Thief Deadly Shadows

Thief Deadly Shadows
di
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Thief Deadly Shadows

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IL PROGETTO OSCURO


Fine 1998: gli stealth game su PC non si sapeva ancora bene cosa fossero (Snake era scivolato soltanto sulla Playstation), quando dall'oscurità (e proprio il caso di dirlo) spuntò fuori Thief: the Dark Project. Pietra miliare: un fps in cui il nemico non andava più affrontato a viso aperto, ma anzi, se possibile, evitato, ingannato, derubato e, solo in casi eccezionali, eliminato. Aggiungete un'atmosfera tagliabile a fette con il coltello, delle missioni ben strutturate, una trama ben congegnata e otterrete una mini rivoluzione. E pazienza se l'aspetto tecnico della realizzazione non si attestava sugli stessi livelli... Passarono due anni e il ladro tornò con Thief: the Metal Age, ufficialmente un sequel, ma in realtà poco più che un data disk: missioni disegnate anche meglio, ma trama impoverita. Nel 2004 arriva il nuovo capitolo della saga: gioco da acquistare ad occhi chiusi o qualcuno vorrà derubarci dei nostri soldi?

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L'ETA' DEL METALLO


I personaggi sono sostanzialmente gli stessi dei capitoli precedenti: voi impersonate Garrett, il re dei ladri, un antieroe capace di scivolare silenziosamente nell'ombra, mimetizzarsi perfettamente nell'ambiente, scassinare qualsiasi serratura e, se occorre, dare la pace eterna a una persona senza che neanche se ne accorga. Le sue caratteristiche innate sono state amplificate dall'addestramento svolto durante la sua permanenza nella setta dei Custodi: costoro, guidati dal libro delle profezie di cui Garrett è la figura centrale, tirano segretamente le fila di tutto ciò che accade in città. Ma la loro attività di burattinai non piacque a Garrett che, ben presto, tornò a fare il semplice ladro di strada, incurante del destino che lo attendeva... Tuttavia sappiamo tutti che il destino è ben difficile da governare, perciò le strade di Garrett e dei Custodi si incrociano nuovamente in questo capitolo. Sullo sfondo abbiamo la città, una metropoli medievale caotica e buia, lacerata da lotte intestine tra le due più importanti fazioni: gli Hammeriti, fanatici adoratori del Costruttore che impongono ai cittadini la loro volontà con la violenza, e i Pagani, primitivi seguaci dell'Impostore devoti alla natura e al caos. Lo svolgersi delle missioni vi porterà ad avere contatti con questi gruppi di cui, a seconda delle vostre azioni, potrete diventare alleati o ostili... In realtà non voglio svelarvi la trama per non rovinarvi il divertimento; sappiate, comunque, che, ancora una volta, Garrett si troverà immischiato in una faccenda più grande di lui...

Come già detto il nostro ladro possiede abilità particolari: tra le più importanti ricordiamo la capacità di nascondersi nell'ombra in maniera da diventare introvabile per qualsiasi individuo (un indicatore mostrerà l'efficacia della mimetizzazione), l'arte di camminare in maniera silenziosa (utilissima per sgusciare alle spalle degli avversari senza farsi sorprendere) e la maestria nello scassinare le serrature (azione che darà origine a un simpatico sotto gioco). Garrett è inoltre dotato di strumenti particolari, degni del re dei ladri: innanzitutto come non citare il suo fido arco, utilizzabile non soltanto per eliminare i nemici, ma anche per compiti meno ortodossi come, ad esempio, spegnere le torce (con le frecce d'acqua) o distrarre le guardie (con le frecce del caos). Il ladro si porta sempre dietro anche un robusto manganello e un coltello: il primo serve per tramortire le guardie (senza ammazzarle, quindi senza che ci siano urla e sangue che potrebbero farvi scoprire) in maniera da renderle offensive per tutta la durata della missione, mentre il secondo servirà, oltre che per lo stesso scopo del manganello (tuttavia con grida e spargimento di sangue), anche per gli scontri corpo a corpo. Notare che Garrett è un ladro, non un guerriero: ciò significa che, tendenzialmente, è sempre preferibile evitare i combattimenti ravvicinati con gli avversari (nonostante ci siano pozioni speciali per recuperare le energie perse subendo ferite). Completano l'inventario altri ammenicoli come bombe accecanti (per far perdere le vostre traccie al nemico), mine esplosive, fiaschette di acqua santa (quando vi troverete ad affrontare i non morti) e altro...

Per ogni missione ci saranno un certo numero di obiettivi da soddisfare (presentati con un breve briefing in cui potrete anche scgliere il livello di difficoltà) che, durante la partita, potranno evolvere a seconda delle informazioni che recupererete; spesso non c'è un ordine prestabilito di svolgimento dei compiti, dunque al giocatore viene lasciata un'ampia libertà decisionale. Accanto agli obbiettivi obbligatori per proseguire nel gioco, ci saranno delle quest opzionali che potranno essere risolte per recuperare oggetti utili, facilitazioni o semplicemente tesori da rivendere ai ricettatori. Non dimentichiamoci, infatti, che lo scopo fondamentale di un ladro è quello di rubare, dunque Garrett potrà approfittare di qualsiasi occasione utile per arricchire il proprio bottino: i soldi ottenuti dalle vendite ai ricettatori serviranno al ladro per rimpinguare il proprio arsenale da utilizzare nelle varie missioni.
Data la natura del gioco non esiste nessuna opzione per il muliplayer. Peccato, ma, come dice il proverbio, "meglio soli che male accompagnati"...

Thief Deadly Shadows
8.5

Voto

Redazione

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Thief Deadly Shadows

Il ladro è tornato e questa volta, lasciando da parte la sua tradizionale furtività, si è fatto sentire. Sarà forse merito dell'atmosfera palpabile, della trama intrigante, dei suoi nobili predecessori? O forse ci siamo fatti distrarre dall'affascinante luce dinamica, dalle ambientazioni ben caratterizzate, o dai dialoghi ben recitati, permettendo a Garrett di rubarci la nostra attenzione? Forse, più semplicemente, ancora una volta abbiamo scoperto come fare il ladro sia divertente e possa garantire diverse ore di buon gioco. Se giocate anche a qualche altro fps che non sia Serious Sam o Painkiller ve lo consiglio caldamente. Ma, mi raccomando: compratelo, non rubatelo...

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