Tiger Woods PGA Tour 11
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Come le anteprime cinematografiche che ogni anno vengono lanciate nelle località balneari, così anche la Electronic Arts inaugura nella stagione estiva gli aggiornamenti annuali delle sue serie sportive con Tiger Woods. Quest'anno poi la simulazione golfistica esce in un momento in cui questa disciplina sta godendo di una buona visibilità nel nostro paese, grazie alle ottime performance dei fratelli Molinari e del baby Matteo Manassero. Tutto questo però non ha smosso particolarmente i cuori dell'EA che anche questa volta si é ben guardata dal localizzare il gioco. Dopo questa non certo esaltante notizia, andiamo ad esaminare le novità inserite in questo Tiger Woods 2011 che, come i più fra voi sapranno, si innesta in un solco tracciato ormai da anni che lo vede come simulazione egemone del settore, anche per mancanza di rivali ma soprattutto per la sua qualità. Diciamo subito che Tiger anche in questa versione rimane perfettamente fedele a sé stesso, andando a toccare solo qua e là qualcosa. Purtroppo però, rispetto al passato, qualche piccolo dettaglio lascia un attimo perplessi.
Il sistema di controllo é rimasto il medesimo, offrendo l'alternativa tra il vecchio sistema a tre tocchi o l'ormai collaudato e più realistico movimento dello stick di sinistra a imitare lo swing. Una piccola deviazione sulla perfetta asse verticale e rischierete di vedere il vostro colpo partire fuori controllo. Il sistema é usato ormai da diverse edizioni con successo ma quest'anno, pur calmierando la cosa coi diversi livelli di difficoltà, é stato reso ulteriormente sensibile. Ci sarà poi il pieno supporto a Move ma é prematuro dare giudizi, anche se l'esperienza maturata da EA con la versione Wii, fa ben sperare.
Una delle poche cose introdotte e che va ad impattare direttamente é decisamente sul vostro modo di giocare é l'introduzione del focus, una sorta di barra dell'energia. Nella versione 2010 il turbo e lo spin erano illimitati, mentre era disponibile una sola preview del vostro tiro sul green. Ora tutto cambia perché ognuna di queste azioni consumerà focus e se ne abusate rischierete di rimanerne senza dopo poche buche. Per fortuna quando eseguite buoni tiri ne recupererete un po' ma la gestione del focus é un nuovo elemento tattico importante nel corso dei giri di campo.
Le restanti modifiche alla giocabilità si evidenziano in un aumentato realismo, talvolta esasperato, in determinate condizioni di gioco. La più evidente di queste implementazioni é legata all'effetto dell'inclinazione del terreno sulla traiettoria di tiro. I piedi più in alto o più in basso della palla, il suo essere in salita o discesa, ora dovranno essere ancora maggiormente compensati nel momento in cui dovrete puntare verso la buca. Altra cardinale questione é la precisione del tocco di stick analogico nell'eseguire il putt. Ora ogni minima deviazione, più di quanto avviene nello swing, potrebbe vanificare i vostri sforzi nel tentare di leggere le pendenze del green.
Da segnalare una nuova opzione disponibile per i giocatori più esperti: il true aim. In questa modalità non avrete più a disposizione il circoletto che mostra l'ipotetico punto di arrivo della vostra pallina. Al suo posto verrà visualizzata un'ampia area d'ipotetico atterraggio, con alcuni marker che vi consentiranno di valutarne la distanza. Così, come avviene nel golf vero, valutando la gittata delle varie mazze e le diverse variabili in gioco, dovrete stimare il colpo da effettuare. Decisamente impegnativo.
Sotto l'aspetto delle modalità di gioco presenti, l'unica novità é la possibilità di giocare la Ryder Cup. La sfida tra giocatori europei e stanutitensi risulta però in parte castrata dal numero discreto ma non elevatissimo di giocatori presenti (basti dire che non c'é Michelson), che rende così le convocazioni per le due formazioni abbastanza forzate. Il resto dell'offerta in locale é molto canonica, per la saga ti Tiger. Potrete giocare liberamente sui diversi percorsi da soli o con amici ma soprattutto potrete intraprendere una vostra carriera creando dal nulla il vostro golfista, personalizzandolo anche inserendo la vostra foto, presa da un file o catturata tramite PsEye. Proprio questa funzionalità, vuoi per un caso oppure no, lascia un po' perplesso chi vi scrive: in Tiger 10 avevo creato un alter ego praticamente identico (nella sua bruttezza) al sottoscritto, in questa versione la modellizzazione partendo dalla foto pare leggermente meno performante.
Questioni stilistiche a parte potrete poi far cimentare il vostro golfista in una serie di sfide, l'ormai classica modalità del Tiger Challenge, che affrontando l'intera stagione Pga. Unica differenza col passato la modalità di crescita del vostro personaggio. In passato la crescita delle sue caratteristiche era legata direttamente ai vostri risultati di gioco, potendo così crescere ma anche regredire. Oggi invece si é tornati al passato con la possibilità di acquistare, mediante punti esperienza, i miglioramenti nelle diverse categorie.
Le modalità online non presentano particolari novità, offrendo la consueta carrellata sia di sfide live con altri giocatori sia tornei quotidiani e settimanali, molti dei quali divisi per livello di capacità dei partecipanti. Quello che é cambiata é la politica dell'online da parte della Electronic Arts. Sul libretto d'istruzioni troverete infatti un codice da inserire per poter giocare online. Su Ps3 il problema della pirateria non é sentito come su altre piattaforme, quindi questo non avrà grosse ripercussioni per i giocatori. Quello che viene colpito é invece il mercato dell'usato, poiché chi deciderà di prendere Tiger di seconda mano dovrà tenere in considerazione di spendere altri otto euro se vorrà poter giocare online, cosa molto importante in questo titolo.
