The World Ends With You

di Tommaso Alisonno
Neku é un ragazzino di quindici anni che non apprezza la vicinanza dei suoi simili: sempre da solo, preferisce trincerarsi nel suo silenzio, nei suoi modi burberi e nelle sue cuffie piuttosto che soffrire il tradimento di cosiddetti amici. La sua vita cambia radicalmente il giorno in cui si ritrova, senza sapere come ci é arrivato, a Shibuya, il quartiere della moda e dello shopping di Tokyo: prima di riuscire a capire cos'é successo, Neku viene aggredito da degli animali dall'aspetto strano e mostruoso, e solo dopo aver stipulato uno strano “patto” con una ragazza di nome Shiki impara a canalizzare dell'energia psichica nelle sue Pin (spille) in modo da ottenere effetti magici e con questi affrontare i nemici.

In seguito scopre da Shiki di essere intrappolato in uno strano “gioco” in cui dei cacciatori noti come Reapers (mietitori) assegnano delle missioni alle coppie di giocatori, e la pena per il fallimento é la totale cancellazione, ossia la morte. Neku ancora non sa che il gioco si farà ben presto duro e mortale a prescindere...


Sviluppato dallo stesso team che ha dato vita ai due Kingdom Hearts, con a capo Tetsuya Nomura, The World Ends With You costituisce la sfida che Sqare-Enix lancia alle peculiarità offerte dalla console portatile di casa Nintendo. Si tratta di un JRPG, ossia di un gioco di ruolo “alla giapponese”, in cui ci troveremo impegnati a vivere le avventure di Neku e del suo occasionale compagno di squadra, sia esso la simpatica Shiki che incontrerà all'inizio, oppure l'enigmatico Joshua o l'irruento Beat con cui in seguito si troverà a dover collaborare.

La prima caratteristica interessante del titolo risiede nella necessità di imparare ad utilizzare simultaneamente entrambi i personaggi: durante i combattimenti, infatti, i due saranno separati nei due schermi e dovranno affrontare i nemici con sistemi differenti.
Prendiamo per primo in esame Neku: il protagonista non ha alcuna abilità naturale di combattimento, ma é in grado come già detto di utilizzare le Pin per ottenere effetti sovrannaturali, siano essi la creazione temporanea di lame d'energia o veri e propri proiettili magici, fino a terremoti, piogge di fulmini, o ancora telecinesi con cui scagliare automobili e ostacoli contro il nemico.

Qualsiasi comando sarà a lui impartito nello schermo inferiore tramite lo stilo: per muoverlo ed effettuare schivate sarà infatti necessario “afferrarlo e trascinarlo”, mentre per attivare i poteri delle Pin saranno necessarie altri tipi di azione, ovviamente differenti a seconda della pin (alcune, addirittura, prevedono di soffiare o urlare sul microfono per essere attivate). Fatta eccezione per quelle “sempre attive” (ad esempio quelle che immunizzano da particolari forme di attacco, come la paralisi), le Pin avranno sempre un numero di usi limitato, terminato il quale necessiteranno di qualche secondo di ricarica prima di poter essere nuovamente attivate: rimane palese il fatto che quali Pin utilizzare e quale strategia di gioco adottare per valorizzarle al meglio starà unicamente a voi. L'unica cosa certa é che con l'uso le Pin guadagneranno “punti” e diverranno pertanto più potenti, e talvolta potranno anche evolversi in nuove Pin dagli effetti e i modi d'uso similari ma sostanzialmente più devastanti...

Per quanto riguarda il gregario, confinato nello schermo superiore, potremo controllarlo mediante la croce direzionale o, per i mancini, i tasti frontali. I controlli sono comunque piuttosto schematici, non essendo previsto il movimento: si tratterà infatti solo di decidere in quale direzione (destra o sinistra) svolgere i propri attacchi, facendo così comparire uno schema di frecce che indicano le possibili mosse. Di norma sarà più che sufficiente premere consecutivamente la direzione scelta, ma deviare “dalla via principale” sarà utile qualora vogliate accumulare le icone necessarie per attivare la mossa speciale di coppia (non disponibile da subito). Ulteriori controlli, da utilizzare prima di iniziare una combo, sono la schivata (verso il basso) ed il salto (verso l'alto).

Shibuya, l'arena dove si svolge tutta la vicenda, come già detto é il tempo del trendy di Tokyo: nel gioco questo fatto si identifica sottoforma di bonus o penalità che il vostro equipaggiamento otterrà a seconda di cosa é più di moda nella strada o nel vicolo in cui vi trovate in quel momento. Ecco pertanto che una Pin o un capo di abbigliamento che garantisce ottimi bonus presso il 104building può diventare molto più debole allo Scrumble Crossing. Non disperate, però: la moda é una creatura bizzarra e selvaggia che si adatta alla legge della richiesta, e pertanto si adegua a ciò che viene considerato più “cool” dalla gente.



Tradotto in soldoni, questo significa che potrete influenzare la moda di un quartiere semplicemente continuando ad utilizzare Pin ed equipaggiamento di uno specifico marchio, in modo da renderlo più gradito e blasonato. Maniacale? Forse, ma sicuramente vi consente di costruirvi il vostro deck privato di Pin come meglio credete e fare in modo che questi rendano al 200% in tutta la città: decisamente un bel vantaggio contro i boss!

