Thief: The Dark Project

di Lorenzo Troiano
Quando viene pronunciata la parola “stealth”, a molte persone potrebbe venire subito in mente la serie Splinter Cell, o Metal Gear, ma ben pochi sanno che il genere stealth su PC é stato creato da una pietra miliare dei giochi pc, intitolata Thief: The Dark Project.

Premetto che chi vi scrive, non é stato mai un'appassionante degli stealth, ma questo gioco é riuscito a conquistarmi come pochi altri giochi hanno fatto.

Prima di tutto grazie al protagonista. Il filmato iniziale introduce alla perfezione il protagonista, di nome Garrett; in esso, viene mostrato Garrett da piccolo che, come ogni giorno, é costretto a rubare per sopravvivere (essendo orfano e non avendo una casa), e in quella precisa notte riesce a vedere fra la folla un uomo sfuggevole che cerca di derubare; l'uomo riesce a evitare il furto e si congratula con il ragazzo per le sue notevoli abilità, e gli chiede di unirsi al suo ordine: the Keepers (i Custodi, tradotto ). Garrett, dopo aver rifiutato in un primo momento, accetterà in seguito di entrare nei custodi, dai quali riceverà un notevole addestramento per circa vent'anni. In seguito deciderà di lasciare i custodi per ritornare al mestiere che sa fare meglio, ovvero rubare, fino a quando non si renderà conto di essersi immischiato, involontariamente, in qualcosa di molto più grande di lui (probabilmente é meglio vedere direttamente il filmato).

Una delle prime cose che salta all'occhio, é sicuramente l'ambientazione. Il gioco é ambientato in un epoca eclettica, dove si fondono edifici e indumenti medioevali, come fortezze, casupole, arcieri, spadaccini e anche balestrieri, con elementi dell'epoca vittoriana e del primo novecento, come ad esempio lampade e sistemi di sicurezza elettrici, unità robotiche alimentate dal vapore e armi da fuoco (anche se abbastanza rare). A far da padrone a questa ben ricreata ambientazione, ci sono 3 principali fazioni ben caratterizzate: i custodi, gli hammeriti e i pagani (nomi italianizzati).
I custodi; come suggerisce il nome, é l'ordine che “protegge” la Città (nel gioco é utilizzata di proposito la lettera maiuscola per indicare la città in cui si svolge tutta la vicenda) dalle future catastrofi, utilizzando dei simboli arcani chiamati “glifi” per prevedere il futuro, e cercare di cambiarlo. I custodi si riveleranno fondamentali nello svolgersi della trama, e influenzeranno pesantemente le decisioni di Garrett.

Gli hammeriti sono un ordine religioso che deifica il “Costruttore”, un uomo che é passato a miglior vita come santo, e che ha dettato i princìpi da seguire. Inoltre hanno fiducia nella “bontà” del martello (che usano come arma, e al tempo stesso come icona religiosa), da utilizzare contro i nemici del Costruttore. Anche se sono i primi a dettare la moralità agli altri, sono in gran parte gente corrotta, che spesso mette da parte la fede per seguire il dio denaro. Quelli tra loro che non si fanno corrompere sono in genere fanatici, e sono disposti a tutto, pur di imporre la loro fede.
I pagani, come la loro controparte storica, non sono altro che uomini che vivono a stretto contatto con la natura, e venerano un dio, il Trickster, un misto fra un uomo e un satiro. Anch'essi sono relativamente fanatici (forse anche più degli hammeriti), e a volte utilizzano strani rituali per evocare bestie o invocare il Trickster in persona.

Il gioco é strutturano in 17 missioni per la versione Gold Edition (ovvero l'edizione migliorata e con 3 mappe in più), e 14 per la versione base, le quali sono spezzate da filmati d'intermezzo, in cui Garrett riflette su ciò che é appena accaduto e spiega cosa dovrà fare nella missione successiva.
A mio parere, i filmati sono un degli aspetti migliori del gioco; in primis, la voce di Garrett (in inglese) é fantastica e spesso ironizza sulla situazione; inoltre, i filmati non sono fatti in computer grafica, ma sono disegnati “a mano”(virtuale), che ben si fondono con la trama e l'ambientazione medioevaleggiante.