Tecnicamente il titolo resta molto spettacolare ma il suo principale nemico é se stesso. Le marginali differenze rispetto alla versione 2010 potrebbero scoraggiarne l'acquisto ai più. Resto un must per chi invece non si aggiorna da qualche anno o invece vuole avvicinarsi per la prima volta a simulazioni di questo tipo.
Il sistema di controllo é rimasto il medesimo, offrendo l'alternativa tra il vecchio sistema a tre tocchi o l'ormai collaudato e più realistico movimento dello stick di sinistra a imitare lo swing. Una piccola deviazione sulla perfetta asse verticale e rischierete di vedere il vostro colpo partire fuori controllo. Il sistema é usato ormai da diverse edizioni con successo ma quest'anno, pur calmierando la cosa coi diversi livelli di difficoltà, é stato reso ulteriormente sensibile. Ci sarà poi il pieno supporto a Move ma é prematuro dare giudizi, anche se l'esperienza maturata da EA con la versione Wii, fa ben sperare.
Una delle poche cose introdotte e che va ad impattare direttamente é decisamente sul vostro modo di giocare é l'introduzione del focus, una sorta di barra dell'energia. Nella versione 2010 il turbo e lo spin erano illimitati, mentre era disponibile una sola preview del vostro tiro sul green. Ora tutto cambia perché ognuna di queste azioni consumerà focus e se ne abusate rischierete di rimanerne senza dopo poche buche. Per fortuna quando eseguite buoni tiri ne recupererete un po' ma la gestione del focus é un nuovo elemento tattico importante nel corso dei giri di campo.
Le restanti modifiche alla giocabilità si evidenziano in un aumentato realismo, talvolta esasperato, in determinate condizioni di gioco. La più evidente di queste implementazioni é legata all'effetto dell'inclinazione del terreno sulla traiettoria di tiro. I piedi più in alto o più in basso della palla, il suo essere in salita o discesa, ora dovranno essere ancora maggiormente compensati nel momento in cui dovrete puntare verso la buca. Altra cardinale questione é la precisione del tocco di stick analogico nell'eseguire il putt. Ora ogni minima deviazione, più di quanto avviene nello swing, potrebbe vanificare i vostri sforzi nel tentare di leggere le pendenze del green.
Da segnalare una nuova opzione disponibile per i giocatori più esperti: il true aim. In questa modalità non avrete più a disposizione il circoletto che mostra l'ipotetico punto di arrivo della vostra pallina. Al suo posto verrà visualizzata un'ampia area d'ipotetico atterraggio, con alcuni marker che vi consentiranno di valutarne la distanza. Così, come avviene nel golf vero, valutando la gittata delle varie mazze e le diverse variabili in gioco, dovrete stimare il colpo da effettuare. Decisamente impegnativo.
Sotto l'aspetto delle modalità di gioco presenti, l'unica novità é la possibilità di giocare la Ryder Cup. La sfida tra giocatori europei e stanutitensi risulta però in parte castrata dal numero discreto ma non elevatissimo di giocatori presenti (basti dire che non c'é Michelson), che rende così le convocazioni per le due formazioni abbastanza forzate. Il resto dell'offerta in locale é molto canonica, per la saga ti Tiger. Potrete giocare liberamente sui diversi percorsi da soli o con amici ma soprattutto potrete intraprendere una vostra carriera creando dal nulla il vostro golfista, personalizzandolo anche inserendo la vostra foto, presa da un file o catturata tramite PsEye. Proprio questa funzionalità, vuoi per un caso oppure no, lascia un po' perplesso chi vi scrive: in Tiger 10 avevo creato un alter ego praticamente identico (nella sua bruttezza) al sottoscritto, in questa versione la modellizzazione partendo dalla foto pare leggermente meno performante.
Questioni stilistiche a parte potrete poi far cimentare il vostro golfista in una serie di sfide, l'ormai classica modalità del Tiger Challenge, che affrontando l'intera stagione Pga. Unica differenza col passato la modalità di crescita del vostro personaggio. In passato la crescita delle sue caratteristiche era legata direttamente ai vostri risultati di gioco, potendo così crescere ma anche regredire. Oggi invece si é tornati al passato con la possibilità di acquistare, mediante punti esperienza, i miglioramenti nelle diverse categorie.
Le modalità online non presentano particolari novità, offrendo la consueta carrellata sia di sfide live con altri giocatori sia tornei quotidiani e settimanali, molti dei quali divisi per livello di capacità dei partecipanti. Quello che é cambiata é la politica dell'online da parte della Electronic Arts. Sul libretto d'istruzioni troverete infatti un codice da inserire per poter giocare online. Su Ps3 il problema della pirateria non é sentito come su altre piattaforme, quindi questo non avrà grosse ripercussioni per i giocatori. Quello che viene colpito é invece il mercato dell'usato, poiché chi deciderà di prendere Tiger di seconda mano dovrà tenere in considerazione di spendere altri otto euro se vorrà poter giocare online, cosa molto importante in questo titolo.
Tecnicamente il titolo resta molto spettacolare ma il suo principale nemico é se stesso. Le marginali differenze rispetto alla versione 2010 potrebbero scoraggiarne l'acquisto ai più. Resto un must per chi invece non si aggiorna da qualche anno o invece vuole avvicinarsi per la prima volta a simulazioni di questo tipo.