The Wolf Among Us Episode 2: Smoke & Mirrors
di
Davide Ottagono
Seppur con un po' di ritardo, non possiamo che dipingerci felici per esserci nuovamente lanciati nel mondo malato delle "Fables" di Willingham. Siamo finalmente al secondo, attesissimo episodio. E "attesissimo", dopo il cliff-hanger di tre mesi fa, é un eufemismo. The Wolf Among Us, nuova saga Telltale, si é lanciato sul mercato digitale in maniera piuttosto silenziosa, privo della pomposità di un nome grosso o già pubblicizzato, ma l'abbiamo ugualmente adorato senza riserve. Ottima sceneggiatura, trama complessa, protagonisti grandiosi e sequenze d'azione degne di Hollywood; l'oscura avventura del detective Bigby é riuscita a cogliere nel segno, tanto a livello di copione quanto a livello d'atmosfera. L'epopea del "Grande Lupo Cattivo" in una Manhattan popolata da personaggi delle fiabe ormai decaduti si é rivelata fin da subito graffiante, carica di phatos e molto matura. Come potevamo non vedere l'ora di averne ancora?
Smoke & Mirrors, questo il nome della "seconda puntata", riprende esattamente da dove eravamo rimasti: con la tragica scoperta del cadavere (o, per essere precisi, della testa) di Biancaneve, collega (e anche qualcosa in più) di Bigby. Sono passate svariate settimane, eppure l'immagine di quella sconvolgente scoperta sui gradini del suo appartamento é ancora impressa nella nostra testa. Bigby é sconvolto, visibilmente provato dalla scomparsa dell'amica, e bastano le azzeccate scelte stilistiche dei primi secondi di gioco a farcelo capire. Telltale é sempre più abile con la macchina da presa digitale, e The Wolf Among Us - ancor più di The Walking Dead - é il punto più alto mai raggiunto dalla software house, in termini registici e di storytelling. Tra l'altro, é anche difficile fare un "overture" di questo episodio evitando spoiler, visto che uno dei più grandi colpi di scena arriva proprio durante il prologo. L'unica cosa che possiamo dirvi é che, in pochi minuti, tutto quello che pensavate di aver capito nel primo episodio verrà rivoltato come un calzino, facendovi perdere ogni certezza. Il caso degli omicidi seriali di Fabletown si apre quindi verso una nuova, inaspettata pista.
Perché alla fine, per chi l'avesse dimenticato, é un serial killer quello che Bigby sta rincorrendo. The Wolf Among Us - principalmente - é un giallo, e come ogni giallo che si rispetti ha alla base un caso contorto e apparentemente senza uscita. In "Faith", l'episodio precedente, la faccenda non aveva fatto altro che complicarsi. Di questo fantomatico assassino non si sa nulla, se non che ama decapitare le proprie vittime (come fosse una sorta di avvertimento) e che se la prende sempre con giovani donne - spesso prostitute - alla pari di un Jack lo Squartatore dei tempi moderni. Al momento non si ha il movente, non si conosce la correlazione tra le vittime (a parte il "mestiere"), e la pista risulta più fredda che mai. Eppure, in un modo o in un altro, Bigby riesce a dare una sorprendente svolta all'indagine. Certo, il caso é tutt'altro che risolto, ma si comincia a vedere una luce in fondo al tunnel.
Smoke & Mirrors calca la mano - forse un po' troppo - sull'aspetto investigativo. Il risultato é un prodotto piuttosto ragionato ed introspettivo, strapieno di dialoghi in cui impelagarsi e prove da raccogliere, ma dal ritmo che potrebbe non piacere a tutti. Prendete tutte le sessioni del capitolo prima in cui non si picchiava qualcuno, e moltiplicatele per due. Smoke & Mirrors é un racconto lento e meno spettacolare, ma non per questo poco interessante, a patto che si riesca a soprassedere sulla mancanza di sequenze più movimentate. Eppure, di momenti memorabili ce ne sono a bizzeffe, così come sono numerosi i nuovi personaggi introdotti. Ad esempio, avremo finalmente l'occasione di conoscere il famigerato Barbablu, un rappresentante della legge davvero poco ortodosso. In più, verranno approfonditi anche i rapporti tra la Bella e la Bestia, andando così a rispondere ad uno dei quesiti rimasti insoluti in precedenza. Forse alcuni di loro avrebbero meritato un po' di spazio in più, Barbablu in primis, che appare e scompare nel giro di dieci minuti.
