Theocracy

Theocracy
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Il tentativo dei ragazzi della Philos riesce comunque, nonostante l'abbuffata di strategici subita dal mercato in questi ultimi anni, a proporsi non senza atmosfera e cura dei dettagli
Iniziamo subito col dire che quanti di voi si aspettano uno struttura in campagne lineari suddivise in missioni altrettanto lineari avrà di che ricredersi. Theocracy presenta infatti due distinte narrazioni: una, suddivisa in otto "storie", che potremmo considerare come delle missioni aggiuntive, ed un'altra, chiamata "profezia", che srotolerà in unico filo narrativo la storia del nostro popolo, dalle origini all'eventuale (e sperata) cacciata dei conquistadores. Il tutto, volendo, é preceduto da un più che esaustivo tutorial localizzato in Italiano, ed inframmezzato da briefing, narrazioni e filmati di intermezzo di discreta fattura. Lo scorrere del tempo, inoltre, si stacca decisamente dai canoni del genere: nella schermata principale, infatti, il tempo é praticamente congelato, permettendoci maggior ponderatezza nelle scelte e togliendo quindi qualunque elemento di frenesia fosse possibile rintracciare nel genere. Soltanto da un'altra schermata, quella riassuntiva della regione, é possibile far avanzare il tempo, per di più alla velocità che preferiamo. Così facendo il gioco sembra un misto di tempo reale e turni, in cui prendiamo le nostre scelte a tempo bloccato, e osserviamo soltanto dopo la reazione degli avversari gestiti dalla CPU. Detta così sembra che il concetto stesso di strategico real-time sia stato snaturato; in realtà si tratta di una piccola differenza, che basta però a differenziare lo stile di gioco da adottare in Theocracy da quello classico cui siamo abituati
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L'allevamento dei lama è importantissimo per l'economia azteca

Finito il capitolo dei pregi, andiamo adesso ad osservare cosa ci sta dall'altro lato della medaglia..
Innanzitutto, nonostante l'impegno dei programmatori ed il lungo periodo di gestazione del titolo, sembra che le routine di intelligenza artificiale siano state nettamente trascurate; e purtroppo é una cosa della quale ci si rende subito conto, e che rende drammatica la gestione di un esercito anche minimo. Anzi, é proprio questa impossibilità di gestire correttamente il potenziale delle proprie armate che porta il giocatore "tipo" (ammesso che ne esista uno) a puntare subito alle dimensioni del proprio esercito, snaturando quello che vorrebbe essere il cuore di ogni strategico, cioé la tattica militare. La frustrazione nel vedere ogni strategia regolarmente disattesa dalle nostre baldanzose squadre di rimbecilliti ci ha portato ahimé sempre più spesso a scegliere la soluzione drastica per eccellenza, e fortunatamente implementata dai programmatori stessi, cioé: simula la battaglia e dammi subito il risultato. Come si dice in questi casi, "peccato, sarà per la prossima volta", sempre ammesso che la prossima volta non saremo già stati tutti precocemente travolti da un ciclone chiamato Warcraft III...
Theocracy
7.5

Voto

Redazione

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Theocracy

Theocracy si presenta molto bene, e si lascia giocare con piacere. Il merito è soprattutto della grafica molto bella e delle scelte azzeccatissime riguardo a trama, atmosfera e riferimenti storici. La piacevole interfaccia rende inoltre questo gioco consigliato a chi cerca un titolo "user friendly" per scoprire il fantastico mondo degli strategici. Un problema svetta su tutto, ed è sicuramente l'intelligenza artificiale perfettibile e frustrante. Scegliendo invece di far simulare le battaglie al computer tutto si riaggiusta, ma lo spessore tattico va praticamente a farsi benedire. Che dire? Bello da vedere e facile da giocare, ma decisamente troppo poco per i maniaci del genere.