Theatrhythm: Final Fantasy

di Tommaso Alisonno
In questa modalità le caratteristiche e le abilità dei personaggi hanno una forte valenza: per ogni comando riuscito, infatti, il mostro subirà danni, mentre viceversa ogni errore danneggerà il party. Lo scopo é pertanto quello di cercare di abbattere il maggior numero di mostri possibile, e possibilmente i Boss, entro la fine del brano, in modo da ottenere premi extra. Va da sé che personaggi più “pompati” possono infliggere danni maggiori e sopportare più botte (ossia più errori), oltre che avere a disposizione un maggior numero di abilità, alcune delle quali si attivano effettuando un certo tot di azioni corrette consecutive o complessive. Certo, la coordinazione e il ritmo del giocatore sono ancora fondamentali, ma é ardua buttare giù Sephiroth con personaggi del secondo livello...

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La realizzazione tecnica di Theatrhythm Final Fantasy é di duplice natura. L'aspetto grafico é piuttosto carino, ma anche altrettanto semplice: tutti i personaggi e i mostri sono realizzati con uno stile super-deformed simpatico e scanzonato, ma gli unici elementi in 3D che danno un minimo di senso allo schermo superiore sono i fondali dei FMS; in tutti gli altri casi, la stereoscopia é utilizzata esclusivamente per creare un “distacco” tra le icone di comando e l'azione sottostante - se ne può insomma fare a meno senza danneggiare particolarmente l'aspetto grafico. Il risultato é comunque gradevole, leggero e soprattutto - fondamentale per il concept di gioco - fluido e perfettamente sincronizzato con la musica.

Discorso certamente più entusiasta per quanto concerne il lato audio, il quale naturalmente costituisce uno degli elementi di forza del titolo, se non il principale. Stiamo parlando delle musiche più famose di 25 anni di Final Fantasy, Signori: era lecito aspettarsi niente di meno di un capolavoro di colonna sonora! Certo: a riascoltare le musiche dell'epoca 8-Bit non può non manifestarsi un sorriso, ma questo é spesso accompagnato da una “lacrimuccia” se le si é adorate a loro tempo; ed anche quando non é così, é sufficiente giocare queste musiche “datate” appena un paio di volte perché ci entrino nel sangue come le più recenti. Inutile soffermarsi oltre su questo parametro: sarebbe l'inutile ripetizione di un concetto già espresso, ossia che la colonna sonora é un capolavoro!


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E fortunatamente non stiamo parlando neppure di una tracklist contenuta, tutt'altro: anche soltanto in modalità “serie” é presente un EMS, un FMS e un BMS per ciascun FF dal primo al XIII (quindi 39 tracce), più l'opening e l'ending che fungono da “livelli bonus” per accumulare ulteriori punti Rhythmia. A questi si aggiungono tutte le altre tracce da sbloccare, con un totale che si aggira introno alla cinquantina di pezzi; se poi si considera che ciascun pezzo può essere giocato su tre livelli di difficoltà da sbloccare singolarmente e che é inoltre possibile affrontarli in modalità “stoica” (ossia disattivando tutte le abilità dei personaggi), il risultato é di 300 prove differenti - più la possibilità di acquistare altre tracce sottoforma di DLC.

Certo, bisogna ammettere che la “Storia” introdotta non ha assolutamente nessuna profondità: molto semplicemente, lo scopo del giocatore é quello di accumulare i punti Rhythmia necessari per “rivitalizzare” il cristallo del Ritmo indebolito dall'eterna lotta tra Cosmos e Chaos, il ché si configura nel giocare le 13 modalità Serie per poi affrontare il livello speciale di Chaos. Ovviamente non é su questo elemento che si basa la longevità del gioco, quanto sul desiderio di ripetere le varie prove cercando di ottenere risultati migliori, sulla necessità di potenziare i personaggi per migliorare stats e abilità, sulla voglia di sbloccare i personaggi nascosti e, soprattutto, di accedere a nuove tracce, non ultime le difficili Dark Note della Chaos Shrine.

Insomma: Theatrhythm Final Fantasy é certamente un tributo, una celebrazione, un omaggio e un titolo dal sapore prettamente commerciale - qualcosa, insomma, destinato principalmente ai fan, e più sfegatati questi sono e meglio é. Ma a monte di questo é comunque un rhythm-game ottimamente realizzato, ricco di brani splendidi e dalla longevità più che robusta, tra l'altro enfatizzata dalla possibilità di affrontare determinate prove in Multiplayer ad-hoc fino in quattro o di scambiare elementi tramite StreetPass. É un gioco divertente ed accalappiante che i fan di Final Fantasy non possono lasciarsi sfuggire e a cui anche gli altri dovrebbero dare una possibilità.
Felice Anniversario, Final Fantasy!

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