Tiger Woods 2004
di
Ammazza che mazza!
Altre sfide, per l'acquisizione di altro denaro ci aspettano anche nelle modalità scenarios, dove sono compresi i vari tornei in single player, e tradizionale games, con tutta una serie di sottomodalità per il gioco in multiplayer. Tra queste modalità stroke play diventerà un vero e proprio must capace di coinvolgere e appassionare quattro amici che si sfideranno in lunghi ed estenuanti tornei per decretare alla fine il degno vincitore. Devo dire che per uno come me, che ha quasi consumato TW 2003 in interminabili sfide con gli amici, questa modalità rappresenta la vera manna dal cielo, per riprendere anche col nuovo gioco le grandi sfide all'ultima buca. Come detto però è presente anche un folto gruppo di modalità arcade, alcune delle quali permetteranno di sfidarsi con i tiri più difficili, con il classico long drive challenge (il tiro più lungo) e con lo speed golf, una sorta di mix tra il golf e i cento metri piani, per sfide fuori di testa e partite per così dire "alternative".
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Esaminate le modalità veniamo ora al gioco in se, che pur presentando le stesse fortunate caratteristiche del predecessore, ha subito un leggero ammodernamento con l'introduzione di due nuovi colpi abbinati a due nuovi tipi di mazza, ovvero il pitch e il chip, il primo ideale per uscire dai bunker, il secondo per colpi di avvicinamento alla buca da appena fuori il green. Per il resto possiamo apprezzare un nuovo reticolato che ci aiuterà a studiare meglio le zone di atterraggio della pallina e una generale maggiore difficoltà per quanto riguarda il put (colpo dentro il green).
Hai fatto centro, nel parcheggio!
È doveroso arrivare al raffronto tra il titolo per PS2 e quello per Xbox, che per quanto riguarda la giocabilità mostrano qualche piccola discrepanza. Infatti, una delle pecche e delle differenze che la versione ps2 maggiormente paga rispetto a quella X-Box è sicuramente quella inerente il sistema di controllo. Come con una miriade di altri titoli il pad Microsoft si adatta in maniera molto profonda al gioco in questione, garantendo sempre un controllo ottimale in qualsiasi situazione di gioco. Il controllo e la precisione millimetrica sono qualità fondamentali se si vuole ottenere risultati apprezzabili in queste tipologie di giochi e, il confronto tra il sistema di controllo della versione Sony, e quello della Microsoft è schiacciante a favore della seconda. In questo contesto il joypad Microsoft si presta meglio all'oscillamento della mazza, mentre il pad sony, vista anche l'impossibilità di cambiare il settaggio dei tasti crea qualche problema ai giocatori meno esperti.
E' vero infatti che per effettuare tiri che col pad Xbox sono "cosa facile", col pad sony occorre una mano da chirurgo, una precisione decisamente più elevata. Il dual shock 2 infatti, garantisce una precisione molto ridotta, a causa della minore resistenza e precisione nello swing, che risulta impreciso in un buon 30 per cento delle occasioni, eseguendo tiri ad effetto non voluti che finiscono lontani dal landing point da noi deciso. Ma non finisce qui, perché dove non arriva il pad arriva il pressappochismo dei programmatori che non soltanto hanno assegnato il comando di boost power (forza del tiro) al tasto L1, ma non hanno reso neanche possibile il cambio di configurazione. Molti di voi si staranno chiedendo dove stia il problema in questa benedetta configurazione di tasti. Ebbene, provate voi a muovere con la stessa mano, e in modo preciso la levetta analogica sinistra e a premere ripetutamente e velocemente il tasto L1: risultati fantozziani! Certo c'è anche la possibilità di eseguire lo swing con la levetta destra, ma senza offesa, è una configurazione per mancini.
Per finire...
...non resta che fare un accenno al sonoro, che a bellissimi brani musicali tra cui spuntano alcune chicche quali DMX party up offre altri brani quali Roscoe - nothing but trouble, Just Blaze - south side, Dexter Freebish - ghosts, e abbina effetti sonori più che discreti. In sunto, non ci resta che consigliare questo gioco a tutti gli amanti di questo sport, con la sola eccezione di chi possiede già la passata edizione: in tal caso, pensateci su due volte prima di regalare dindarelli al vostro negoziante di fiducia. A mio avviso la spesa non sembra giustificata, ma rimane un discorso soggettivo. A parte questa disquisizione, complimento Ea, hole in one.
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