Time Crisis: Project Titan
di
ERA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIO
Iniziamo col dire che Time Crisis: Project Titan graficamente sembra un prodotto piuttosto datato: gli ambienti di gioco sono costituiti da pochi poligoni, e le texture che ricoprono oggetti e personaggi, sgranate e poco definite, non fanno che peggiorare la riuscita grafica del gioco. Gli unici aspetti grafici molto ben realizzati riguardano l'interazione con l'ambiente, ma anche in questo campo il gioco in parte fallisce, proponendo nemici poco vari e dalle animazioni a tratti decisamente poco credibili (per esempio nel caso delle reazioni ai colpi ricevuti)
L'introduzione, assolutamente poco ispirata e sicuramente infieriore a quella del primo capitolo (datato 1997), mostra come il personaggio principale sia stato leggermente cambiato rispetto al vecchio Richard Miller e reso leggermente più "fumettoso" e rotondeggiante, una scelta di dubbio gusto. I nemici sono decisamente anonimi e l'unico che riesce in qualche modo a scampare all'onda di mediocrità nella caratterizzazione é Wild Dog, il nostro nemico finale. Focalizzando la nostra attenzione sul lato audio del gioco non possiamo non citare la localizzazione italiana del prodotto totalmente insufficente: i personaggi parlano uno strano idioma, che oscilla dall'italiano al portoghese e che ci ha lasciato sbigottiti! Kantaris sembra sia stata doppiata utilizzando Dottor Sbaitso (noto programmino per MSDOS), mentre alcuni verbi e in generale la pessima traduzione (a volte letterale) della versione in lingua inglese storpiano il discorso portando il giocatore a non capire il senso di molte frasi, per poi scegliere definitivamente la localizzazione in lingua inglese per poter usufruire del prodotto in maniera quasi decente
Inoltre alcune espressioni (ci riferiamo per esempio alle urla di Marisa Soleil nella stiva della nave) sono state direttamente tagliate dalla versione inglese e incollate nel bel mezzo del discorso, rendendo la realizzazione del titolo ancor più mediocre. A diversi anni di distanza dal predecessore, notare che effetti sonori e frasi come "There he is!" e "Get him!" (pronunciate dai nemici) sono ancora le stesse fa pensare a quanto effettivamente i programmatori si siano sforzati per migliorare il prodotto. Una nota di merito va elargita invece alle musiche di sottofondo, coinvolgenti e ben adattate a quanto avviene sullo schermo
Iniziamo col dire che Time Crisis: Project Titan graficamente sembra un prodotto piuttosto datato: gli ambienti di gioco sono costituiti da pochi poligoni, e le texture che ricoprono oggetti e personaggi, sgranate e poco definite, non fanno che peggiorare la riuscita grafica del gioco. Gli unici aspetti grafici molto ben realizzati riguardano l'interazione con l'ambiente, ma anche in questo campo il gioco in parte fallisce, proponendo nemici poco vari e dalle animazioni a tratti decisamente poco credibili (per esempio nel caso delle reazioni ai colpi ricevuti)
L'introduzione, assolutamente poco ispirata e sicuramente infieriore a quella del primo capitolo (datato 1997), mostra come il personaggio principale sia stato leggermente cambiato rispetto al vecchio Richard Miller e reso leggermente più "fumettoso" e rotondeggiante, una scelta di dubbio gusto. I nemici sono decisamente anonimi e l'unico che riesce in qualche modo a scampare all'onda di mediocrità nella caratterizzazione é Wild Dog, il nostro nemico finale. Focalizzando la nostra attenzione sul lato audio del gioco non possiamo non citare la localizzazione italiana del prodotto totalmente insufficente: i personaggi parlano uno strano idioma, che oscilla dall'italiano al portoghese e che ci ha lasciato sbigottiti! Kantaris sembra sia stata doppiata utilizzando Dottor Sbaitso (noto programmino per MSDOS), mentre alcuni verbi e in generale la pessima traduzione (a volte letterale) della versione in lingua inglese storpiano il discorso portando il giocatore a non capire il senso di molte frasi, per poi scegliere definitivamente la localizzazione in lingua inglese per poter usufruire del prodotto in maniera quasi decente
Inoltre alcune espressioni (ci riferiamo per esempio alle urla di Marisa Soleil nella stiva della nave) sono state direttamente tagliate dalla versione inglese e incollate nel bel mezzo del discorso, rendendo la realizzazione del titolo ancor più mediocre. A diversi anni di distanza dal predecessore, notare che effetti sonori e frasi come "There he is!" e "Get him!" (pronunciate dai nemici) sono ancora le stesse fa pensare a quanto effettivamente i programmatori si siano sforzati per migliorare il prodotto. Una nota di merito va elargita invece alle musiche di sottofondo, coinvolgenti e ben adattate a quanto avviene sullo schermo