Throne of Darkness
di
Redazione Gamesurf
Di tanto in tanto, inoltre, si incontreranno anche vecchie conoscenza dei singoli samurai che introdurranno il party in quest completamente avulse dal contesto demoniaco, sotterfugio che riesce a variare ulteriormente un titolo già di per sé ricco. Il tutto sarà introdotto attraverso dei bellissimi filmati sullo stesso stile (cell shaded) di quello iniziale, e che contribuiscono a rilassare un po' il ritmo di gioco
Allo stesso scopo, inoltre, si potranno incontrare dei dungeon dove recuperare qualche punto esperienza extra o qualche oggetto interessante distaccandosi per un po' dalla missione primaria
E' dunque grazie all'insieme di quest, sotto quest, nuovi incantesimi, nuovi nemici e nuove armi da provare che Throne of Darkness evita di diventare monotono, noioso, ripetitivo. Senza contare che la perfetta riproduzione di un affascinante ambiente mediovale, arricchito dalla splendida mitologia giapponese, conferisce un ulteriore elemento di fascino
ANCORA 2D
Considerando le ultime uscite, anche le più recenti, é possibile affermare che il GdR é forse il genere che più di altri continua a mantenere stretti rapporti con la grafica bidimensionale, e Throne of the Darkness segue inesorabilmente questo trend. Alla luce di quanto visto non possiamo che sentirci di condividere questa scelta, che permette la realizzazione di tanti piccoli particolari e dettagli che difficilmente sarebbero stati ben riprodotti con la famiglia poligoni & texture. L'impianto grafico é infatti piacevole in ogni suo aspetto, e trova nel design dei nemici il suo massimo punto di forza: tutta la mitologia giapponese é stata riprodotta alla perfezione, così come strutture e costruzioni rispettano i canoni di quel medioevo tanto affascinante
Intendiamoci, niente di sconvolgente, ormai la grafica bidimensionale ha detto tutto quello che poteva dire, ma nel complesso tutto é piacevole ed armonioso, funzionale e mai fuori luogo
Anche il comparto sonoro é stato realizzato con dovizia, e il congiunto operare di effetti e motivi di accompagnamento sono il degno completamento del reparto audiovisivo che, pur senza innovare o sconvolgere, si dimostra perfettamente all'altezza della situazione.
Allo stesso scopo, inoltre, si potranno incontrare dei dungeon dove recuperare qualche punto esperienza extra o qualche oggetto interessante distaccandosi per un po' dalla missione primaria
E' dunque grazie all'insieme di quest, sotto quest, nuovi incantesimi, nuovi nemici e nuove armi da provare che Throne of Darkness evita di diventare monotono, noioso, ripetitivo. Senza contare che la perfetta riproduzione di un affascinante ambiente mediovale, arricchito dalla splendida mitologia giapponese, conferisce un ulteriore elemento di fascino
ANCORA 2D
Considerando le ultime uscite, anche le più recenti, é possibile affermare che il GdR é forse il genere che più di altri continua a mantenere stretti rapporti con la grafica bidimensionale, e Throne of the Darkness segue inesorabilmente questo trend. Alla luce di quanto visto non possiamo che sentirci di condividere questa scelta, che permette la realizzazione di tanti piccoli particolari e dettagli che difficilmente sarebbero stati ben riprodotti con la famiglia poligoni & texture. L'impianto grafico é infatti piacevole in ogni suo aspetto, e trova nel design dei nemici il suo massimo punto di forza: tutta la mitologia giapponese é stata riprodotta alla perfezione, così come strutture e costruzioni rispettano i canoni di quel medioevo tanto affascinante
Intendiamoci, niente di sconvolgente, ormai la grafica bidimensionale ha detto tutto quello che poteva dire, ma nel complesso tutto é piacevole ed armonioso, funzionale e mai fuori luogo
Anche il comparto sonoro é stato realizzato con dovizia, e il congiunto operare di effetti e motivi di accompagnamento sono il degno completamento del reparto audiovisivo che, pur senza innovare o sconvolgere, si dimostra perfettamente all'altezza della situazione.
Throne of Darkness
7
Voto
Redazione
Throne of Darkness
Throne of Darkness corre un solo rischio: quello di essere etichettato alla stregua di un clone di Diablo, e in effetti la primissima impressione non può che portare a tali infausti pensieri; tuttavia è giocandolo intensamente che il titolo Sierra si distacca nettamente dal popolare lavoro Blizzard, rivendicando una propria identità; ben lungi dall'essere una pietra miliare dei videogames, Throne of Darkness diverte, impegna, appassiona, e si palesa longevo e profondo su più fronti. Tutto questo, però, non vale a conferirgli il titolo di capolavoro, perché in sostanza non introduce nulla di nuovo e si appoggia a meccaniche oramai già viste; per quanto, inoltre, ci si sia sforzati di arricchire il gameplay (e così è stato, in effetti) la nota dominante rimane quella dell'azione ed è quindi agli amanti degli action GdR che il titolo è destinato, mancando sostanzialmente una trama articolata e coinvolgente. Un buon titolo quindi, a tratti ottimo, ma che certamente non rimarrà nella storia come un precursore o un innovatore.