Tiger Woods PGA Tour 2003

di Giuseppe 'Sovrano' Schirru

In nessun gioco di golf ancora si era riusciti a raggiungere un grado di interazione tale, e grazie all'innegabile semplicità dei controlli è possibile padroneggiare il gioco già dopo pochi minuti. Tutto l'ambiente circostante è realizzato in maniera tale da risultare determinante per il moto della pallina. Infatti, a parte tenere d'occhio il vento, la cui direzione e velocità sono ben indicati in basso a destra sul monitor, dovremo calcolare i vari rimbalzi della pallina, evitando di finire nelle zone dove l'erba è alta, nei bunker, nei laghetti o cercare di evitare di colpire gli alberi. Già dai primi tiri si nota il sapiente mix di simulazione e arcade, quest'ultimo scandito anche dalla fiammata che accompagna un tiro eseguito in maniera corretta. Dopo i vari tiri di avvicinamento, una volta giunti sul green, grazie all'ausilio della presenza di una linea tratteggiata immaginaria che evidenzierà l'inclinazione e le asperità del green stesso onde renderci più agevole l'avvicinamento alla buca, dovremo tentare di far centro.

Poi, grazie ad un'adeguata dose di fortuna, oltre che ad un'accurata lettura del percorso e ad una discreta abilità nel tiro, si otterranno soddisfazioni davvero elevate che toccheranno il culmine dopo un buon tiro o un inaspettato Hole in one (buca in un colpo solo). Poi, grazie al multiplayer già menzionato, avranno luogo partite fino a 4 giocatori per ore di sano e puro divertimento.
0
Parliamo ora dell'aspetto grafico, che esalta sicuramente le caratteristiche del gioco soprattutto sulla potentissima piattaforma di casa Microsoft. I modelli poligonali sono realizzati in maniera eccellente e i personaggi, ricostruiti in maniera fedele all'originale (nel caso di quelli veri) o costruiti da zero, sono resi con simpatia e audace sapienza (vedi Dominique Donatello o Tsunami). Ma ecco spiccare su tutto il resto la caratterizzazione dei fondali, senza pari nei giochi di golf. Le locazioni sono tutte di grande impatto scenico, piene di elementi secondari come alberi, laghetti, bunker, ma anche animali caratteristici della zona. Alcune locazioni fanno rimanere a bocca aperta, come quella scozzese, piena di salti, rovine di castelli, distese d'acqua e quell'atmosfera immersa nella nebbia.

A proposito di nebbia, gli effetti particellari sono resi in maniera decisamente efficace e sapiente, come nel caso della sabbia, degli schizzi d'acqua generati dalle onde che si infrangono sulle scogliere, delle zolle erbose che saltano via dopo il tiro e così via. Ma l'aspetto più spettacolare è realizzato dal sapiente gioco di inquadrature e dalle animazioni. A parte le animazioni della fase pre-tiro, come osservare la pendenza del terreno, sgranchirsi, giocherellare con la mazza o strappare un ciuffo d'erba per vedere dove tira il vento, potremo anche assistere a delle animazioni particolari che rendono il gioco spettacolare sottolineandole l'aspetto televisivo. Ad esempio dopo un tiro ben eseguito potremo assistere casualmente al rallenty dello stesso, alla gestione particolare della telecamera, o allo sguardo sorpreso del giocatore che sgrana gli occhi e spalanca la bocca non appena si rende conto che la palla sta per avvicinarsi alla buca, o sta per entrarci. Ma possiamo anche ammirare lo sconforto dopo un tiro sbagliato e così via. Unico neo del comparto grafico è rappresentato dal pubblico presente. La gente che troviamo infatti nei pressi del green è realizzata in maniera statica, ma stiamo parlando davvero di un difetto di proporzioni microscopiche rispetto all'ottima fattura complessiva.
213