Tiger Woods PGA Tour 14
di
Marco Del Bianco
Eccoci come ogni anno a parlare delle edizioni annuali delle licenze sportive targate Electronic Arts. A partire, sempre più precocemente, é Tiger Pga Tour la cui versione (duemila) 14 é già nei negozi.
L'ossatura base del gioco é rimasta pressoché invariata, come era logico attendersi. Parliamo in fondo di quella che é la simulazione principe di questa disciplina, del resto poco popolata di contendenti. I controlli sono sempre basati sull'azione della leva analogica di sinistra. Muovendola prima indietro e poi avanti si simulerà il movimento dello swing, se sarete precisi e rigorosi, senza grandi deviazioni da un movimento dritto e a velocità costante, il vostro colpo risulterà esattamente quello che vorrete. Altrimenti potrete vederlo deviare a destra o a sinistra, col rischio di vederlo atterrare dove meno vorreste, magari in bunker o in acqua. Qualcosa per correggere in volo potete farla, cercando di attribuire alla palla un effetto che, una volta toccata terra, la faccia deviare nella direzione voluta. Se volete potete utilizzare anche il Ps Move ma la stessa Electronic Arts non punta più molto su questo fattore e infatti ha lasciato questa sezione pressoché invariata e comunque totalmente residuale.
Passiamo quindi a vedere le diverse competizioni in cui potrete cimentarvi. La modalità cardine é la Carriera, attraverso la quale dovrete condurre il vostro personaggio dalla gavetta dei tornei dilettanti, fino alla gloria della vittoria in un Majors. Saranno possibili tutte le consuete personalizzazioni e per quanto riguarda questa modalità, poco é cambiato rispetto al passato.
C'é poi la partita veloce, che vi consente di cimentarvi in un giro su di uno dei venti percorsi disponibili, numero ulteriormente lievitato rispetto al passato.
Si arriva poi alla modalità Legends of the Majors e al gioco online. Entrambe queste modalità fanno parte delle novità di queste versioni e le analizzeremo in seguito. Partiamo quindi col rispondere alla domanda fondamentale che attanaglia il giocatore potenzialmente interessato all'acquisto di un titolo aggiornato: quali novità sono presenti in questa versione?
Dal punto di vista della giocabilità, le principali innovazioni riguardano due aspetti. Il primo é la traiettoria dello swing. Quando create il vostro golfista, potrete decidere se far prevalere il controllo
sulla potenza e che altezza di traiettoria fargli tenere. Quella alta guadagnerà di lunghezza ma sarà più suscettibile alle piccole imperfezioni dello swing e al vento. Al contrario quella bassa sarà più regolare ma meno potente. L'altro aspetto, che in realtà é più l'ennesimo perfezionamento che una reale novità, riguarda lo stance: il posizionamento del vostro corpo prima del tiro. Sistemando i piedi si puo' far prendere alla palla un effetto ad uscire o a rientrare. Quando invece siete in situazioni al limite, come per esempio con la palla in bunker, puo' servire per ottenere un migliore impatto sulla palla, più centrato.
La massima attenzione é stata però posta sulla nuova modalità storica che vi permetterà di rivivere momenti salienti della storia dei diversi majors e soprattutto utilizzare alcuni giocatori storici. Si tratta anche qua di una rivisitazione di quanto già visto in passato, poiché da sempre in Tiger sono presenti sfide in cui si é messi in particolari situazioni e si devono ottenere determinati risultati. In questo caso la particolarità é la particolare importanza storica di queste missioni da affrontare.
Sarebbe riduttivo dire, come pure é stato scritto, che si tratta semplicemente di giocare alcune missioni con qualche effetto di colore alla Instagram, per dare un effetto nostalgico in più.
Se si guarda con un occhio un attimo più abituato alle questioni golfistiche, come chi vi scrive ha la velleità di fare, si nota come altri elementi incidano sul l'esperienza di gioco. La maggiore é l'attrezzatura. Abituati ai cannoni oggi, trovarsi tra le mani un jigger (mazza ormai dimenticata, che avevo sentito nominare solo nel film "La leggenda di Bagger Vance") é un'esperienza strana. Un consiglio: non usatelo da fuori fairway, non ha la capacità dei ferri di oggi di alzare la palla e vi troverete a fare un colpo poco più lungo di un putt. Sempre sulla modalità Legends bisogna inoltre dire che utilizzare giocatori come Arnold Palmer o Seve Balestreros é sempre una bella cosa.
