte.