Throne of Darkness

di Redazione Gamesurf
Inizialmente il giocatore potrà disporre soltanto di tre dei sette samurai, e i rimanenti verranno incontrati e resi disponibili nel corso della liberazione della prima cittadella. Il primo approccio rivela un livello di difficoltà piacevolmente elevato e non sarà semplice adempiere alla primissima missione. Le cose si faranno comunque sempre più semplici mano a mano che i personaggi avanzeranno di livello e potranno disporre di armi più efficaci. Prendendo confidenza col sistema di controllo, comunque, si capisce che Throne of the Darkness può contare su una profondità che mai ci saremo aspettati, grazie a elementi strategici che aumentano in maniera considerevole lo spessore del gioco, rendendolo divertente e giocabile in due chiavi differenti: quella dell'azione più sfrenata o quella di combattimenti più ragionati. Entrambe le soluzioni, comunque, regaleranno grandi soddisfazioni

TATTICHE E TATTICISMI
Il primo elemento che salta subito all'occhio, nella comoda interfaccia di gioco, é il menù posto in basso sulla sinistra con il quale si potranno scegliere varie tattiche di combattimento
Si nota subito, anzitutto, che il giocatore potrà controllare direttamente solo un samurai nel corso del combattimento; i rimanenti tre del party saranno invece gestiti interamente dalla CPU. Ferma restando, intendiamoci, la possibilità di passare da un samurai all'altro in qualsiasi momento, e di agire liberamente nel suo inventario. Inutili, in effetti, si sono rivelati i nostri tentativi di indirizzare il combattimenti impartendo ordini come avveniva invece in Baldur's Gate: si deduce che di volta in volta dovremo sperare che la IA si comporti nella maniera più consona alla situazione di gioco
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Gli amanti dell'azione bruta potranno comunque amabilmente dedicarsi all'affettamento senza preoccuparsi troppo dei compagni che, di norma, riescono a cavarsela bene contro i cattivoni ostili, e ogni loro comportamento farà riferimento a parametri come aggressività e attitudini di combattimento: non vedremo mai, per intenderci, un arciere ingaggiare un combattimento corpo a corpo, né un personaggio in fin di vita ignorare pozioni guaritrici presenti nel personale inventario. L'azione bruta, dunque, é ben sistemata