Il gioco online é l'altro grande asso nella manica di EA, se non altro perché con l'uscita di una nuova versione, l'ambiente in rete della precedente tende a svuotarsi e quindi ad oggi questo é uno dei grandi sproni che porta i golfisti digitali a prendere ogni anno una copia di Tiger Pga Tour. Anche quest'anno gli sviluppatori hanno lavorato duro per migliorare l'esperienza multi player, che ora puo' vedere fino a venti giocatori contemporaneamente impegnati. É spassoso ma a volte un po' confuso vedere tutte le traiettorie sommarsi una all'altra sullo schermo. Le competizioni disponibili sono quindi numerose e varie e ad ogni ora dovreste trovare di che divertirvi, soprattutto se giocate in orari compatibili con quelli degli statunitensi. Altra novità multiplayer sono i Country Club, totalmente rinnovati. In pratica si possono creare club privati per sfidarsi tra amici. Divertente ma non so quanti di voi abbiamo così tante conoscenza che giochino a Tiger, non certo la saga EA più diffusa qui da noi.
Altre novità di questa versione? Una manciata ma senza una particolare incidenza sull'esperienza di gioco. É stato allargato il numero di campi disponibili senza DLC e poco altro.
In definitiva cosa puo' spingervi a voler acquistare questo Tiger? Era e resta il miglior gioco di golf in circolazione, quindi se non possedete una delle ultime versioni é sicuramente un buon acquisto. Altro fattore é l'online: se vi giocate spesso vi conviene prendere l'ultima versione, per via del naturale spopolamento dei server precedenti. Se invece possedete Tiger 13 o anche 12 e non giocate online... Motivi per l'acquisto ne vedo davvero pochi.
L'ossatura base del gioco é rimasta pressoché invariata, come era logico attendersi. Parliamo in fondo di quella che é la simulazione principe di questa disciplina, del resto poco popolata di contendenti. I controlli sono sempre basati sull'azione della leva analogica di sinistra. Muovendola prima indietro e poi avanti si simulerà il movimento dello swing, se sarete precisi e rigorosi, senza grandi deviazioni da un movimento dritto e a velocità costante, il vostro colpo risulterà esattamente quello che vorrete. Altrimenti potrete vederlo deviare a destra o a sinistra, col rischio di vederlo atterrare dove meno vorreste, magari in bunker o in acqua. Qualcosa per correggere in volo potete farla, cercando di attribuire alla palla un effetto che, una volta toccata terra, la faccia deviare nella direzione voluta. Se volete potete utilizzare anche il Ps Move ma la stessa Electronic Arts non punta più molto su questo fattore e infatti ha lasciato questa sezione pressoché invariata e comunque totalmente residuale.
Passiamo quindi a vedere le diverse competizioni in cui potrete cimentarvi. La modalità cardine é la Carriera, attraverso la quale dovrete condurre il vostro personaggio dalla gavetta dei tornei dilettanti, fino alla gloria della vittoria in un Majors. Saranno possibili tutte le consuete personalizzazioni e per quanto riguarda questa modalità, poco é cambiato rispetto al passato.
C'é poi la partita veloce, che vi consente di cimentarvi in un giro su di uno dei venti percorsi disponibili, numero ulteriormente lievitato rispetto al passato.
Si arriva poi alla modalità Legends of the Majors e al gioco online. Entrambe queste modalità fanno parte delle novità di queste versioni e le analizzeremo in seguito. Partiamo quindi col rispondere alla domanda fondamentale che attanaglia il giocatore potenzialmente interessato all'acquisto di un titolo aggiornato: quali novità sono presenti in questa versione?
Dal punto di vista della giocabilità, le principali innovazioni riguardano due aspetti. Il primo é la traiettoria dello swing. Quando create il vostro golfista, potrete decidere se far prevalere il controllo
sulla potenza e che altezza di traiettoria fargli tenere. Quella alta guadagnerà di lunghezza ma sarà più suscettibile alle piccole imperfezioni dello swing e al vento. Al contrario quella bassa sarà più regolare ma meno potente. L'altro aspetto, che in realtà é più l'ennesimo perfezionamento che una reale novità, riguarda lo stance: il posizionamento del vostro corpo prima del tiro. Sistemando i piedi si puo' far prendere alla palla un effetto ad uscire o a rientrare. Quando invece siete in situazioni al limite, come per esempio con la palla in bunker, puo' servire per ottenere un migliore impatto sulla palla, più centrato.
