This Is football 2003
di
Giuseppe 'Sovrano' Schirru
Superato l'aspetto visivo il gioco evidenzia la sua pura impostazione arcade sin dalle prime partite. Una volta scesi in campo, la capacità di articolare azioni in maniera realistica è ridotta allo zero, avvicinandosi molto ai giochi della serie di FIFA. In tutte le partite è impensabile poter gestire la palla a lungo o creare trame complicate e il fattore casualità è determinante. Infatti bisogna cercare sempre i passaggi di prima, cercare di gestire al meglio le scivolate e sperare che i difensori avversari compiano errori per poter segnare. Una volta giunti davanti al portiere è la fortuna che decide: non è infatti possibile spiazzare il portiere, scartarlo, o eseguire conclusioni di abilità. Una volta là davanti, bisogna sperare che tirando il pallone si insacchi, cosa che è davvero frequente e genera il più delle volte goleade da oratorio. Il pallone, su tiro a palla a terra si insacca solo in due punti e cioè all'incrocio dei pali (tirando forte) e all'angolino (tirando piano) causando una sensazione di monotonia generale. Per poter compiere delle conclusioni più varie bisogna invece aspettare i tiri al volo (piede, testa o acrobazia) e le punizioni.
I calci di rigore sono assolutamente insoliti dato che per poter mandare la palla nello specchio della porta bisogna caricare il tiro sino a riempire l'indicatore sottostante al fine di non mandare il pallone in curva. I vari livelli di difficoltà variano troppo tra di loro ed è quasi impossibile trovarne uno decente: infatti i livelli più facili sono davvero troppo facili, con i giocatori avversari che paiono stanchi, svogliati, non corrono e non ci mettono grinta, così che in pochi passaggi si arriva già di fronte al portiere. I livelli più complicati invece sono frustranti, tanto che è quasi impossibile sperare di vincere, anche mettendocela tutta. Il picco di maggiore divertimento si raggiunge nella prima decina di partite ai livelli più semplici, quando cioè si cerca di acquisire pratica e si studiano i movimenti dei propri giocatori e degli avversari. Poi, mestamente si cade o nella noia, o nella frustrazione.
Tutte le leghe professionistiche racchiuse in un gioco solo!
Ma veniamo all'aspetto più sconvolgente dell'intero gioco, e cioè la quantità di squadre, giocatori e modalità. In TIF2003 sono presenti più di 800 squadre tra nazionali e club. I club poi soprattutto comprendono anche le serie minori. Troveremo quindi anche la prima e la seconda divisione inglese, la serie B e la serie C italiana e così via. Le rose delle squadre sono molto ampie e comprendono quasi tutti i giocatori veri: quasi tutti poiché ci sono alcune defezioni tra cui quelle di Dida e Simic, per dirne un paio, e perché alcuni giocatori, ma veramente in minima percentuale, hanno il nome storpiato come Stum (Stam), Cedor (Seedorf) e così via discorrendo. Il tutto per un totale di circa 6000 giocatori complessivi, ognuno coi suoi parametri fisici, somatici e tecnici.
Le modalità sono svariate: troviamo la classica partita amichevole, i campionati, le coppe e la carriera. Le stagioni sono ben articolate, tra campionato e coppa di lega e con una sezione di mercato splendida: infatti non si ridurrà ad una mera compravendita di giocatori, ma si dovrà cercare di aumentare il proprio patrimonio vincendo partite e cedendo alcuni dei propri giocatori, per acquistarne degli altri che accetteranno o rifiuteranno l'offerta fatta a seconda dell'entità dell'ingaggio, e dell'insistenza delle offerte stesse; la modalità carriera infine è forse la più sfiziosa e ci vedrà scegliere una squadra che parte dalle competizioni scolastiche per arrivare sino alla serie A. Ma non è ancora tutto, in quanto è stato inserito un ottimo Editor nel quale è possibile modificare o creare da zero squadre e giocatori, con tanto di scelta del nome e dei colori sociali delle squadre.
Conclusioni
La longevità, grazie alla grandissima quantità di competizioni e possibilità dipende principalmente dalla voglia che hanno i videogiocatori di giocare questo titolo che trae la maggior parte del successo dal contorno, e non dal gioco vero e proprio. Comunque col multiplayer fino a quattro giocatori il divertimento lievita notevolmente, anche se non tocca vette altissime.
Il sonoro è abbastanza contraddittorio, dato che la telecronaca, pur essendo affidata all'esperienza di Bruno Longhi, è alla lunga monotona. Gli effetti sonori sono buoni, soprattutto il tifo che con cori ed urla fa davvero il suo dovere. La colonna sonora è apprezzabile, soprattutto per la presenza della hit di qualche anno fa "In This Shoes" di Kirstie Maccall (controlla se davvero si scrive così).
Insomma, questo gioco rappresenterà l'oggetto del desiderio di tutti i coloro che, drogati di calcio preferiscono l'aspetto puramente tecnico e scenico rispetto a quello ludico. Invece, per i veri amanti del calcio il consiglio è quello di aspettare il 25 ottobre quando sua maestà PES vedrà la luce nel vecchio continente.
This Is football 2003
This Is football 2003
Il più grande difetto di TIF2003 è l'imminente arrivo di Pro Evolution Soccer 2, dal quale senza ombra di dubbio verrà surclassato. Tante modalità, moltissime squadre, una sezione di mercato ben fatta ma una volta in campo, ci si rende conto che la profondità di gioco è minima, che creare azioni articolate è pura utopia, e che siamo di fronte al classico arcade: tanto spettacolo, poco realismo.