In linea di massima, é proprio lo "spazio" dedicato un po' a tutto che ci ha lasciato da pensare. Nessuna avventura episodica di Telltale brilla di certo per longevità, ma questa ci é sembrata ancora più breve del solito. Non presentando enigmi di alcun tipo, non possiamo nemmeno salvarla in calcio d'angolo dicendo che il tempo di completamento "dipenderà da giocatore in giocatore". Alla fine, abbiamo portato a termine la storia in meno di un'ora e mezza, circa la metà del tempo che abbiamo impiegato con il predecessore, o con qualunque altro gioco Telltale. Probabilmente, più di qualche pezzo é stato tolto dal progetto iniziale per poter andare incontro ai vari problemi di sviluppo che la casa sta avendo nell'ultimo periodo. Ed é davvero un peccato, perché lo slittamento improvviso di Smoke & Mirrors già non lasciava presagire niente di buono, e ora ci sembra palese come la software house non riesca a gestire più tutti questi progetti in contemporanea.
Per il resto, possiamo dire di essere rimasti piacevolmente colpiti non solo dallo script incalzante, ma anche dall'atmosfera generale, più opprimente e "oscura" che mai. Smoke & Mirrors, così come il suo predecessore, non si fa problemi a mostrare violenza fisica e psicologica senza pari, oltre che gli aspetti più malfamati di quartieri cittadini che potrebbero benissimo essere paragonati ai nostri. A questo giro, The Wolf Among Us non solo mostra cattiveria e sangue a non finire, ma anche scene di tortura, prostitute e spogliarelliste costrette a vendersi per un mese d'affitto in più e inquietanti viaggi nella psiche umana e nelle sue infinite perversioni. Anche a livello sessuale. Smoke & Mirrors tratta quindi tematiche piuttosto coraggiose, completamente opposte a quanto lo stile grafico "cartoon" lasci inizialmente intendere, e ci riesce anche con grande maturità. L'eccelsa recitazione degli attori digitali e dei loro rispettivi doppiatori, poi, é la ciliegina sulla torta.
Smoke & Mirrors, questo il nome della "seconda puntata", riprende esattamente da dove eravamo rimasti: con la tragica scoperta del cadavere (o, per essere precisi, della testa) di Biancaneve, collega (e anche qualcosa in più) di Bigby. Sono passate svariate settimane, eppure l'immagine di quella sconvolgente scoperta sui gradini del suo appartamento é ancora impressa nella nostra testa. Bigby é sconvolto, visibilmente provato dalla scomparsa dell'amica, e bastano le azzeccate scelte stilistiche dei primi secondi di gioco a farcelo capire. Telltale é sempre più abile con la macchina da presa digitale, e The Wolf Among Us - ancor più di The Walking Dead - é il punto più alto mai raggiunto dalla software house, in termini registici e di storytelling. Tra l'altro, é anche difficile fare un "overture" di questo episodio evitando spoiler, visto che uno dei più grandi colpi di scena arriva proprio durante il prologo. L'unica cosa che possiamo dirvi é che, in pochi minuti, tutto quello che pensavate di aver capito nel primo episodio verrà rivoltato come un calzino, facendovi perdere ogni certezza. Il caso degli omicidi seriali di Fabletown si apre quindi verso una nuova, inaspettata pista.
Perché alla fine, per chi l'avesse dimenticato, é un serial killer quello che Bigby sta rincorrendo. The Wolf Among Us - principalmente - é un giallo, e come ogni giallo che si rispetti ha alla base un caso contorto e apparentemente senza uscita. In "Faith", l'episodio precedente, la faccenda non aveva fatto altro che complicarsi. Di questo fantomatico assassino non si sa nulla, se non che ama decapitare le proprie vittime (come fosse una sorta di avvertimento) e che se la prende sempre con giovani donne - spesso prostitute - alla pari di un Jack lo Squartatore dei tempi moderni. Al momento non si ha il movente, non si conosce la correlazione tra le vittime (a parte il "mestiere"), e la pista risulta più fredda che mai. Eppure, in un modo o in un altro, Bigby riesce a dare una sorprendente svolta all'indagine. Certo, il caso é tutt'altro che risolto, ma si comincia a vedere una luce in fondo al tunnel.