Entrando nel lato prettamente tecnico, almeno per le prime missioni, i vostri principali obiettivi saranno, come é facile immaginare, derubare ricche ville e dileguarsi dopo averle ripulite. Essendo Garrett un agile e sfuggevole ladro, dovrà ovviamente cercare di evitare lo scontro diretto con le guardie che pattugliano l'edificio, e tentare invece di muoversi senza farsi vedere o, al massimo, sgattaiolare dietro le guardie e stordirle. Ad aiutarvi-complicarvi la vita, ci penserà il sistema di illuminazione; infatti, al centro dello schermo é presente la cosìdetta "gemma della visibilità" che, a seconda del colore che assume, indica quanto siete visibili agli occhi dei vostri nemici. Ovviamente camminare nell'ombra o spegnere una torcia, farà nettamente migliorare il vostro vantaggio nei confronti dei nemici, che non faranno in tempo a vedervi, perché probabilmente li avrete già storditi (o uccisi, cosa fortemente sconsigliata in questo gioco).

Ovviamente, come ogni ladro che si rispetti, anche Garrett é pieno di gingilli per avere la meglio sui nemici; ora non posso stare a elencare tutti gli oggetti, ma citerò i principali.
Innanzitutto, il protagonista possiede una spada per difendersi nel corpo a corpo (raramente la userete), e un manganello per stordire gli avversari (che funziona solo se i nemici non vi notano); in più, avrete a disposizione un arco, che potrà utilizzare una grande varietà di frecce.

Tra queste troviamo le frecce d'acqua, utili per spegnere le torce e pulire macchie di sangue dal pavimento; le frecce di muschio, per creare un soffice tappeto che attutirà il rumore dei vostri passi; le frecce di fuoco, notevolmente potenti contro i non morti e per danneggiare nemici in generale; le frecce corda, che una volta conficcate nel legno (per esempio una trave sul soffitto) libereranno una fune permettendovi quindi di raggiungere un punto sopraelevato; infine ci sono le frecce rumorose, che, come dice il nome, creano un sibilo che induce i nemici a controllare la zona in cui cade la freccia, distraendoli. In più ci sono altri oggetti, tipo bombe per abbagliare e far svenire i nemici, mine, grimaldelli, globi di esplorazione (simili a telecamere) e tante altre cose...

Parlando del design delle mappe, i programmatori hanno fatto un lavoro eccellente. Le aree di gioco, sono di solito enormi, e gli edifici, come gli interni, sono realizzati ricreando pienamente l'ambientazione tardo-medievale; in più, la libertà d'azione é eccezionale: prendiamo ad esempio una villa da derubare: sarete sempre voi a decidere da dove entrare: ad esempio dall'entrata principale (quasi sempre sconsigliata), dalla porta sul retro, dal seminterrato, o da un balcone utilizzando una freccia corda. In più, ci sono anche alcune aree segrete, attivabili tramite pulsanti o leve nascoste, che vi permetteranno di accedere a zone stracolme di rifornimenti.

Passando ad aspetti più generici, un plauso d'onore va fatto al sonoro. E' facile immaginare come il sonoro rivesta un ruolo importantissimo in un gioco in cui un rumore troppo forte può facilmente svelare la vostra presenza ai nemici. Ed infatti i programmatori hanno dato il meglio di sé nel sonoro: alzando un po' il volume, é possibile udire tutti i passi, i dialoghi e i fischiettii delle guardie, o i dialoghi tra i cittadini, i vostri passi (la cosa più importante), o ancora udire la reazione di una guardia dopo avervi visto, o dopo essersi rassegnato nella ricerca del “taffer” (termine creato dalla looking glass per indicare un criminale).
Inolre, i possessori di schede audio con supporto EAX potranno apprezzare ancor meglio il sonoro, essendo il gioco pienamente compatibile con la versione 2.0 di queste librerie.

