The World Ends With You: Final Mix
The World Ends With You è uno di quei titoli poco conosciuti e spesso definiti come dei classici delle rispettive piattaforme ed epoche. Rilasciato inizialmente per Nintendo DS nel 2008, si tratta di un RPG decisamente tanto atipico quanto dotato di un pubblico affezionato -nonostante un solo port mobile e nessun seguito o prequel ad espandere lore o IP. Il port su Switch realizzato da Nintendo parte con l’ambizioso obiettivo di rispolverare questo titolo unico e proporre ad una nuova generazione di giocatore. Dopo una decade precisa, TWEWY è ancora un titolo che vale la pena giocare?
TWEWY è, come già accennato, un titolo che si distingue per la proprtia unicità e per una storia capace di prendere pieghe drammatiche ed inaspettate. Il protagonista, Neku, è un teenager scontroso e solitario che si sveglia senza preavviso nel mezzo di una Shibuya parallela, in cui sia lui che un cast di variegati personaggi si muovono non percepiti fra folle oceaniche, vicoli tappezzati di street art e famosi landmark della zona come la statua di Hachiko. Senza memoria, Neku viene costretto a partecipare al The Game -una caccia al tesoro urbana della durata di sette giorni. Il premio? Il ritorno alla propria vita: sia Neku che gli altri partecipanti, infatti, sono già morti, e il The Game la loro unica possibilità di ottenere una seconda chance.
Nel proseguire attraverso i giorni del The Game, Neku e gli altri protagonisti si muovono attraverso una Shibuya underground e degradata, compiendo missioni apparentemente prive di senso per non essere “cancellati” dai Reaper (arbitri e ideatori del gioco), affrontando nel contempo orde di mostri a metà strada fra tatuaggi tribali e graffiti, denominati “Noise”.
Shibuya è spesso considerata uno dei palcoscenici della street fashion e street art mondiale, e TWEWY coglie il setting al balzo con una moltitudine di meccaniche e sottosistemi. Poteri ed equip sono, rispettivamente, spille decorative e capi firmati di abbigliamento, in cui le diverse marche (e le rispettive interazioni) rappresentano il sistema di forze/debolezze elementali del gioco -con ogni pezzo recante un prerequisito minimo di “Coraggio” per essere indossato in tutta la sua eccentricità.
La stessa attenzione allo stile e all’estetica dell'ambientazione si rispecchia nel comparto grafico e sonoro di TWEWY. Gli asset grafici hanno subito un corposo lifting dalla versione DS, con la maggior parte dei modelli completamente ridisegnati in alta definizione. La colonna sonora, in particolare, dimostra di essere capace entrare nella testa del giocatore anche a dieci anni di distanza.
Se dal lato puramente tecnico The World Ends With You: Final Remix si vende come un remake di discreto livello, lo stesso non si può dire per quanto riguarda gameplay e usabilità. Il titolo, nella sua versione originale totalmente basato sul pieno uso delle funzionalità del DS (dove, ad esempio, i due schermi erano dedicate ad altrettante battaglie da gestire in contemporanea, con controlli touch ed analogici), arriva invece su Switch come porting della versione mobile: condensato per l’uso di un solo schermo, con ben poche migliorie.
In Final Remix, le battaglie si svolgono come già accennato su un singolo schermo, lasciando al giocatore il controllo del solo Neku. In modalità portatile, i controlli avvengono attraverso il touchscreen -ove l'input a tocco viene usato sia per muovere Neku sul campo di battaglia che per tracciare le varie forme e azioni necessarie ad utilizzare i poteri delle spille. Una spilla, ad esempio, può richiedere il semplice toccare un nemico per effettuare un attacco come il lancio di un proiettile -mentre un’altra può richiedere di premere e trascinare per lasciare una scia fi cuoco, o di tracciare dei cerchi attorno a Neku per creare uno scudo protettivo. I partner, precedentemente controllati attraverso i pulsanti analogici, sono ora invece dei semplici poteri summon a se stanti, da attivare con diverse metodologie.
Il tutto, purtroppo, regala un'esperienza molto deludente. Probabilmente qualcosa è andato perso nella transizione da DS a Switch -primo per tutte il pilastro dell’usabilità. Se il gameplay di TWEWY era in origine completamente incentrato sull'uso dei due schermi e su di un touch screen come quello del DS (accompagnato dalla precisione del pennino a punta), su Switch i controlli di Final Mix soffrono tantissimo l’assurdo rifiuto di ogni forma di controllo analogico -sostituito dalla necessità di premere, trascinare e disegnare forme precise con le dita, già goffamente impegnate ad impugnare l’intera Switch (invalidando, insomma, il valore aggiunto della portabilità tipica della nuova console Nintendo).
Final Remix offre anche una seconda modalità, per chi preferisca utilizzare la Switch in modalità docking e collegata alla televisione. Questo secondo setup di controlli utilizza un Joycon diretto verso lo schermo come puntatore per il controllo di Neku, con alcuni dei bottoni utilizzati per il reset della posizione ed altri usi minori. Le battaglie in TWEWY, tuttavia, richiedono una notevole dose di precisione nel tracciamento dei simboli, e l’uso del Joycon è semplicemente un esercizio di frustrazione -ed è, nel migliore dei casi, da considerarsi un vero e proprio handicap ad esclusivo utilizzo dei giocatori più intraprendenti o esperti.
Il tutto si rivela, fondamentalmente, una assurda ed immotivata complicazione -specialmente considerando come il gioco, nel suo gameplay più basilare, era e rimane composto da una miriade di sistemi e sotto meccaniche incredibilmente fluide e ben collegate fra loro (come ad esempio il completo controllo del livello di difficoltà di gioco, o la gestione di handicap sul livello totale di Neku in cambio di un drop rate maggiore di soldi e oggetti a fine battaglia).
Per quanto riguarda eventuali migliori ed extra presenti in Final Mix, il titolo non si discosta dall’approccio originale di TWEWY: la trama principale lascia molte domande in sospeso, che il giocatore è libero di risolvere affrontando missioni nascoste chiamate Extra Reports. La maggior parte dei contenuti end-game è una nettamente una spanna sopra il resto del gioco per quanto riguarda la difficoltà, e la ricerca degli oggetti necessari a proseguire negli Extra Reports al 90% costituita da grinding.
Final Mix estende il concetto degli handicap di gioco grazie allo scenario aggiuntivo A New Day, in inseguire nuovi pezzi di storia e affrontare una nuova categoria di sfide basate sull affrontare combattimenti sotto effetto di varie maledizioni e debuff (come una barra della vita in costante diminuzione, o dei nemici capaci di moltiplicarsi se non sconfitti in fretta). Si tratta, riassumendo, di una rielaborazione di contenuti già presenti e del tutto ininfluente alla progressione nel gioco base.
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Redazione