La massima attenzione é stata però posta sulla nuova modalità storica che vi permetterà di rivivere momenti salienti della storia dei diversi majors e soprattutto utilizzare alcuni giocatori storici. Si tratta anche qua di una rivisitazione di quanto già visto in passato, poiché da sempre in Tiger sono presenti sfide in cui si é messi in particolari situazioni e si devono ottenere determinati risultati. In questo caso la particolarità é la particolare importanza storica di queste missioni da affrontare.
Sarebbe riduttivo dire, come pure é stato scritto, che si tratta semplicemente di giocare alcune missioni con qualche effetto di colore alla Instagram, per dare un effetto nostalgico in più.
Se si guarda con un occhio un attimo più abituato alle questioni golfistiche, come chi vi scrive ha la velleità di fare, si nota come altri elementi incidano sul l'esperienza di gioco. La maggiore é l'attrezzatura. Abituati ai cannoni oggi, trovarsi tra le mani un jigger (mazza ormai dimenticata, che avevo sentito nominare solo nel film "La leggenda di Bagger Vance") é un'esperienza strana. Un consiglio: non usatelo da fuori fairway, non ha la capacità dei ferri di oggi di alzare la palla e vi troverete a fare un colpo poco più lungo di un putt. Sempre sulla modalità Legends bisogna inoltre dire che utilizzare giocatori come Arnold Palmer o Seve Balestreros é sempre una bella cosa.
Il gioco online é l'altro grande asso nella manica di EA, se non altro perché con l'uscita di una nuova versione, l'ambiente in rete della precedente tende a svuotarsi e quindi ad oggi questo é uno dei grandi sproni che porta i golfisti digitali a prendere ogni anno una copia di Tiger Pga Tour. Anche quest'anno gli sviluppatori hanno lavorato duro per migliorare l'esperienza multi player, che ora puo' vedere fino a venti giocatori contemporaneamente impegnati. É spassoso ma a volte un po' confuso vedere tutte le traiettorie sommarsi una all'altra sullo schermo. Le competizioni disponibili sono quindi numerose e varie e ad ogni ora dovreste trovare di che divertirvi, soprattutto se giocate in orari compatibili con quelli degli statunitensi. Altra novità multiplayer sono i Country Club, totalmente rinnovati. In pratica si possono creare club privati per sfidarsi tra amici. Divertente ma non so quanti di voi abbiamo così tante conoscenza che giochino a Tiger, non certo la saga EA più diffusa qui da noi.
Altre novità di questa versione? Una manciata ma senza una particolare incidenza sull'esperienza di gioco. É stato allargato il numero di campi disponibili senza DLC e poco altro.
In definitiva cosa puo' spingervi a voler acquistare questo Tiger? Era e resta il miglior gioco di golf in circolazione, quindi se non possedete una delle ultime versioni é sicuramente un buon acquisto. Altro fattore é l'online: se vi giocate spesso vi conviene prendere l'ultima versione, per via del naturale spopolamento dei server precedenti. Se invece possedete Tiger 13 o anche 12 e non giocate online... Motivi per l'acquisto ne vedo davvero pochi.
Tiger Woods PGA Tour 14
8
Voto
Redazione
Tiger Woods PGA Tour 14
Tiger era e resta la miglior simulazione golfistica sul mercato, con ben pochi contender. Questa é la situazione ormai cristallizzata, per non dire scritta nella roccia, da anni. E' quindi ovvio che se cercate un titolo del genere, la scelta é obbligata. Se però ne possedete già una passata, perché dovreste prendere questo 14? La prima triste motivazione é l'online: i server delle ultime versioni sono sempre i più frequentati e i precedenti tendono a diventare desolantemente deserti. C'é poi la nuova modalità Legends ma tolti i giocatori storici, le attrezzature d'altritempi e qualche effetto visivo preso da instagram per aumentare l'effetto retrò, non resta poi molto. Le novità sostanziali rispetto al passato sono minime, per quanto riguarda la giocabilità, quindi valutate bene i vostri pro e contro personali prima di procedere all'acquisto di un titolo che, a prescindere, resta di altissimo livello tecnico.