Il gioco perde un po' di smalto per quanto riguarda la grafica. Infatti, anche al tempo in cui uscì, non faceva gridare al miracolo: i modelli poligonali sono fatti male, le texture hanno una risoluzione abbastanza bassa, e in generale la grafica lascia a desiderare. In compenso, il sistema d'illuminazione é stato fatto ad arte, permettendovi di notare subito le zone in ombra e utilizzarle al meglio, o di crearle spegnendo una torcia con una freccia d'acqua. Un'altra nota dolente del sistema grafico, chiamato Dark Engine, é la sua incompatibilità con i processori con 2 o più core e con alcune schede grafiche moderne; fortunatamente, é possibile aggirare il problema con piccoli programmini “artigianali” (di cui parlerò meglio alla fine). Per onor di cronaca, volevo aggiungere che un appassionato ha creato una specie di patch per sostituire i modelli e le texture di Thief 1 con quelle di Thief 2 (decisamente migliori).

La longevità, invece, é un altro punto a favore del gioco. Infatti, per completare la versione gold del gioco (17 missioni), é necessario un tempo di almeno 23-25 ore, arrivando benissimo alle 32-35 ore (cose che al giorno d'oggi ce le sogniamo). A questa ottima longevità, si aggiungono le così chiamate “fan mission”, ovvero delle missioni aggiuntive gratuite create dagli appassionati, che incrementano notevolmente la longevità; c'é ne sono almeno un centinaio in giro e molte di ottima fattura (quasi al livello del titolo originale), con la durata media di 1-2 ore di gioco l'una.


E allora, direte voi, quali sono gli aspetti negativi del gioco? Oltre alla grafica non eccelsa, di cui ho già parlato, c'é la questione dei non-morti, e dell'intelligenza delle guardie.
Innanzitutto non mi é piaciuto il numero delle missioni in cui c'erano non morti (che per la cronaca sono anche abbastanza difficili da eliminare), decisamente troppe. Per quanto riguarda l'intelligenza artificiale, le guardie sembrano avere, a volte, quasi dei sensi sovrumani, riuscendo a capire perfettamente la vostra posizione anche se avete fatto un solo piccolo rumore, o siete nel buio più totale; per contro, altre volte, le guardie sembrano dormire, perché infatti non si accorgono che una torcia é stata spenta (o meglio, se ne accorgono, ma dicono “Deve essere stato il vento”), o che un compagno o più compagni presenti affianco a lui siano scomparsi nel nulla.
Ci tengo a precisare che sono più le volte in cui l'IA é spaventosa di quelle in cui commette errori, soprattutto se giocate al livello hard o expert; quindi non avrete certamente vita facile.

Per concludere, sono costretto a parlare della lingua del gioco; infatti, il gioco é in inglese, ma due gruppi di appassionati, noti come il GIT (game italian translation) e ITP (italian translation project) hanno tradotto rispettivamente testi, obiettivi e dialoghi tra i personaggi (i primi) e i sottotitoli dei filmati (i secondi). Preciso che i sottotitoli dei filmati sono stati ricreati dal sottoscritto in modo da essere visualizzati all'interno del gioco, e non più esternamente.
Trattandosi di una bellissima trama, giocare il gioco in inglese, senza conoscere la lingua di Albione, non permette di apprezzare pienamente questo capolavoro.
Trovate tutte le traduzioni, le patch per sistemare i problemi con i computer moderni e la patch per migliorare la resa grafica sul forum Thief Italia, qui su Gamesurf Forum.

In conclusione un capolavoro d'altri tempi: un must-have per gli amanti degli stealth; FORTEMENTE consigliato per tutti gli altri.