Smoke & Mirrors calca la mano - forse un po' troppo - sull'aspetto investigativo. Il risultato é un prodotto piuttosto ragionato ed introspettivo, strapieno di dialoghi in cui impelagarsi e prove da raccogliere, ma dal ritmo che potrebbe non piacere a tutti. Prendete tutte le sessioni del capitolo prima in cui non si picchiava qualcuno, e moltiplicatele per due. Smoke & Mirrors é un racconto lento e meno spettacolare, ma non per questo poco interessante, a patto che si riesca a soprassedere sulla mancanza di sequenze più movimentate. Eppure, di momenti memorabili ce ne sono a bizzeffe, così come sono numerosi i nuovi personaggi introdotti. Ad esempio, avremo finalmente l'occasione di conoscere il famigerato Barbablu, un rappresentante della legge davvero poco ortodosso. In più, verranno approfonditi anche i rapporti tra la Bella e la Bestia, andando così a rispondere ad uno dei quesiti rimasti insoluti in precedenza. Forse alcuni di loro avrebbero meritato un po' di spazio in più, Barbablu in primis, che appare e scompare nel giro di dieci minuti.
In linea di massima, é proprio lo "spazio" dedicato un po' a tutto che ci ha lasciato da pensare. Nessuna avventura episodica di Telltale brilla di certo per longevità, ma questa ci é sembrata ancora più breve del solito. Non presentando enigmi di alcun tipo, non possiamo nemmeno salvarla in calcio d'angolo dicendo che il tempo di completamento "dipenderà da giocatore in giocatore". Alla fine, abbiamo portato a termine la storia in meno di un'ora e mezza, circa la metà del tempo che abbiamo impiegato con il predecessore, o con qualunque altro gioco Telltale. Probabilmente, più di qualche pezzo é stato tolto dal progetto iniziale per poter andare incontro ai vari problemi di sviluppo che la casa sta avendo nell'ultimo periodo. Ed é davvero un peccato, perché lo slittamento improvviso di Smoke & Mirrors già non lasciava presagire niente di buono, e ora ci sembra palese come la software house non riesca a gestire più tutti questi progetti in contemporanea.
Per il resto, possiamo dire di essere rimasti piacevolmente colpiti non solo dallo script incalzante, ma anche dall'atmosfera generale, più opprimente e "oscura" che mai. Smoke & Mirrors, così come il suo predecessore, non si fa problemi a mostrare violenza fisica e psicologica senza pari, oltre che gli aspetti più malfamati di quartieri cittadini che potrebbero benissimo essere paragonati ai nostri. A questo giro, The Wolf Among Us non solo mostra cattiveria e sangue a non finire, ma anche scene di tortura, prostitute e spogliarelliste costrette a vendersi per un mese d'affitto in più e inquietanti viaggi nella psiche umana e nelle sue infinite perversioni. Anche a livello sessuale. Smoke & Mirrors tratta quindi tematiche piuttosto coraggiose, completamente opposte a quanto lo stile grafico "cartoon" lasci inizialmente intendere, e ci riesce anche con grande maturità. L'eccelsa recitazione degli attori digitali e dei loro rispettivi doppiatori, poi, é la ciliegina sulla torta.
The Wolf Among Us Episode 2: Smoke & Mirrors
7
Voto
Redazione
The Wolf Among Us Episode 2: Smoke & Mirrors
Ad esser sinceri, é piuttosto difficile dare un giudizio "giusto" a questo Smoke & Mirrors, soprattutto se vogliamo relazionarlo al suo predecessore. L'Episodio 1 era un prodotto oggettivamente grandioso, bilanciato nel ritmo e appassionante nel racconto. L'Episodio 2 é stato all'altezza? Sì e no. Proprio come ci aspettavamo, ci é piaciuto molto, e fin qui non ci piove. Purtroppo, però, una durata ben inferiore alla media ed un ritmo non propriamente accattivante non gli permettono di toccare le alte vette di Faith. Quindi no, non é all'altezza, ma gli manca poco. Difetti a parte, resta comunque un thriller appassionante, maturo e - ancora una volta - con un bel paio di colpi di scena. Per di più, un ulteriore finale a sorpresa ci lascia desiderosi di mettere le mani sulla terza puntata. Stavolta, magari, sperando di non dover attendere ulteriori tre mesi. Attenzione, fatelo vostro solo se avete una buona padronanza dell'inglese.