Theme Park
di
Marco Del Bianco
La Touch Generetion, così come l'hanno voluta chiamare i guru del marketing della Nintendo, è in continua crescita. Noi ci limiteremo a dire che ormai una discreta fetta dei possessori di Ds ha un'età adulta. Questo fa sì che a fianco dei titoli come Pokemon e affini, se ne stiano affacciando sul mercato un numero sempre maggiore dotati di un certo spessore.
I manageriali fanno sicuramente parte di questa schiera e Theme Park è un titolo storico del genere che oggi possiamo provare anche sul portatile Nintendo.
Il vostro compito è praticamente quello di costruire e gestire un parco divertimenti. Inizialmente sarà poco più che un parco giochi ma, se dimostrerete uno spiccato spirito imprenditoriale, presto vi ritroverete fra le mani una struttura da far impallidire Gardaland e Mirabilandia.
Gli inizi sono sempre difficili, così il vostro primo approccio al mondo dell'intrattenimento sarà seguito passo passo da un personaggio, a scelta fra quattro con caratteristiche diverse, che vi guiderà attraverso le funzioni di base che compongono una partita di Theme Park. Dopo questo breve tutorial sarete finalmente pronti a muovere i primi passi.
Potrete scegliere se intraprendere una partita libera, scegliendo sempre e comunque il livello di difficoltà e l'ambientazione, che influenza le caratteristiche della partita.
Andando a esaminare gli elementi cardine del gioco, non si può che partire dalle attrazioni vere e proprie. Inizialmente saranno veramente banali; il castello gonfiabile che avrete inizialmente appare quasi patetico, ma con la crescita dei visitatori e della vostra fama ne avrete sempre di più affascinanti. Importantissima in questa fase la sezione di ricerca e sviluppo: investendo in essa i vostri profitti avrete meraviglie sempre nuove e sempre più emozionanti da offrire. Non dovrete però soltanto costruirne a più non posso ma anche gestirle con cura. Dovrete decidere con che intensità sfruttarle, se utilizzarle sempre al massimo della capienza e pure la velocità a cui farle andare. Se infatti alcuni visitatori amano le scariche di adrenalina, altri potrebbero desiderare corse più tranquille e segnalarvi il loro disappunto lasciando simpatici rigurgiti in giro.
In un parco divertimenti però non ci sono solo le sfavillanti attrazioni ma ci sono pure una miriade di piccole attività da seguire. Ci possono essere i punti di ristoro o i negozi di souvenir, tutti con i loro parametri di gestione da curare, ma anche le struttura più di base come i vialetti, i servizi igienici e la cura del verde. Nulla deve essere lasciato al caso poiché ogni minimo elemento, anche la segnaletica all'interno del parco o le possibilità di vincita al tiro al bersaglio possono avere effetti tangibili sull'evolversi della partita.
Non bisogna dimenticarsi poi della forza lavoro. Per la vostra equipe dovrete assumere operai della manutenzione e delle pulizie, servizio d'ordine e intrattenitori. Se inizialmente la cosa appare agevole, col crescere delle dimensioni del parco le cose si complicheranno parecchio.
Per capire meglio come indirizzare il lavoro avrete, oltre al vostro intuito e all'analisi dei dati statistici, due validi aiuti. Il primo sarà il vostro tutor che, una volta terminato di insegnarvi i rudimenti pratici per la gestione del parco, non mancherà di darvi altri consigli (per esempio sulle manutenzioni da fare o sul prezzo d'ingresso da adeguare). Le altre indicazioni arriveranno invece direttamente dai vostri visitatori che, attraverso dialoghi a fumetti, vi comunicheranno volta per volta i loro bisogni primari. Saprete così se hanno fame, sete, se si annoiano o se sono arrabbiati per le lunghe code.
I controlli, grazie al touch screen, sono immediati e intuitivi. Solamente lo scrolling dello schermo è lasciato alla croce direzionale (o ai quattro tasti nel caso siate mancini). A seconda dei momenti di gioco lo schermo superiore e quello inferiore si scambieranno, per consentirvi di avere sempre sul touch screen la sezione sulla quale dovrete operare. Su uno schermo ci sarà comunque sempre la visuale dell'area del parco sulla quale state operando, sull'altro di volta in volta ci potranno essere la mappa, le opzioni a disposizione o i dati statistici. Nel complesso un sistema di visualizzazione e controllo molto chiaro, versatile e decisamente ben riuscito.
Inevitabile il confronto tra questa conversione e l'originale per Pc. Il risultato è decisamente lusinghiero. I possessori di Nintendo Ds non noteranno la differenza in quanto praticamente nulla è stato sacrificato. In più l'ottimo utilizzo dei due schermi e del sistema di controlli tramite pennino garantiscono un'esperienza di gioco molto immediata e coinvolgente.
I manageriali fanno sicuramente parte di questa schiera e Theme Park è un titolo storico del genere che oggi possiamo provare anche sul portatile Nintendo.