Per la realizzazione grafica gli sviluppatori hanno scelto di affidarsi alla stabilità, flessibilità, leggerezza e chiarezza del 2D, con un'impostazione in stile manga: su fondali fissi (scorrono nelle quattro direzioni) che ricreano le zone del quartiere si muovono pertanto gli sprite dei personaggi e, durante le battaglia, dei mostri. L'impatto é gradevole e fluido, ed anche se a volte avvicinandosi alla “camera” gli sprite tendono a sgranare ed a “sparare pixel”, in generale il risultato é ottimo. Soprattutto durante i combattimenti il gioco dà il meglio di sé, evitando i rallentamenti persino al moltiplicarsi degli effetti speciali delle Pin e degli attacchi nemici (e soprattutto negli scontri boss questi si susseguiranno implacabili).

I dialoghi sono realizzati sottoforma di fumetto, e quindi non particolarmente animati, ma saranno comunque numerose le espressioni disponibili e sapranno tenerci facilmente compagnia. Purtroppo manca una traduzione capillare e saremo costretti a fare i conti con un Inglese molto “americanizzato” ricco di termini e contrazioni gergali non sempre immediati. Il sonoro é altresì ben realizzato: l'elenco dei brani musicali é piuttosto polposo, e per mantenere la varietà ne sono presenti diversi anche solo per il combattimento standard, cosicché quando ne concatenerete tre o quattro non verranno mai a nausea. Alcune battute dei dialoghi e dei filmati, oltre che molti scambi durante i combattimenti, sono anche doppiati in ottima qualità.

Per quanto riguarda il gameplay, lo scoglio più grosso é probabilmente quello di prendere confidenza con il sistema di combattimento simultaneo stili-tastiera, soprattutto considerando il fatto che l'azione avviene in tempo reale su entrambi gli schermi. Oltretutto, i nemici saranno spesso talmente numerosi e aggressivi che più che di un Battle System “frenetico” possiamo parlare di uno veramente “caotico”. In linea di massima é probabilmente saggio dedicarsi principalmente a Neku ed allo stilo, mentre per quanto riguarda il gregario nella maggior parte delle situazioni sarà sufficiente “pestare” ripetutamente nella stessa direzione, gettandogli l'occhio di tanto in tanto giusto per assicurarsi di non star premendo a vuoto.

La maggior parte dei nemici può essere affrontata in scioltezza così, e giusto contro i boss sarà necessaria un minimo di attenzione in più; un'alternativa interessante, anche se un po' scomoda, é quella di giocare con l'ausilio di un partner, così che mentre uno dei due gestisce lo stilo l'altro può dedicare tutta la sua attenzione al gregario.

Arrivati al giusto compromesso con questo sistema così peculiare, e superato il primo momento di smarrimento relativo all'ambientazione, al suo stile “Trendy” ed ai suoi segreti, si schiude la vera e propria esperienza di gioco e ci si accorge di essere al cospetto di un titolo massiccio: la trama é piuttosto interessante (per quanto ricordi neanche troppo alla lontana diversi Manga, tra cui Gantz e Death Note), l'intreccio cela parecchi retroscena e molti personaggi hanno qualcosa da nascondere, incluso forse lo stesso Neku.

Forse é possibile giungere alla conclusione in tempi record se si decide di seguire solo la trama e si corre da una parte all'altra senza fermarsi mai a svolgere combattimenti non necessari, ed in questo caso il gioco probabilmente non arriva alle dieci ore, ma la vera esperienza di gioco é quella in cui si esaminano attentamente tutte le zone in tutti i capitoli, alla ricerca di mostri mai affrontati e delle Pin che lasciano cadere una volta sconfitti, nonché di avversari speciali (simpaticissimi i porcellini salvadanaio), a cui si aggiunge lo shopping nei negozi e la ricerca dell'accostamento giusto di abiti ed equipaggiamento. Persino il cibo andrà tenuto d'occhio!

L'esperienza di gioco, inoltre, non finisce neppure quando si spegne il DS: le Pin equipaggiate continueranno infatti ad accumulare lentamente esperienza, cosicché se non giocate per qualche ora, o qualche giorno, ne avrete comunque un tornaconto. A tutto questo si aggiunge il simpatico sottogioco del Tin Pin Slammer, disponibile anche per il MultiPlayer wireless. Concludendo, the World End With You risulta essere un gioco veramente godibile, divertente, flessibile ed “accalappiante”: un vero JRPG adatto tanto a neofiti quanto ad appassionati che vince a pieni voti la sua sfida all'innovazione richiesta dalla piattaforma portatile Nintendo.

BOX: TIN PIN SLAMMER
Il sottogioco delle Pin consiste in una versione riveduta e corretta del più classico gioco delle biglie. Si tratterà fondamentalmente di scagliare la propria Pin sul piano di gioco nel tentativo di impattare quella avversaria e mandarla fuori, facendo attenzione naturalmente a non “lisciare” il colpo e finire fuori da soli come delle pere cotte. Inoltre, sarà possibile attivare quattro differenti mosse speciali in modo da ottenere dei temporanei vantaggi, come l'immobilità o la possibilità di stordire l'avversario. La quantità di mosse speciali disponibili varierà a seconda delle Pin equipaggiate, rendendone alcune più adatte di altre al gioco (non necessariamente quelle più potenti in battaglia, ovviamente).