Il vostro compito è praticamente quello di costruire e gestire un parco divertimenti. Inizialmente sarà poco più che un parco giochi ma, se dimostrerete uno spiccato spirito imprenditoriale, presto vi ritroverete fra le mani una struttura da far impallidire Gardaland e Mirabilandia.
Gli inizi sono sempre difficili, così il vostro primo approccio al mondo dell'intrattenimento sarà seguito passo passo da un personaggio, a scelta fra quattro con caratteristiche diverse, che vi guiderà attraverso le funzioni di base che compongono una partita di Theme Park. Dopo questo breve tutorial sarete finalmente pronti a muovere i primi passi.
Potrete scegliere se intraprendere una partita libera, scegliendo sempre e comunque il livello di difficoltà e l'ambientazione, che influenza le caratteristiche della partita.
Andando a esaminare gli elementi cardine del gioco, non si può che partire dalle attrazioni vere e proprie. Inizialmente saranno veramente banali; il castello gonfiabile che avrete inizialmente appare quasi patetico, ma con la crescita dei visitatori e della vostra fama ne avrete sempre di più affascinanti. Importantissima in questa fase la sezione di ricerca e sviluppo: investendo in essa i vostri profitti avrete meraviglie sempre nuove e sempre più emozionanti da offrire. Non dovrete però soltanto costruirne a più non posso ma anche gestirle con cura. Dovrete decidere con che intensità sfruttarle, se utilizzarle sempre al massimo della capienza e pure la velocità a cui farle andare. Se infatti alcuni visitatori amano le scariche di adrenalina, altri potrebbero desiderare corse più tranquille e segnalarvi il loro disappunto lasciando simpatici rigurgiti in giro.
In un parco divertimenti però non ci sono solo le sfavillanti attrazioni ma ci sono pure una miriade di piccole attività da seguire. Ci possono essere i punti di ristoro o i negozi di souvenir, tutti con i loro parametri di gestione da curare, ma anche le struttura più di base come i vialetti, i servizi igienici e la cura del verde. Nulla deve essere lasciato al caso poiché ogni minimo elemento, anche la segnaletica all'interno del parco o le possibilità di vincita al tiro al bersaglio possono avere effetti tangibili sull'evolversi della partita.
Non bisogna dimenticarsi poi della forza lavoro. Per la vostra equipe dovrete assumere operai della manutenzione e delle pulizie, servizio d'ordine e intrattenitori. Se inizialmente la cosa appare agevole, col crescere delle dimensioni del parco le cose si complicheranno parecchio.
Per capire meglio come indirizzare il lavoro avrete, oltre al vostro intuito e all'analisi dei dati statistici, due validi aiuti. Il primo sarà il vostro tutor che, una volta terminato di insegnarvi i rudimenti pratici per la gestione del parco, non mancherà di darvi altri consigli (per esempio sulle manutenzioni da fare o sul prezzo d'ingresso da adeguare). Le altre indicazioni arriveranno invece direttamente dai vostri visitatori che, attraverso dialoghi a fumetti, vi comunicheranno volta per volta i loro bisogni primari. Saprete così se hanno fame, sete, se si annoiano o se sono arrabbiati per le lunghe code.
I controlli, grazie al touch screen, sono immediati e intuitivi. Solamente lo scrolling dello schermo è lasciato alla croce direzionale (o ai quattro tasti nel caso siate mancini). A seconda dei momenti di gioco lo schermo superiore e quello inferiore si scambieranno, per consentirvi di avere sempre sul touch screen la sezione sulla quale dovrete operare. Su uno schermo ci sarà comunque sempre la visuale dell'area del parco sulla quale state operando, sull'altro di volta in volta ci potranno essere la mappa, le opzioni a disposizione o i dati statistici. Nel complesso un sistema di visualizzazione e controllo molto chiaro, versatile e decisamente ben riuscito.
Inevitabile il confronto tra questa conversione e l'originale per Pc. Il risultato è decisamente lusinghiero. I possessori di Nintendo Ds non noteranno la differenza in quanto praticamente nulla è stato sacrificato. In più l'ottimo utilizzo dei due schermi e del sistema di controlli tramite pennino garantiscono un'esperienza di gioco molto immediata e coinvolgente.
Theme Park
7.5
Voto
Redazione
Theme Park
Un classico manageriale per Pc approda sul Nintendo Ds e lo fa nel migliore dei modi. Theme Park è un titolo di qualche anno fa che con il suo mix di immediatezza e prodondità ben si presta alla conversione per il portatile della Grande Enne. Lo stile fumettoso e un po' grottesco della grafica, potrebbe far pensare a un titolo tutto sommato indirizzato ai più giovani ma chi già lo conosce sa che le variabili in gioco sono molteplici e concatenate, garantendo una sfida stimolante e ore e ore di divertimento. I controlli, grazie a un sapiente uso dei due schermi e dei controlli tramite pennino, sono decisamente ben riusciti e dopo pochi minuti avrete già la sensazione di avere tutto sotto controllo. Il numero di sfide a disposizione è discreto e vi terrà impegnati per diverso tempo, anche se alla lunga si potrebbe avvertire una certa mancanza di varietà. Comunque un titolo fortemente indicato per gli appassionati del genere.